Agli organi di informazione
COMUNICATO STAMPA
Ieri il convegno “Travolti da un
insolito sviluppo. La nostra salute nel chiede il conto”
“ IN MOLISE
è GIUNTA L’ORA DI PRETENDERE IL RISPETTO
PER
L’AMBIENTE E LA SALUTE UMANA”
Volontari, medici, magistrati e
giornalisti si sono confrontati sullo stato di salubrità del territorio e sulle
azioni poste a salvaguardia della popolazione
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“Il
male più grande del Molise? La rassegnazione. Ed è ormai giunto il tempo di arrabbiarsi,
di smettere di lamentarsi e di pretendere dalle istituzioni più rispetto per il
territorio e la popolazione”.
Con l’esortazione del
magistrato Nicola Magrone, si è concluso ieri
sera a Larino il Convegno “Travolti
da un… insolito sviluppo. La nostra salute ne chiede il conto”, promosso
dal Centro di Servizio per il Volontariato “il Melograno”, dall’Associazione
Ambiente Basso Molise e dalla sezione provinciale di Campobasso della Lega
Italiana contro i Tumori.
Un appuntamento che ha
richiamato nella Sala della Comunità di Larino un vasto pubblico di cittadini,
interessati a comprendere quale sia lo stato dell’arte nel rapporto tra qualità
dell’ambiente ed incidenza di neoplasie tumorali in regione ed in particolar
modo nel territorio del Basso Molise.
Moderati dal Presidente di Ambiente
Basso Molise Luigi Lucchese, pioniere della salvaguardia e promozione
ambientale, a questa e a molte altre domande hanno risposto un pool di esperti,
da anni impegnati nello studio del territorio e della salute pubblica.
A partire dalla biologa
Rosamaria Ricciardi, che nel suo intervento ha messo in luce lo stretto rapporto
esistente tra salvaguardia del territorio e salute e di come “negli ultimi decenni, sia stata osservata
una notevole erosione della biodiversità, che trova concorde la maggioranza dei
biologi nel credere che sia in corso un'estinzione di massa, causata
dall’attività umana, che incide nella distruzione di piante, animali e dei loro
habitat”.
Un habitat che in Molise è
ancora caratterizzato da una elevata biodiversità, da anni “sotto attacco di un
insolito sviluppo” che sta minando la salubrità del territorio e, di
conseguenza, la salubrità dell’ambiente e della salute della popolazione
residente, ha continuato Sara Fusco, tra le responsabili del Progetto Europeo
Life Maestrale di salvaguardia delle coste molisane, portato avanti con
successo dall’Associazione Ambiente Basso Molise.
D’altra parte, come evidenziato
nelle relazioni dell’oncologa Antonia Silvestri e della dottoressa Milena
Franchella, è ormai conclamato lo strettissimo rapporto esistente tra
l’inquinamento e la salute e di come gli inquinanti prodotti artificialmente
dall’uomo, per le elevate
concentrazioni raggiunte o per il loro grado di tossicità, hanno già alterato
l’equilibrio dell’ambiente provocando effetti dannosi per l’uomo.
Ma se
in altre parti d’Italia si è presa coscienza del problema e le soluzioni sono
già in atto, in Molise si può ancora parlare di “anno zero” dell’ambiente,
massacrato dalle infiltrazioni malavitose che per anni, come accertato dalle
numerose inchieste delle forze dell’ordine, hanno sversato sul territorio
regionale tonnellate di rifiuti pericolosi, svelando – ha ricordato il
giornalista Michele Mignogna – le
pericolose connivenze con la classe politica e dirigenziale locale, fino alle
cisterne di percolato di discarica smaltite illegalmente nel depuratore del
nucleo industriale di Termoli o, peggio ancora, sui terreni coltivati del Basso
Molise.
E la
palla della responsabilità rimbalza inevitabilmente sulle istituzioni molisane,
in particolare sulla politica, che da decenni non è ancora stata capace (o
ancora non ha voluto) attuare il Registro di Incidenza dei Tumori in regione,
nonostante l’impegno di esperti quali il dottor Giovanni Fabrizio che, nel
corso del suo intervento, ha spiegato chiaramente che tutti sono pronti per
dare inizio al Registro, tranne la classe politica che ancora tergiversa sulla
sua attivazione effettiva.
E
allora? Allora “è tempo di dire basta
– ha esortato il magistrato Nicola Magrone – ed è drammatico che in Molise ancora non si riesca a realizzare il
Registro Tumori di Incidenza, mentendo sapendo di mentire sulla drammaticità di
un argomento tanto importante come quello della salute umana. Ma le colpe non
sono tutte da ricercarsi nelle istituzioni, ma anche nell’ignavia di una
popolazione, quella molisana, che deve smetterla solo di lamentarsi, deve
smetterla di rassegnarsi, comprendendo che è giunta l’ora di arrabbiarsi,
impegnarsi, pretendere un futuro più sano e più rispettoso per la salute e l’ambiente”.
Larino, lì 1/11/ 2012
Ufficio Stampa
CSV “il
Melograno”
Ennio Di Loreto
Giovanni Fabrizio - chirurgo |
Sara Fusco - responsabile Life Maestrale |
Antonia Silvestri - oncologa |
Michele Mignogna - giornalista |
Nicola Magrone - magistrato |
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