Grande solidarietà per Lorenzo, il coraggioso giovane di Montenero di Bisaccia che qualche mafioso ha cercato di spaventare. I mafiosi non hanno vinto. Riportiamo di seguito il suo messaggio, dal canto nostro rinnoviamo la stima e la gratitudine e l'aiuto. Visitate
facciamo sentire a Lorenzo che saremo anche in futuro con lui.
ADELANTE ADELANTE
Qualche giorno fa ero convinto di fermarmi: mi avevano messo addosso la stanchezza del chi-me-lo-fa-fare.
E’ luogo comune considerare il Molise, e Montenero, una zona a bassissima reattività sociale. Non è così. Non è affatto così. Mai mi sarei aspettato una moltitudine di persone venirmi incontro, a gridarmi in faccia che non è ora di sedersi, a prendermi per mano con un’infinita tenerezza per fare un altro pezzo di strada assieme, a farmi salire sulle spalle perché non ci si può fermare qui ed ora, che si può marciare compatti e non aver paura di niente.
Vorrei ringraziarli uno ad uno, partendo da coloro che si sono esposti di più, ovvero i Monteneresi: Federica Camplone, Giuseppe Lamelza, Krizia Chiappini, Livio Di Giacinto, Luigi Menichilli, Luigi Toscano, Marcello Di Stefano, Marco Colagioia, Mauro Natalini, Norman Soriano, Nicola Di Bello, Pasquale Borrelli, Pino Chiappini, Stefano Genova.
Indispensabile è stato il supporto di Mariaconcetta Giuliano di Libera Molise, con il suo numeroso ed energico gruppo di sostenitori.
Straordinariamente disponibile è stato Luca Garofalo di Democrazia e Legalità e articolista dell’ infiltrato.it, al pari dell’immancabile e valoroso Luigi Lucchese presidente di Ambiente Basso Molise, e Luigi D’Ettorre con il Collettivo d’Azione territoriale dell’Alto vastese.
Un grazie sentito a Sabatino Pappalardi, che a Bonefro il sisma del 2002 l’ha vissuto veramente, e ci segue sempre da New York; al parroco di Bonefro don Antonio di Lalla; al consigliere regionale Michele Petraroia, che ci ha lasciato un messaggio illuminante: “Vai avanti perché non sei tu a dover aver paura a Montenero, ma chi ha tramato nel buio…e chi non ha la coscienza a posto”.
Un grazie sentito a tutti, tutti i firmatari dell’appello, uno per uno, nessuno escluso.