L'ultimo anno, sul fronte dell'ambiente, è stato
segnato da un ricorrente silenzio.
A parte qualche notizia sui danni prodotti dall'incidente di Fukushima, le notizie sullo stato di salute del
nostro pianeta sono quasi scomparse.
La crisi economica ha oscurato la crisi ecologica.
Se al peggio la crisi economica ci potrebbe consegnare un futuro di diffusa miseria, una prospettiva già
parecchio inquietante, dalla crisi
ambientale potrebbe derivare null'altro che l'estinzione della specie umana e forse della vita sulla Terra.
La cura dell'ambiente non è un impegno secondario di
cui ricordarsi solo in assenza di grandi emergenze, e non è neppure un lusso
delle società del benessere: è un imperativo
categorico da cui dipende il nostro futuro.
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