lunedì, marzo 04, 2013

UN MARE DI POLISTIROLO E RESTE



UN MARE DI POLISTIROLO E RESTE

Scatole di polistirolo per il pesce e i “famosi” retini delle cozze (reste) sono i rifiuti che in grandi quantità ingombrano le spiagge molisane.
Un mare di polistirolo e plastica, tutti rifiuti che andrebbero smaltiti dalle imbarcazione nel porto di provenienza.
In Molise invece, l’usanza è quella di buttare tutto in mare, a dispetto di tutte le buone norme di una corretta educazione e di rispetto per l’ambiente.
Invece, proprio chi trae sostentamento dal mare, è il vero nemico del mare.
Plastica e polistirolo sono i materiali ritrovati in grandissima quantità sulla spiaggia di Campomarino sud.   Si tratta di due materiali derivati del petrolio fatti, quindi, con una risorsa in via di esaurimento, e per questo sempre più costosa, ma anche di due materiali estremamente inquinanti in ogni fase del loro ciclo di vita: dalla produzione allo smaltimento che, se avviene mediante combustione, liberando diossina.
Plastica e polistirolo hanno in comune il fatto di essere non essere biodegradabili e di restare intatti per decenni nei luoghi naturali in cui vengono abbandonati. La plastica, in particolare, come è noto, è indistruttibile... mentre il polistirolo si frantuma in piccoli pezzi anch'essi indistruttibili e ancora più insidiosi per via delle ridotte dimensioni.
Di polistirolo sono fatte principalmente le cassette utilizzate dai pescatori. Su tutta la spiaggia  sono stati trovati residui di questi oggetti.
Alcune cassette recavano ancora la firma di chi le ha messe in circolazione.
Non è altresì trascurabile l’abbandono, anch’esso sistematico, delle scatole contenitori delle esche che evidentemente anche i pescatori da terra rilasciano sull’arenile con altrettanta incuria dell’ambiente, alla pari dei “colleghi imbarcati”.
COMPLIMENTI  a tutti coloro che continuano ad inquinare.













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