abm

abm

venerdì, maggio 23, 2025

COMUNICATO STAMPA

LE IDENTITA’ COLORATE DEI FRATINI

(continua da parte dell’ISPRA inanellamento in Molise)

Prosegue il progetto di inanellamento del fratino in Molise, il piccolo uccello costiero simbolo delle nostre spiagge, sempre più minacciato e fragile sentinella della nostra biodiversità. Coordinato dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), l’iniziativa vede impegnato sul campo come inanellatore l’ornitologo Rosario Balestrieri della Stazione Zoologica Anton Dohrn.

Nei giorni 19, 20 e 21 maggio 2025, sei fratini sono stati catturati, misurati, esaminati e infine marcati con speciali anelli colorati leggibili a distanza, ciascuno con un codice identificativo univoco. In Molise, dove l’inanellamento si inserisce in modo sinergico nel costante lavoro di monitoraggio condotto dal Gruppo Molisano Studi Ornitologici e dall’associazione Ambiente Basso Molise, è nata una tradizione significativa: ogni fratino marcato riceve un nome, ispirato a figure storiche della scienza e della tutela ambientale o a storie personali che testimoniano il legame con questi uccelli. Un gesto simbolico, ma carico di significato, che rafforza l’empatia, aiuta a raccontare le loro storie e contribuisce a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’urgenza di proteggere una specie sempre più minacciata.

Ecco i nuovi nomi dei fratini del Molise:

DCA: Eva, in memoria di Eva Mameli Calvino, botanica e madre di Italo Calvino.

DCD: Rina, per Rina Monti, prima donna a insegnare all’Università nel Regno d’Italia.

DCC: Franco, in memoria di Francesco Paolo Baccari medico, amante della natura e del mare e cofondatore di Ambiente Basso Molise.

DCH: Rachel, come Rachel Carson, biologa e pioniera del movimento ecologista.

DCHK: Carlotta, in memoria della madre della volontaria Maria R.

DCB: Nikita, battezzato per la sua astuzia, notata già al momento della cattura.

Ogni nome, ogni anello, racconta una storia. Non solo un gesto simbolico, ma un vero e proprio strumento di ricerca che permetterà di tracciare movimenti, rotte migratorie, dinamiche riproduttive e fedeltà territoriale degli individui. Il sistema degli anelli colorati consente infatti di riconoscere i fratini anche da lontano, riducendo al minimo il disturbo e massimizzando la raccolta di dati sul campo.

Il progetto rappresenta un’evoluzione nella tutela della specie: si passa dalla semplice conta dei nidi alla costruzione di una vera e propria “anagrafe del fratino”. Dopo i primi fratini inanellati ad aprile – Charles, Dian, Anton, Eleonora e Sofia – la squadra si arricchisce ora di altri sei protagonisti, ciascuno con il proprio codice e la propria identità.

Il fratino è in grave pericolo in Italia. Negli ultimi dieci anni la popolazione di fratino si è dimezzata, scendendo sotto le 600 coppie. In questo contesto allarmante, il Molise rappresenta un esempio virtuoso, con circa 50 nidi censiti nel 2024.

Ma se vogliamo davvero che il fratino continui a resistere, anche qui non possiamo abbassare la guardia. È dunque fondamentale intervenire con misure urgenti e mirate:

1)      Rafforzare l’impegno istituzionale regionale, già significativo ma da consolidare ulteriormente;

2)      Rivedere le modalità di gestione delle spiagge, limitando le pulizie meccaniche a favore di interventi manuali rispettosi dell’habitat dunale;

3)      Istituire nuove aree protette proprio dove oggi la specie nidifica maggiormente.

Avvistare un fratino è un segno positivo: indica un ambiente sano. Ma è anche un indicatore della nostra capacità – o incapacità – di convivere con la natura. Ogni individuo riconosciuto, ogni storia raccontata, è un passo verso una cultura della conservazione più matura, concreta e condivisa.

li 23 maggio 2025                                                                                         Il Presidente

                                                                                                                   Luigi Lucchese








 

venerdì, maggio 16, 2025

GHIANDAIA MARINA

 

GHIANDAIA MARINA è una delle specie più appariscenti che vivono e si riproducono nel ns. territorio. Petto e ventre turchese, così come la testa, il piumaggio sfuma invece nelle tonalità del castano sul dorso e del verde smeraldo nelle estremità. Ali blu e azzurre.   

 Maschio, femmina e giovani sono praticamente indistinguibili tra di loro.

 UOVA: la femmina depone dalle 5 alle 7 uova grigiastre punteggiate da macchie brune, una volta l'anno; la fase riproduttiva va dalla fine di aprile a giugno. Tutti e due covano. La cova, dura 16-17 giorni, mentre i pulcini restano nel nido, dopo la schiusa, per circa 19-20 giorni.

 L'INVOLO avviene dopo 20-23 giorni dalla schiusa ma i giovani diventano indipendenti solo dopo i 2 mesi di vita e raggiungono l'età riproduttiva a 2 anni.

 La Ghiandaia marina ha uno stato di conservazione inadeguato, a causa del degrado e della riduzione del suo habitat ottimale. Anche a livello continentale lo stato di conservazione della specie non è favorevole. La popolazione italiana conta 600-1.000 coppie.









 

mercoledì, maggio 07, 2025

COMUNICATO STAMPA

 

IL MIO NOME E’ SOFIA E SONO TUA AMICA

Si chiama Sofia è una femmina ed è uno dei cinque fratini marcati (prima volta in Molise), con un anellino identificativo lungo le coste di Termoli. È con l'inanellamento scientifico che prosegue il lungo monitoraggio che da decenni viene svolto nella regione per studiare e proteggere il Fratino (Charadrius alexandrinus), un piccolo uccello costiero in grave pericolo di estinzione. Il suo nome è stato scelto come omaggio a Sofia Peresjalawzewa prima donna a lavorare nella Stazione Zoologica, una donna che ha dedicato la sua vita alla scienza. Sofia inanellata in data 13 aprile 2025 è stata immortalata con il compagno ed un pullo a circa un kilometro dalla zona di deposizione. Nel mese di aprile 2025, Sofia è stata inanellata da Rosario Balestrieri, ornitologo della Stazione Zoologica Anton Dohrn e inanellatore riconosciuto dall'ISPRA.

Il suo anellino giallo con su scritto il codice "CSZ", aiuterà infatti a riconoscerla a distanza e a raccogliere dati sulle sue abitudini e sul suo comportamento. Si potrà così capire se le coppie rimangono stabili durante la stagione riproduttiva e negli anni successivi, permettendo anche di individuare i luoghi dove trascorrono l'inverno, le rotte migratorie e, di conseguenza, proteggere meglio la specie.

Il Fratino in Italia rischia concretamente l'estinzione se non si ricorre a provvedimenti rilevanti e tempestivi. Va necessariamente incrementato l'impegno istituzionale per la tutela di questa specie e riviste le modalità di gestione delle spiagge, elaborando procedure che riducano l'utilizzo di mezzi meccanici per la pulizia e salvaguardino le spiagge libere, unici luoghi in cui ancora insistono lembi di ambiente dunale, vitali per il Fratino. Inoltre è fondamentale l'istituzione, da parte della Regione Molise di aree protette nelle zone di maggior presenza della specie, creare “PIU’SPIAGGE” per il Fratino sarebbe cosa utile.

Il progetto di tutela del Fratino, portato avanti da tantissimi anni da Ambiente Basso Molise, (si ricorda che ABM è l’unica associazione autorizzata dalla Regione Molise e dalla Capitaneria di Porto ad effettuare il censimento) si concentra sull'individuazione e la protezione di coppie, uova e nidi, oltre che sul censimento e il monitoraggio dei piccoli che cercano di sopravvivere tra mille difficoltà. Questi uccelli rischiano infatti di scomparire dal Molise e, più in generale, dall'Italia, dove si sta registrando un preoccupante declino demografico e di successo riproduttivo. Le principali cause sono legate all'impatto del modo scellerato con cui gestiamo e utilizziamo le spiagge, oltre a problemi locali come l'utilizzo illecito di automezzi, quad e moto da cross sulle spiagge.

La specie è molto sensibile alle alterazioni ambientali dei litorali e per questo rientra nei criteri di assegnazione della bandiera blu della FEE (la prima associazione a chiedere l’inserimento nei parametri di assegnazione è stata ABM nel 2016). Il Fratino ci ricorda che la spiaggia non è un substrato inerte in cui piantare l’ombrellone, ma un ecosistema, fatto di equilibri e specie che abitano una casa di sabbia, che rischia di perdere la sua componente vitale.

È rimasta davvero poca sabbia nella clessidra per salvare la biodiversità delle spiagge in questa corsa contro il tempo!

li 07 maggio 2025

                                                                                                 Il Presidente

Luigi Lucchese







 

lunedì, maggio 05, 2025

COMUNICATO STAMPA

 

NEL BOSCO CON MAMMA E PAPA’

(la cooperativa Usconium in visita al CEA Fantine di Campomarino)

 Passeggiare nel bosco con mamma e papà offre ai bambini un momento di vera e propria educazione alla natura e uno spunto per attività divertenti da fare.

Il CEA e il bosco Fantine offrono in questa stagione una natura piena di colori, di paesaggi, e profumi straordinari da godere appieno immersi in un caleidoscopio di sensazioni.  Proprio una semplice passeggiata nel bosco può diventare una vera attrattiva per il relax delle famiglie e un importante momento di condivisione ed educazione alla natura per i nostri bambini.

Le famiglie hanno trovato un magico percorso sulle tracce dei folletti del bosco, i bambini si sono ritrovati a fare i pittori con foglie, fiori, terra, legnetti e conchiglie un’attività divertente e con un messaggio importante: l’unicità e la diversità che la natura ci offre.

Eh sì perché i materiali naturali, a differenza dei giochi comprati, colorati e pieni di luci e suoni, non hanno una forma definita, possono trasformarsi in quello che il bambino vuole vederci. Sono uno stimolo alla fantasia, alla libertà di creare.  E poi, il Re della foresta, l’albero innamorato, le tracce della volpe e del lupo e poi ancora i gruccioni che vengono a salutare. Una esperienza unica per mamma, papà e bambini.

Tutti hanno lasciato da parte, almeno per qualche ora i dispositivi digitali, ed hanno ripreso invece la piena connessione con la famiglia, con i figli, con le altre persone e con la meravigliosa natura del CEA Fantine.

Un grazie particolare alla Dott.ssa Carla Ondesca che ha detto: “sono felicissima per la giornata di oggi,

cosa può esserci di più bello di una giornata intera passata nel bosco, a divertirsi e rilassarsi insieme alle proprie figlie e figli? Tutti noi, grandi e piccini, abbiamo fortemente bisogno di condividere qualche momento di totale libertà, contatto e allegria, tra volontari capaci e in mezzo ad una natura straordinaria e ricolma di biodiversità”.

li 05 maggio 2025

 Il Presidente

Luigi Lucchese











 

 

giovedì, maggio 01, 2025

FESTA DELLA LIBERETA'

 Oggi presso il CEA Fantine di Campomarino abbiamo avuto come ospiti un centinaio di persone appartenenti allo SPI. Una giornata all'insegna dell'ambiente con una mostra fotografica sulla natura e sulle scempiaggini che l'uomo procura all'ambiente. Gli ospiti hanno conosciuto il "re della foresta" e lo hanno abbracciato e poi si sono recati a conoscere l'albero innamorato. Nel prosieguo della passeggiata hanno potuto osservare un grosso biacco, per nulla intimorito dai presenti, che si riscaldava al sole e poi, la tana della volpe e le tracce inequivocabili del lupo. Gli amici dell'AISA hanno svolto il servizio d'ordine. Un rinfresco ha concluso la giornata. Ecco alcune immagini: