martedì, marzo 12, 2013

INQUINAMENTO




Il Mediterraneo è un patrimonio naturale e culturale unico e prezioso, volano della nostra economia. Eppure, è sottoposto a molteplici pressioni e impatti antropici.
L' intensa attività di pesca, in parte illegale, l'inquinamento e il degrado dell’ambiente marino hanno portato ad un drastico impoverimento della vita del mare. E poi le coste sono aggredite dall'abusivismo: la situazione è allarmante.
Il Molise, in particolare le coste, sono altamente inquinate. La maggior parte dei rifiuti proviene dalle imbarcazioni dei pescatori e dagli impianti di mitili presenti in loco. Eppure nessuno fa niente per arrestare questo incredibile misfatto.
Nel mese di gennaio 2013 Ambiente Basso Molise e Fare Verde denunciavano pubblicamente:

Centinaia le cassette di polistirolo recuperate, di quelle comunemente usate dai pescherecci per confezionare il pesce; sconcertante segnale che prova senza dubbi l’incivile abitudine degli equipaggi dei pescherecci, di disfarsi delle cassette gettandole in mare aperto. Altri rifiuti “ittici” trovati in quantità industriale sull’arenile, sono le reti di plastica utilizzate nei vivai delle cozze, anche in questo caso gettate a mare senza troppe preoccupazioni dagli operatori del settore dopo aver recuperato i mitili. Atteggiamenti che confermano lo scarso rispetto per l’ambiente ed il mare, proprio da parte di chi lo vive quotidianamente per di più traendone sostentamento, ma anche dello scarso controllo e dell’inefficace azione deterrente da parte delle autorità preposte che mai hanno neppure replicato agli esposti avanzati gli anni scorsi a seguito delle precedenti edizioni della manifestazione ecologista.


























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