Nuove norme per le rinnovabili
Aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili e ridurre, al tempo stesso, gli oneri relativi in bolletta a carico dei consumatori. Sono questi i due obiettivi che si pone il decreto legislativo per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica che il consiglio dei ministri ha approvato oggi in prima lettura.
Lo schema di decreto, si legge in una nota del ministero dello Sviluppo economico, traduce in misure concrete le strategie delineate nel Piano di Azione Nazionale (Pan) inviato a luglio alla Commissione europea, per il conseguimento della quota del 17% di fonti energetiche rinnovabili su consumi energetici nazionali.
"Con il provvedimento approvato oggi - ha dichiarato il ministro, Paolo Romani - fissiamo definitivamente il nostro programma nazionale per un impiego efficiente e sostenibile delle fonti rinnovabili. Semplifichiamo le procedure autorizzative e incentiviamo la realizzazione di nuove infrastrutture di rete per garantire un'efficienza sempre maggiore del sistema".
Il decreto, si legge ancora nella nota, provvede alla razionalizzazione ed all'adeguamento del sistema di incentivi per produrre e utilizzare l'energia rinnovabile, per la produzione di energia elettrica e termica; all'individuazione di misure per l'incremento dell'efficienza energetica nei vari settori; alla necessaria semplificazione delle procedure autorizzative; allo sviluppo delle infrastrutture di rete necessarie per il pieno sfruttamento delle rinnovabili. Il provvedimento definisce anche modalità relative alla diffusione delle informazioni, al monitoraggio dell'avanzamento rispetto agli obiettivi.
"Lo schema del decreto legislativo sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili è composto da luci ed ombre - afferma il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici - ma il fatto stesso che sia stato approvato in tempo, essendo il 5 dicembre il termine entro il quale i Paesi membri dell'Unione europea devono adeguare i propri strumenti legislativi, e in un frangente politico in cui il governo si avvia inesorabile alla caduta va rimarcato positivamente, grazie essenzialmente al lavoro svolto dal sottosegretario Saglia e dai tecnici del ministero dello Sviluppo economico".
"Altro aspetto che va accolto positivamente - continua Ferrante - è che si prevede a regime sostanzialmente l'uscita dal meccanismo dei certificati verdi, e il passaggio alla tariffazione cosiddetta "feed" in linea con quanto chiedevamo da tempo e come è del resto in uso nei maggiori paesi europei". "Non sfuggono però - sottolinea il senatore ecodem - evidenti criticità, che rischiano di rallentare lo sviluppo del mercato delle fonti rinnovabili, a partire dall'aspetto previsto nello schema del decreto che delinea nella fase di transizione una riduzione troppo drastica dei certificati verdi, misura che può seriamente mettere a repentaglio i progetti in essere.
"I tempi eccessivamente dilatati in cui si fissano i parametri fondamentali per l'entrata in vigore del nuovo sistema - conclude il senatore ferrante - graveranno sugli operatori e sulle imprese, costrette a una improduttiva situazione di impasse, che dovrebbe essere ridotta con dei tempi sicuramente più ravvicinati". (Ansa)