sabato, febbraio 04, 2012

I rischi per la nostra salute

 
L'inquinamento esiste a livello locale e a livello globale.
Fino a poco tempo fa si pensava che se gli inquinanti prodotti dalle attività umane fossero stati "diluiti" nell'atmosfera non avrebbero potuto essere causa di problemi per l'uomo, senza considerare quindi l'alta capacità di "spostamento" attraverso le correnti d'aria (dovuta alla leggerezza delle particelle inquinanti) ma,  soprattutto, l'immensa quantità prodotta a livello planetario dalle nostre attività.
Negli ultimi decenni ci si è invece resi conto che molti tipi di inquinamento costituiscono un grave problema globale.
Quindi, possiamo definire l'inquinamento atmosferico come la presenza nell'atmosfera di sostanze nocive che causano un effetto negativo sull'uomo, sugli animali e sulla vegetazione.
Gli inquinanti vengono in genere suddivisi in due gruppi: quelli di origine antropica (prodotti dalle attività umane), e quelli naturali.
' accertato che gli inquinanti prodotti dalle attività industriali, militari e civili giochino un ruolo di primo piano in molte patologie gravi: tumori, disturbi del sistema immunitario, allergie, asma, solo per citarne alcune.
I danni alla salute prodotti dall'inquinamento oscillano tra il 2 ed il 3% del nostro prodotto interno lordo.

PERICOLI PER LA SALUTE: GLI INQUINANTI E I LORO EFFETTI PM10 e PM2,5:


il PM10 è il particolato, cioè le particelle inquinanti sospese nell'aria, una polvere inalabile in grado di penetrare nel tratto respiratorio superiore.

PM2,5 sono invece tra le più pericolose polveri respirabili, molto piccole e in grado di raggiungere gli alveoli polmonari. PM10 e PM2,5 sono entrambe prodotte da impianti industriali, trasporti e inceneritori.
Il sistema maggiormente attaccato da queste polveri è l'apparato respiratorio: l'esposizione prolungata a lungo termine è stata associata ad un aumento della mortalità per patologie cardiovascolari e tumorali, anche negli animali.

BIOSSIDO DI ZOLFO (SO2): è prodotto dalla combustione di combustibili fossili quali gasolio e carbone, in prevalenza da attività industriali: tossico per l'uomo, con esposizione prolungata può danneggiare le funzionalità respiratorie con danni anche gravi (enfisema polmonare).

BIOSSIDO DI AZOTO (NO2): viene generato dalla combustione di ogni tipo di combustibile: il traffico e gli inceneritori ne sono tra i maggiori produttori. E' un gas tossico con un'azione negativa sul sangue e può provocare infiammazioni alle vie aeree in soggetti asmatici o con patologie respiratorie.

OZONO (O3): l'ozono è prodotto dall'azione di radiazioni ultraviolette o di scariche elettriche sull'ossigeno molecolare, in forma altamente instabile e reattiva: se respirato in grandi quantità è molto nocivo, tanto che secondo l'OMS la funzione respiratoria diminuisce del 10% nelle persone sensibili che praticano vita all'aperto.

MONOSSIDO DI CARBONIO (CO): questo tipo di gas è incolore e inodore, e viene generato da qualsiasi processo di combustione incompleta. E' estremamente dannoso per l'uomo, poichè viene assorbito rapidamente dai polmoni e provoca danni anche gravi al sistema cardiocircolatorio.

BENZENE (C6H6): il benzene presente nell'aria è prodotto prevalentemente dalle emissioni industriali, dai veicoli e dagli incendi: in Italia, il 50% della popolazione è esposta a valori di concentrazione di benzene troppo elevati.  Queste esposizioni, se prolungate nel tempo, sono causa accertata di danni assai gravi alla salute quali anemia, alterazioni cromosomiche e geniche, tumori.

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