domenica, settembre 18, 2011

INQUINAMENTO: BASSO MOLISE NEL BARATRO

Pubblichiamo l'intervista rilasciata dal Presidente Lucchese al settimanale "La Voce del Molise". Eccola integralmente.


Luigi Lucchese, presidente (sin dalla sua costituzione (2002) dell'associazione ambientale pereccellenza "Ambiente basso Molise". Tanto impegno e ottimi risultati.  


Cosa non  va in Molise e soprattutto nel basso Molise?


R. Il  Molise sembra scientemente debellare sul nascere ogni vagito di risalita dal baratro in cui è precipitato. Infatti, in rapporto al numero di abitanti e all’età media della popolazione, tanti sono stati gli spunti per collocare la nostra piccola regione in una pregevole posizione di nicchia. Giusto esempio mare e costa: i cartelli turistici indicano un mare che si intravede, si intuisce tra migliaia di case e palazzi ognuno con la sua spiaggia privata negata alla collettività che però deve intervenire solo negli esborsi economici per i frangiflutti che minacciano le residenze stagionali. Dune, flora e fauna sono oggetto di aggressione selvaggia sia dei singoli che da speculatori del dio mattone. All’interno del Nucleo industriale Valle del Biferno abbiamo attualmente 3 centrali termoelettriche eppure la nostra bolletta elettrica continua a lievitare. Cosa aspettarci come  ristoro dalla paventata produzione termoelettrica dello Zuccherificio? Le nuove terminologie e i prefissi eco…. non incantano più una popolazione ormai stanca di denunciare e vedersi zittita dall’incremento contro ogni logica dei sottoprodotti della combustione. L’acqua definita  “potabile” proviene sempre e solo dalla cloaca del Liscione. Pulita ripulita al limite delle concentrazioni continua a riservarci sorprese organolettiche e giudiziarie. Un Piano di rifiuti affidato alla metodologia dei Gestori e non adattate alle peculiarietà territoriali determinano una disaffezione alle buone pratiche e, senza confronto e incontro, l’imbecille di turno avvelenerà ogni posto lontano dalla vista. Sapere che rifiuti radioattivi sono stati usati per concimare distese di grano, scoprire che rifiuti e fanghi, poco o per niente controllati, sono stati sversati su terreni e culture ortofrutticoli costringe i bassomolisani a chiedersi: Cosa mangiamo? Cosa respiriamo? Cosa beviamo?

 - Quali sarebbero le soluzioni per debellare ogni spiacevole problematica  ambientale?



R. Senza cultura di appartenenza e consapevolezza che il futuro si costruisce sul passato e sul presente, poco si può fare. Fino a quando le scelte dei responsabili di settori ambientali delicati, sarà una scelta prettamente politica non si riuscirà a bloccare la china degenerativa. Allontanare incompetenti e corrotti è il primo indispensabile passo. Fare il punto esatto della situazione delle matrici ambientale, risanare, controllare, obbligare a nuovi standard tecnologici meno impattanti. Sfatiamo il mito che essendo zona molto ventilata, il Bassomolise possa sopportare altri camini di diffusione di polveri fini e ultrafini che già stanno mietendo vittime.

- In questi anni quali sono stati gli ostacoli più grandi incontrati sul  vostro cammino?
R. Riconoscere i meriti di un’associazione di volontari nelle cerimonie ufficiali e ignorarne la presenza, anche solo ed esclusivamente consultiva, quando si prendono decisioni che incideranno pesantemente sul territorio è l’errore più grande che un amministratore può commettere.

- Come, secondo lei, la politica ha affrontato i problemi ambientali in questa  regione?
R. Solo con proclami oltretutto poco incisivi.

- In questi anni avete spesso sollecitato interventi sulla rimozione di  immense discariche a cielo aperto. Facendo un bilancio cosa deve essere fatto  ancora per non scoprirne di nuove?
R. La situazione ambientale lungo le strade e campagne del basso Molise potrebbe migliorare, a differenza di quanto visto purtroppo sino ad oggi, basta porre una adeguata attenzione al fenomeno "discarica abusiva" in termini di prevenzione: c’è bisogno di una azione attiva e repressiva di tutte le forze dell’ordine e amministrative.

- Cosa auspica per il futuro del Molise in materia ambientale?
R. Ridare almeno la parvenza di quel “ verde” Molise da cartolina che predatori senza scrupoli hanno sporcato con un mordi e fuggi industriale ed edilizio.

- Quali sono le priorità per questo territorio?
R. Acqua, limitazione di prodotti chimici in agricoltura, biomonitoraggio della qualità dell’area nel perimetro allargato del Consorzio industriale, analisi approfondita di tutte le cause di tumore e patologie correlate.
 
Buona salute a tutti è il modo migliore per augurare buona salute al basso Molise.


 







































 

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