LADRI RUBANO LE UOVA DAI NIDI DEL FRATINO
Continua
l’incredibile predazione dei nidi di Fratini, non solo ci pensa la natura ma
soprattutto l’uomo.
E’
successo a Campomarino.
Il
nido, una fossetta fatta sulla sabbia, dove erano state deposte due uova,
rubate da persone che evidentemente non capiscono l’importanza di tutelare una
specie a rischio di estinzione, ma soprattutto che rischiano sanzioni penali,
poiché se individuati sarebbero denunciati. Se da una parte si registra una
sinergia positiva tra volontari, guidati da Ambiente Basso Molise e i tanti
turisti che segnalano la presenza del Fratino, dall’altra occorre prendere nota
di questi spiacevoli episodi di sottrazione delle uova dai nidi.
Due
le uova deposte e, sicuramente si tratta di una seconda covata in quando la
prima è andata persa, segnalata da alcuni turisti alla polizia locale che, a
loro volta, hanno chiamato i volontari di ABM per mettere in sicurezza il nido.
Purtroppo,
al loro arrivo i volontari hanno solo constatato il furto e le orme umane in
prossimità del nido.
La
specie è monitorata da oltre venti anni dai volontari di Ambiente Basso Molise
il cui gruppo di lavoro, è stato autorizzato dalla Regione Molise e dalla
Capitaneria di Porto e con il supporto di propri ornitologi, ha il compito di
monitorare e tutelare l’avifauna costiera, inoltre promuove attività di
divulgazione e sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza, ai turisti ed alle
scuole. I volontari percorrono le spiagge del Molise più volte a settimana,
durante la stagione riproduttiva di questo piccolo trampoliere
(marzo-luglio/agosto), per censire nuovi nidi e monitorare lo stato dei
presenti.
Quest’anno,
per la prima volta in Molise, undici fratini sono stati catturati, misurati,
esaminati e infine marcati con speciali anelli colorati leggibili a distanza,
ciascuno con un codice identificativo univoco.
L’inanellamento
è stato coordinato dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la
Ricerca Ambientale), e come inanellatore l’ornitologo Rosario Balestrieri della
Stazione Zoologica Anton Dohrn.
In
Molise, dove l’inanellamento si inserisce in modo sinergico nel costante lavoro
di monitoraggio condotto dall’associazione Ambiente Basso Molise e con il
sostegno del GMSO, è nata una tradizione significativa: ogni fratino marcato
riceve un nome, ispirato a figure storiche della scienza e della tutela
ambientale o a storie personali che testimoniano il legame con questi uccelli.
Un gesto simbolico, ma carico di significato, che rafforza l’empatia, aiuta a
raccontare le loro storie e contribuisce a sensibilizzare l’opinione pubblica
sull’urgenza di proteggere una specie sempre più minacciata.
li
26 giugno 2025
Il Presidente
Luigi Lucchese