sabato, marzo 02, 2013

AMBIENTE BASSO MOLISE ADERISCE



GIÙ LE MANI DAL NOSTRO MARE
RIBELLARSI È GIUSTO E NECESSARIO!

        L'Abruzzo Social Forum si unisce a quanti dicono NO alla realizzazione del progetto “Ombrina Mare 2”, di cui è stata approvata la Valutazione Impatto Ambientale del Ministero dell'Ambiente il 25 gennaio u.s. Il vero e proprio campo petrolifero (da 4 a 6 pozzi) della Medoil Gas sorgerebbe a soli 3,7 miglia da terra, di fronte al Parco Nazionale della Costa Teatina, in una riserva di pesca UE, in prossimità di diversi Siti di Importanza Comunitaria. Annesso al campo petrolifero vi permarrebbe una nave desolforante (chiamata FSPO), che altro non è che una raffineria a mare, della lunghezza di 350 metri e che andrebbe ad incenerire 200 tonnellate di materiali al giorno, con conseguente immissione in atmosfera senza alcun filtro.
        L'istanza trovò una ferma battuta d'arresto nel 2010, quando Ombrina Mare venne bocciata dalla commissione VIA. Si pensava che la bocciatura fosse definitiva, finchè il governo Passera, senza alcun contraddittorio, e senza che mai nessuno lo avesse votato per rivestire il suo ruolo di Ministro della Repubblica, riabilitò l'iter della Medoil, fino alla sciagurata decisione di farlo passare.
        Tutto questo è avvenuto senza nessun chiaro consenso di istituzioni locali e tantomeno da  parte dei cittadini d'Abruzzo. Evidentemente chi ha deciso sa di poter contare sulle potenti lobby delle petrolio che attraverso le confindustrie, locali e non,  hanno  inquinato da anni la vita politica passando sulla testa degli abruzzesi.
      L'Abruzzo Social Forum pone di nuovo e sempre più con urgenza la necessità di salvaguardare i beni comuni a partire dall’acqua e dall’aria. Il mare è un bene comune  e sappiamo  che il  progetto comprometterà definitivamente la qualità dell'aria e, attraverso le piogge acide, dell'acqua e della terra.
       Eppure dovremmo aver capito che non ereditiamo il mondo
dai nostri padri ma lo prendiamo in prestito dai nostri figli e che la qualità della nostra vita non sarebbe più la stessa, senza la salubrità e la bellezza dei luoghi nei quali abbiamo avuto la fortuna di nascere o di imbatterci.
       Invece è proprio vero quello che abbiamo ascoltato  alla Conferenza sul Clima di Rio de Janeiro ( Rio+ 20 ) dove abbiamo partecipato l’anno scorso. I  governi imperialistici ed  i grandi della terra, insieme alle multinazionali della catastrofe ambientale e sociale, hanno stabilito come  imporre la voracità dei mercati sul mondo per depredare le risorse naturali e comuni. Altro che sostenibilità e green economy di cui hanno parlato i media per confonderci.
       Le forze sociali e territoriali del nostro Abruzzo sapranno reagire adeguatamente al colonialismo di chi da Roma o dai centri della finanza e del petrolio vogliono imporci un modello di “ sviluppo” inquinante, corrotto, ed eversivo dal punto di vista ambientale e di democrazia. E lo faranno anche ribadendo l’urgenza di un Parco della Costa Teatina come proposta alternativa al modello imperante di sviluppo. I Comuni, le altre istituzioni locali, i partiti ed i sindacati dicano chiaramente da che parte stanno!
      Come per la lotta popolare contro il Terzo Traforo del Gran Sasso, la cosidetta vendita dell’acqua alla Puglia, e contro il Centro Oli saremo presenti e costruiremo, insieme a tutte le forze sociali, l’opposizione necessaria per battere l’invasione delle multinazionali del petrolio. E insieme a costruire l’alternativa al tanto decantato “ sviluppo” che arricchisce una estrema minoranza e che distrugge le possibilità di lavoro vero e duraturo. Lavoro che può generarsi solo dalla cura del territorio e delle nostre vite. A fine marzo parteciperemo con una delegazione al Foro Sociale Mondiale  che si terrà a Tunisi e, come abbiamo sempre fatto, vi porteremo il nostro contributo di lotta e di proposta anche in merito al tema della salvaguardia dei beni comuni del nostro Abruzzo.
Lo sviluppismo delle multinazionali e il dominio della finanza sta uccidento la terra e fa carta straccia di ambiente, democrazia e futuro. Facciamo sentire tutta la nostra indignazione, avviamo una mobilitazione adeguata, uniamo le nostre forze sulla base dei nostri sogni per costruire un presente degno ed un futuro vivibile. Rafforziamo la democrazia dal basso!
 “Abruzzo Social Forum”  







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