SALGONO A 87 I DELFINI MORTI
Continua la
moria di delfini sulle spiagge toscane: un esemplare della specie 'stenella',
della lunghezza di circa 1,70
metri, si e' spiaggiato sulle coste dell'isola d'Elba
(Livorno). La carcassa, in avanzato stato di decomposizione, e' stata rinvenuta
questa mattina, sulla spiaggia di Madonna delle Grazie nel Comune di
Capoliveri, dalla proprietaria di un ristorante vicino al mare.
Con questo
salgono a 87, da gennaio scorso, i casi di corpi di delfini della specie
stenella striata (stenella coeruleoalba) trovati fra la Sicilia e la Toscana e
su cui sono in corso accertamenti disposti dal ministero dell'Ambiente.
La donna ha
immediatamente ha contattato la polizia municipale di Capoliveri, che ha poi
provveduto ad informare la Capitaneria di porto di Portoferraio. Subito sono
state attivate tutte le procedure previste per rimuovere la carcassa e sono
stati informati gli organi di competenza. Un altro delfino morto era stato
ritrovato due giorni fa a Marina di Donoratico.
Martedi' invece
una balenottera è stata trovata morta sulla spiaggia di Rosignano Solvay
(Livorno): è il primo caso di 'spiaggiamento' di un esemplare di balenottera
comune (balenoptera physalus) da inizio anno. L'esame della carcassa, molto
degradata, non ha permesso di chiarire il motivo della morte del grande
animale. Lo spiega il ministero dell'Ambiente in una nota.
Per i delfini
spiaggiati la causa più probabile della moria sembra ancora un'infezione da
morbillo. I casi prima del ritrovamento sulle spiagge dell'Elba sono in Sicilia
a Milazzo e in Sardegna a Cala Reale (Porto Torres). Mercoledì a Rosignano una
squadra del Cert coordinata dal professor Sandro Mazzariol, dell'Università di
Padova, ha compiuto le prime rilevazioni. L'animale è una balenottera femmina
lunga 16,4 metri
e pesante 15 tonnellate. Purtroppo, si legge nella nota, le condizioni di
conservazione del corpo dell'animale, molto degradato, hanno reso impossibile
ogni accertamento sulle cause di morte, e in particolare non hanno permesso di
campionare i tessuti necessari a effettuare indagini microscopiche e
microbiologiche. Si sta tuttavia tentando la ricerca molecolare di morbillo e
di toxoplasmosi (toxoplasma gondii).
La balena aveva
alcune coste fratturate. Con tecniche di ricerca di emboli lipidici si cercherà
di capire se queste fratture siano precedenti alla morte, tuttavia i
ricercatori del Cert ritengono che con molta probabilità le costole siano state
spezzate dagli urti della carcassa spinta dalle ondate contro la riva. Il caso
della balenottera si aggiunge all'elenco dei numerosi cetacei ritrovati morti
da inizio anno, precisamente 7 esemplari di tursiope (tursiops truncatus), un
esemplare di globicefalo (globicephala melas), che rappresenta di per sé
un'anomalia (risale infatti al 2007
l'ultimo spiaggiamento accertato), 1 esemplare di grampo
(grampus griseus), per il quale bisogna attendere i risultati degli esami
poiché si tratta di un ritrovamento inusuale per un animale che solitamente
vive ad altissime profondità, e 83 esemplari di stenella striata (stenella coeruleoalba).
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