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venerdì, luglio 22, 2011


Biocarburanti e il paradosso della deforestazione


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Una soluzione “ecologica” che si trasforma in un’azione anti-ecologica. E’ questo il paradosso segnalato da Greenpeace nel rapporto sul biodiesel, ovvero: la destinazione di aree da coltivare per la produzione di materie prime da cui derivare i biocarburanti porta a sacrificare le foreste, ma non direttamente. Infatti, l’UE vieta il cambio di destinazione d’uso dei suoli da foresta pluviale a coltivazione di soia, colza e palma da olio. Il “trucco”, però, escogitato per raggirare il divieto è quello di destinare, in primis, terreni coltivati a fini alimentari alle coltivazioni di materie prime per biocarburanti; successivamente, destinare l’area forestale alla coltivazione di alimenti.
Per approfondire, leggi il rapporto




 


COMUNE DI SEPINO
PROVINCIA DI CAMPOBASSO


   Alla Cortese Attenzione di: 
  Ministro dei Beni Culturali 
   Ono Giancarla Galan
Via del Collegio Romano, 27
00186 Roma
Ministro del Turismo
Ono Michela Brambilla
Via delle Ferratella in Laterano, 51
 00184 Roma


                                                                           E per opportuna conoscenza:
Presidente del Senato della Repubblica
Seno Renato Schifani
Piazza Madama
00186 Roma
Presidente della Camera dei Deputati



Ono Gianfranco Fini Piazza Montecitorio
 00186 Roma
Commissione Parlamentare Ambiente
Senato dello Repubblica
Commissione Parlamentare Cultura
Senato della Repubblica
Commissione Parlamentare Ambiente
Camera dei Deputati
Commissione Parlamentare Cultura
Camera dei Deputati
Prefetto di Campobasso
Dott. Stefano Trotta
Via G. Pepe, 24
86100 Campobasso
Presidente della Regione Molise
Dott. Angelo Michele lorio
Via Genova, 11
86100 Campobasso
Presidente della Provincia di Campobasso
Dott. Rosario De Matteis
Via Roma, 47
86100 Campobasso 
 
 
 
 
 
 
 
Oggetto: Appello per la salvaguardia della città sannitico -romana di SAEPINUM-AlTILIA risalente al V· Secolo A.C.
 
 
III. mi Onorevoli,
A causa di errori amministrativi pregressi, di incomprensioni e di problemi procedurali, il Consiglio di Stato con la pronuncia n. 04037/2011 del 05 luglio 2011 ha autorizzato un'impresa privata a installare n. 16 pale eoliche alte Mt 120 nella Valle del Tammaro nelle prossimità dell'antica città sannitico -romana di SAEPINUM-ALTILIA risalente al V· Secolo A.C.
Il parco archeologico dell'ALTILIA è inserito nei Monti del Matese, oggetto di una proposta di legge firmata da 12 senatori appartenenti a tutti i gruppi politici, per istituire il Parco Nazionale del Matese.
Secondo i principali studiosi che hanno visitato l'area, il sito di SAEPINUM-ALTILIA è uno degli esempi di architettura romana meglio conservati giunti fino ai nostri giorni.
Anche l'allora Cardinale Joseph Ratzinger, oggi Papa Benedetto XVI rimase colpito dalla bellezza dell'antica città e dal contesto paesaggistico in cui è inserita la stessa.
ALTILlA-SAEPINUM è un bene monumentale che appartiene all'umanità, và rispettato, tutelato, salvaguardato e valorizzato senza che ci siano stravolgimenti ambientali e paesaggistici nella Valle del Tammaro.
Per questa ragione, a nome della comunità che rappresento chiedo un impegno straordinario al Governo Nazionale, al Parlamento e alle Istituzioni Regionali, perché venga adottato con somma urgenza un provvedimento specifico di tutela del nostro sito archeologico.
Confidando nella vostra sensibilità e porgendo anticipatamente i più sentiti ringraziamenti per la vostra disponibilità saluto distintamente.
Sepino (CB) 21 luglio 2011

 
                                                                                            IL SINDACO


 











LA LOTTA POPOLARE FERMA DI NUOVO LE RUSPE



E' un territorio in cui è possibile, ad ogni passo, superare i limiti del tempo: tutto nella vallata ha origine da Altilia, città museo aperta al mondo, crocevia di popoli e di diverse civiltà, l'antica Saepinum, città del passato fondata sul tratturo, millenario percorso dei pastori: costruita da cavalieri antichi, i quali poi l'avevano abbandonata per andare a liberare il Santo Sepolcro in Terrasanta. Ma si diceva che sarebbero ritornati, chissà quando, e che allora la città sarebbe ridiventata bellissima, con le sue mura, le sue chiese, le sue piazze, le sue fiere piene di gente…”

 

giovedì, luglio 21, 2011


Indice di sostenibilità FEEM SI


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Messo a punto dalla FEEM (Fondazione Eni Enrico Mattei), l’indice di sostenibilità FEEM SI permette di costruire una classifica della sostenibilità che identifica chiaramente i paesi più sostenibili.
 


Superando i limiti del cosiddetto PIL quale indice di valutazione della performance di un paese, l’indice di sostenibilità sintetizza i dati riferiti a tre componenti:
- componente ambientale
- componente sociale
- componente economica

La capacità di predire il valore degli indicatori nel tempo contribuisce a rendere il FEEM SI molto più che un semplice strumento di valutazione, rendendolo un vero e proprio ambiente di simulazione per le politiche pubbliche e private.
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Fonte: www.feem.it

mercoledì, luglio 20, 2011


Pannelli fotovoltaici portatili, cosa sono e come funzionano
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Negli ultimi tempi, non si fa altro che parlare di installazione di impianti solari domestici o industriali per catturare l’energia e far fronte ai grandi sistemi di riscaldamento ed illuminazione. Troppo spesso però si sottovaluta una risorsa più piccola, ma altrettanto efficace, stiamo parlando dei pannelli fotovoltaici portatili, dalle dimensioni contenute e che si possono applicare nella vita di tutti i giorni.
 



I pannelli fotovoltaici portatili infatti si possono ad esempio installare sui camper o barche, tavoli da esterno, tende, ecc. La ratio, che sta alla base di questi piccoli impianti fotovoltaici, è quella di imprigionare, per poi utlizzare l’energia solaretrasformandola in energia pulita.
Fonte:Informambiente


 




 

martedì, luglio 19, 2011


Dalla monarca al faraone: farfalle che rischiano di sparire



I motivi della “crisi delle farfalle” sono tanti: deforestazione e disboscamento, cambiamenti climatici, inquinamento. Ma da una decina d’anni il nemico numero uno è il Roundup, un diserbante fortissimo che, precisa il New York Times, i contadini nordamericani usano con nonchalance, forti del fatto che le piantagioni transgeniche resistono a qualunque tipo di veleno. Il prodotto non uccide le farfalle, non direttamente:
fa terra bruciata della pianta senza la quale non possono vivere e riprodursi, le Asclepiadi, in inglese milkweed. Su questa erbaccia dai fiori eleganti ma infestante e velenosa, che cresce volentieri ai margini delle coltivazioni di soia e granturco, le monarca depongono le uova e delle sue foglie si nutrono i bruchi. “Nel nord degli Usa l’agricoltura è cambiata molto negli ultimi anni – spiega Moretto, autore di “In volo con la farfalla monarca” (Collana Butterfly Arc 2010) – e con la coltura intensiva di mais transgenico, i contadini diserbano tranquillamente e tutto il resto muore. Le farfalle non trovano più dove deporre e dagli anni ‘90 non hanno fatto che diminuire. In Messico, al contrario, le politiche contro la deforestazione stanno portando ottimi risultati”.

Non è la prima volta che il “bambi degli invertebrati” (così battezzata per via delle macchioline che ha e della simpatia che suscita nei bambini) è vittima della superficialità dell’uomo. Nel maggio del 1999 fece scalpore uno studio della Cornell University che dimostrava come il polline del mais Bt, cosparso sulle foglie di cui si nutre la monarca, fosse per lei tossico. “Quell’articolo sollevò un’ondata di proteste – spiega Valerio Sbordoni, ordinario di zoologia presso l’università di Roma Tor Vergata – ma nel settembre del 2000 due entomologi della Iowa State University pubblicarono i risultati di un esperimento che otteneva risultati del tutto analoghi. La cosa certa è che il mais Bt è stato immesso in campo e coltivato in milioni di ettari prima che ne fossero accertati gli effetti su ambiente e catene alimentari”.
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Leggi l’articolo completo su repubblica.it


lunedì, luglio 18, 2011

Ambiente Basso Molise
Via Alpigiano, 10
86034 GUGLIONESI
 
 
 
                                                                                          SINDACO
                                                                                          Comune di
                                                                               86034 GUGLIONESI
 
 
 
Oggetto:Segnalazione abbandono e deposito di rifiuti e presenza di eternit
 
 
In riferimento a quanto indicato in oggetto si segnala che, ai lati della strada provinciale 111 (Difesa Grande), in territorio di Guglionesi (strada che porta all’ospedale di Termoli) vi sono due  discariche abusive contenenti  pneumatici, frigorifero, congelatore, resti di auto, resti di televisione ed altri elettrodomestici, plastica, vetro, lavabo, inerti, cassette in legno, ferro , indumenti, carta e cartoni, etc. inoltre vi è una consistenza di rifiuti in eternit.
I rifiuti vengono indicati nella cartina sotto riportata e si possono raggiungere con facilità essendo sul ciglio delle strada provinciale.
Tanto si segnala, affinchè il Sindaco possa compiere gli accertamenti a lui demandati istituzionalmente.
Pertanto alla luce di ciò la invitiamo ai sensi del D.lgs. n. 152/2006 a provvedere in merito.
Si rammenta che l'art. 250 del D.lgs. n. 152/2006, prevede degli adempimenti obbligatori per il Comune, i quali non possono essere disattesi e per l'adempimento dei quali, con la presente, si pone formale istanza.
Si rammenta inoltre che ai sensi dell'art. 16 della L. 86/90 (che ha modificato l'art. 328 del Codice Penale) la risposta alla suesposta istanza deve pervenire nel termine di 30 giorni dalla ricezione della richiesta medesima.
Si allega piantina del luogo e foto della discarica abusiva.
La stessa discarica (priva di eternit) è stata segnalata in data 03/09/2010 Vs. protocollo n. 8294 del 06/09/2010. Se ne chiede l’immediata bonifica vista la presenza di materiale altamente pericoloso.
Si rinnova la richiesta di una campagna di comunicazione contro le discariche abusive.
 li 18/07/11
                                                                                      Il Presidente
                                                                                    Luigi Lucchese



IL TERRITORIO E' ANCHE TUO,
 
 
AIUTACI A COMBATTERE L'INCIVILTA' DEI

"NUOVI BARBARI"


DENUNCIA CHI INQUINA IL NOSTRO TERRITORIO


Per la salute di tutti, per dare un territorio
pulito ai nostri figli

 

RIPRENDIAMOCI IL FUTURO
 
NOALLE DISCARICHE ABUSIVE



VIA LA MASCHERA
A CHI ABBANDONA I RIFIUTI






 

sabato, luglio 16, 2011

STRADA PROVINCIALE 111: PERICOLO AMIANTO

Il  22 febbraio 2011 un nostro comunicato stampa segnalava la presenza di due discariche abusive sulla S.P. 111 (che riportiamo integralmente), a distanza di pochi mesi la discarica abusiva diventa pericolosa con presenza di eternit. Ormai non sappiamo più che cosa fare visto che né la Provincia di Campobasso né il Comune di Guglionesi sono intervenuti per la bonifica. Il risultato della mancanza di bonifica del sito ha portato qualche delinquente a scaricare nei bordi della S.P. 111 tanto materiale in eternit. Ecco a voi le immagini


























questo è il risultato per non aver bonificato.
 






DUE DISCARICHE ABUSIVE SUL CIGLIO DELLA STRADA PROVINCIALE 111
(Ambiente Basso Molise chiama in causa la Provincia)
 
 
Due discariche abusive sul ciglio della strada provinciale 111 quella che da Guglionesi porta all’ospedale di Termoli. Soni lì in bella vista e nessuno fa nulla per bonificarle. Con il passare del tempo le due discariche abusive, che si trovano l’una di fronte all’altra, vengono riempite di tanti rifiuti: dai soliti pneumatici, ai frigoriferi e congelatori, dai televisori agli aspirapolvere e finanche, ultimo regalo di qualche imbecille, sedili di automobili.  Ma lo sfregio non finisce qui perché in bella mostra vi è plastica, ferro, cassette in legno e vasi, vetro, abbigliamento e per finire il solito materiale di risulta. Ce né per tutti i gusti.
 Se le discariche abusive segnalate non vengono bonificate chiunque si sentirà autorizzato a lasciare i propri rifiuti per strada.
Lo scorso anno vi era una sola discarica abusiva e Ambiente Basso Molise aveva più volte sollecitato per la bonifica, l’unico risultato ottenuto dopo tanto tempo e che adesso  i siti da bonificare sono diventati due.
Se i comuni non sono in grado di bonificare le aree inquinate deve, necessariamente intervenire la Provincia per tutelare la salute umana e con esso il territorio.
Con raccomandata n. 13944864387-2 le due discariche abusive sono state segnalate alla Provincia di Campobasso ed al suo Presidente.
li 22 febbraio 2011
                                                                                     Il Presidente
                                                                                   Luigi Lucchese