Tantissimi
volontari impegnati nella raccolta di rifiuti abbandonati sulla spiaggia del
litorale sud di Campomarino, nei pressi della foce del Torrente Saccione, un
Sito di Interesse Comunitario di particolare pregio naturale e paesaggistico.
Anche quest’anno
plastica e polistirolo dominano la scena. Il tratto di costa in questione, non
essendo molto frequentato nei periodi estivi, e quindi non oggetto di
interventi periodici di pulizia, ha svelato un vero e proprio museo storico di
oggetti e rifiuti pluridecennali, in gran parte sminuzzati dal tempo ed ormai
di difficile recupero: bottiglie, flaconi, contenitori di ogni specie, ma anche
imballaggi ed oggetti usa e getta delle più svariate tipologie.
A
conferma dell’annoso abbandono del sito, è stato il rinvenimento di migliaia di
bastoncini di plastica “cottonfioc”, dichiarati fuorilegge e fuori
commercio da diversi anni, proprio grazie ad una proposta di Fare Verde a
seguito del monitoraggio delle spiagge con il “Mare D’Inverno”.
Ma
l’aspetto più drammatico riscontrato è l’aumento del fenomeno dell’abbandono di
rifiuti derivanti dal settore del commercio ittico: migliaia di cassette di
polistirolo, di quelle comunemente usate dai pescherecci per confezionare il
pesce, deturpano la spiaggia e il paesaggio dunale alle spalle, confermando
l’incredibile e innegabile consuetudine degli operatori del settore di
abbandonare questi imballaggi in mare aperto. Stesso dicasi per le reti di
plastica utilizzate negli allevamenti di cozze (c.d. “reste”), rinvenute a
migliaia sulla spiaggia e chiaramente gettate in mare dagli stessi allevamenti
della zona.
Atteggiamenti
sconcertanti che confermano il disprezzo per l’ambiente marino proprio da parte
di chi dallo stesso trae lavoro e sostentamento quotidiano. Al proposito,
è evidente anche l’assoluta assenza di qualsiasi forma di controllo e
deterrenza del fenomeno da parte delle autorità preposte, nonostante gli
esposti avanzati gli anni scorsi a seguito delle precedenti edizioni della
manifestazione ecologista.
Al
riguardo Fare Verde ed Ambiente Basso Molise nei prossimi giorni si faranno
promotori dell’ennesimo esposto che sarà presentato alle autorità deputate, con
l’auspicio che quanto prima vengano adottati i provvedimenti più opportuni per
arginare questo gravissimo fenomeno.
Al
termine della mattinata di lavoro sono stati oltre 80 i grandi sacchi di
rifiuti di ogni genere raccolti, oltre a divani, copertoni, frigoriferi, cime
nautiche, boe, bombole di gas, batterie esauste ed altro ancora, rinvenuti dai
volontari che hanno risposto all’appello di Fare Verde, unitamente
all’associazione Ambiente Basso Molise ed alla Protezione Civile di
Campomarino, sfidando la pigrizia domenicale e le rigide temperature del
periodo, ma potendo così godere dello straordinario fascino del Mare d’Inverno.
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