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giovedì, maggio 05, 2011


MA QUALE NIMBY, È MALAPOLITICA: DOSSIER DEL WWF SULLE GRANDI OPERE INCOMPIUTE
 


E se non fosse poi così vero che gli ambientalisti sono dei gran rompiballe che sanno solo dire no? E se, invece, in Italia non si muove foglia e non si chiude un cantiere per colpa di qualcun altro? A quanto pare è così, a leggere il dossier "Nimby? No grazie" curato da Stefano Lenzi, responsabile Settore legislativo Wwf Italia.
Il dossier, che trovate a questo indirizzo:
(http://beta.wwf.it/UserFiles/File/News%20Dossier%20Appti/DOSSIER/Istituzionale/SindromeNimby_NoGrazie_DossierWWF.pdf), è corto ma abbastanza tecnico. Non di facile lettura ma assolutamente interessante perché parte da quello che, secondo l'associazione ambientalista, sarebbe il peccato originale delle grandi opere italiane: la legge italiana. Si legge nel dossier:
Il primo problema è che il Primo Programma delle infrastrutture strategiche (Delibera CIPE n. 121/2001) è troppo ambizioso - considerati anche i costi e i tempi di realizzazione che continuano rispettivamente a lievitare e a dilatarsi in maniera incontrollata - e non è sostenuto da un piano economico-finanziario credibile.
Le grandi opere, quindi, forse son troppo grandi persino per un grande paese come l'Italia. Ne derivano, a catena, una serie di problemi e incongruenze politico-amministrative che hanno bloccato i cantieri, puntualmente messe in evidenza anche dallaCorte dei Conti
(Fonte: CIP6)







 

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