giovedì, novembre 07, 2013

SACCHETTI PLASTICA




SACCHETTI DI PLASTICA, LA COMMISSIONE UE SEGUE L’ESEMPIO ITALIANO E LIVIETA

In Italia ormai non abbiamo più questo problema, ma le borsine di plastica leggere, troppo spesso utilizzate una volta sola, anche da noi continuano a resistere nell’ambiente e rischiano di restaci centinaia di anni, spesso sotto forma di microparticelle i cui effetti dannosi sono noti, soprattutto per l’ambiente marino. Oggi la Commissione europea ha adottato una proposta di legge che obbliga gli Stati membri a ridurre l’uso delle borse di plastica in materiale leggero e spiega che «Come farlo saranno gli Stati a deciderlo: facendole pagare, stabilendo obiettivi nazionali di riduzione, vietandole a determinate condizioni oppure in altri modi che riterranno più adatti».
La proposta è stata modulata sull’esempio di vari Stati membri e scaturisce dall’invito dei ministri per l’Ambiente dell’Ue alla Commissione di valutare il margine d’intervento dell’Unione su questo fronte, intervento peraltro ampiamente caldeggiato dai cittadini, come si è potuto ricavare dalla vasta consultazione pubblica che ha preceduto l’elaborazione del testo.
Le ragioni per le quali i sacchetti di plastica sono diventati un vero e proprio flagello non stanno certo nel materiale dai quali sono composti, ma nello sfrenato consumismo di cui sono diventati il simbolo e nel mancato riutilizzo, recupero e riciclo, ma la realtà che questi sacchetti che hanno rappresentato per un certo periodo la “modernità” sono oggi l’esempio di un utilizzo obsoleto delle plastiche. Come spiega la stessa Commissione Ue, «Le caratteristiche che hanno decretato il successo commerciale delle borse di plastica — ovvero il peso contenuto e la resistenza al degrado — hanno anche contribuito alla loro ampia diffusione nell’ambiente. Questi prodotti sfuggono ai flussi di gestione dei rifiuti e si accumulano nell’ambiente, dove possono resistere per centinaia di anni, soprattutto sotto forma di rifiuti marini. I rifiuti marini sono considerati sempre più un grave problema di portata mondiale, una minaccia per gli ecosistemi marini, i pesci e gli uccelli. È comprovato che i mari europei sono il ricettacolo di grandi quantità di rifiuti». Il commissario Ue all’ambiente Janez Potočnik, Commissario per l’Ambiente, ha spiegato: «Ci siamo mossi per risolvere un gravissimo problema ambientale che è sotto gli occhi di tutti. Ogni anno in Europa sono più di 8 miliardi le borse di plastica che si trasformano in immondizia, con pesanti danni per l’ambiente. Alcuni Stati membri sono già riusciti a limitare di molto il loro uso e se altri facessero altrettanto il consumo in tutta l’Unione europea potrebbe addirittura ridursi dell’80%».
(Fonte: informambiente.it)




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