domenica, aprile 28, 2013

OSCAR DELL'AMBIENTE



Il Goldman Prize a Rossano Ercolini, fondatore del movimento «Rifiuti Zero»: da 15 anni non vinceva un italiano

«Sono sotto choc. Sapevo che il mio lavoro era conosciuto e seguito da molti, ma non pensavo che lo fosse anche a livello internazionale». Rossano Ercolini, 58 anni, fondatore del movimento «Rifiuti Zero», stenta ancora crederci. Perché vincere il «Goldman Environmental Prize 2013», conosciuto come il «Nobel dell'ecologia», non è cosa da tutti. Lui ci è riuscito lunedì. Erano 15 anni che il riconoscimento non veniva assegnato a un italiano (l'ultima fu Anna Giordano, nel 1998): un premio importante anche in denaro - 150 mila dollari - che rappresenta ad oggi la più grande somma corrisposta per l’attivismo ambientale di base.
IMPEGNO AMBIENTALE - Maestro elementare a Capannori, in provincia di Lucca, l'impegno verde di Ercolini parte oltre quarant'anni fa, negli anni Settanta, quando per la prima volta vennero resi noti i piani per la costruzione di un inceneritore vicino alla scuola dove lavorava. Anni dopo, nel 1994, i progetti di costruire due inceneritori a Lucca, sua città natale, lo convinsero a impegnarsi in prima linea per affrontare il problema dei rifiuti. Ma nel «curriculum» di Ercolini c'è soprattutto «Rifiuti Zero», associazione da lui fondata, che ha portato negli ultimi anni ben 117 Comuni italiani a chiudere i propri inceneritori e a convertirsi al riciclo dei rifiuti. Nel 2011, riuscì a convincere anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ad aderire al protocollo internazionale Rifiuti Zero. Un impegno che è stato raccontato nel volume «Zero Rifiuti» (Altreconomia) e in «Rifiuti Zero, una rivoluzione in corso» (Dissensi Edizioni ).


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