abm
domenica, giugno 30, 2013
sabato, giugno 29, 2013
venerdì, giugno 28, 2013
DETRAZIONI
DETRAZIONI FISCALI
PER GLI ELETTRODOMESTICI
Novità per quanto riguarda
le detrazioni fiscali per gli elettrodomestici.
Il testo approvato nelle commissioni Industria e Finanza del Senato prevede che
siano anche queste apparecchiature elettroniche a condividere lo stanziamento
accordato poche settimane fa dal Governo Letta agli elementi d’arredamento
essenziali. Entrambi gli sgravi saranno riconosciuti solo se richiesti
nell’ambito di ristrutturazioni volte al miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile.
L’estensione della detrazione al
50% non comporterà però un aumento corrispondente dello stanziamento
già accordato, né un innalzamento del tetto di spesa già previsto dal Governo
Letta. Sarà riconosciuta un bonus fiscale di valore quindi equivalente a quanto
previsto per le ristrutturazioni. I lavori di miglioramento dell’efficienza energetica
vedono confermata invece l’aliquota al 65%, con valenza sia per i singoli
cittadini che per le gestioni condominiali.
Veniamo alle principali
specifiche del nuovo provvedimento. Innanzitutto non saranno tutti gli
elettrodomestici a godere dei benefici previsti, ma soltanto quelli definiti “a
incasso”. Esclusi quindi lavatrici e frigoriferi non inseriti negli impianti
d’arredo. La classe energetica minima per i nuovi acquisti di lavastoviglie e
frigoriferi sarà la A+, mentre basterà la A per quanto riguarda i nuovi forni.
Tetto di spesa relativo
agli elettrodomestici da incasso sarà di 10.000 euro, da considerarsi incluso
nel totale di 96.000 euro previsti in relazione agli interventi di
ristrutturazione. Un unico stanziamento quindi per entrambe le categorie, una
misura che, sulla base a quanto riferito a Italia Oggi dal presidente della
Commissione Finanze del Senato Mauro Maria Marino:
Ha fatto sì che non sia
stato necessario trovare un’ulteriore copertura per finanziare l’estensione del
bonus agli elettrodomestici.
Ricordiamo infine che per
le ristrutturazioni con percentuale di detrazione
al 50% restano valide le seguenti possibilità di riscatto del bonus:
·
10 anni per tutti i
contribuenti con meno di 75 anni di età;
·
5 anni per i contribuenti
con meno di 80 anni;
·
3 anni per i contribuenti
con più di 80 anni.
(Fonte.
Greenstyle)
lunedì, giugno 24, 2013
SPIAGGE
E MARI PULITI
Spiagge e
mari senza alghe, meduse e
spazzatura. Questa la promessa di una ditta italiana con sede in Emilia
Romagna, che punta a rendere le coste
nostrane più pulite presentando la sua speciale barriera galleggiante.
La
speciale barriera realizzata dalla Airbank
si mantiene sulla linea dell’acqua grazia a una parte superiore galleggiante,
mentre una rete a maglia fine lunga 70 centimetri raccoglierà alghe, meduse e altri oggetti
“meno naturali” (come i rifiuti o le schiume degli scarichi fognari) impedendo
a essi l’accesso alle zone di balneazione più vicine alla spiaggia.
Il
meccanismo di funzionamento è piuttosto semplice, basterà disporre la barriera in corrispondenza del tratto
di costa da tenere libero da alghe,
meduse e rifiuti per ottenere i risultati indicati. Il vantaggio per i
bagnanti si tradurrà a quel punto in acque più pulite e un rischio molto
ridotto di entrare in contatto con le tanto temute creature, in grado di
provocare forti irritazioni alla pelle.
Una
novità che per alcuni versi ricorda il progetto Ocean Cleanup
Array di Boyan Slat, con il quale il giovane studente (appena 19
anni) assicura di poter rimuovere in 5 anni oltre 7 milioni di tonnellate di rifiuti plastici. (Fonte: green style.it)
sabato, giugno 22, 2013
comunicato
Agli organi di Informazione
COMUNICATO
STAMPA
NATURALmente sulla costa molisana:
Calendario
delle attività promosse dal Centro di Educazione Ambientale
e
Laboratorio di Sviluppo sostenibile della costa molisana
PETACCIATO. Martedì
prossimo – 25 giugno 2013 – alle ore 18.00 presso il Centro di Educazione
Ambientale (C.E.A.) di Petacciato, verrà presentato il calendario estivo delle
attività culturali e ricreative sui temi della conservazione della biodiversità
e della promozione di un turismo
sostenibile negli ambienti costieri del
Molise.
Novità assoluta di
quest’anno, alla stesura del calendario hanno partecipato tutti gli assessorati
all’ambiente e al turismo dei 4 comuni della costa molisana (Campomarino,
Termoli, Petacciato, Montenero di Bisaccia), integrando le iniziative
ambientali nelle proprie proposte turistiche.
Sono previsti 8
aperitivi culturali in compagnia di docenti del Dipartimento di Bioscienze e
Territorio dell’Università del Molise, che racconteranno esperienze e progetti
per la valorizzazione socio-economica, culturale e ambientale dei
territori del Basso Molise.
Per i più piccoli
(5-11 anni) verranno svolti laboratori didattici e per tutti gli appassionati
escursioni sulle bellissime dune di Petacciato e Campomarino.
Il calendario offre
l’opportunità di vivere esperienze di grande valore in armonia con la natura e
di dare a voce a idee e fermenti che stanno emergendo ………NATURALmente
sulla costa molisana!
Con
richiesta di diffusione, si porgono distinti saluti
Campomarino,
lì 21 giugno 2013
Ufficio
Stampa Life Maestrale
Ennio Di Loreto
lunedì, giugno 17, 2013
AGRICOLTURA E INSETTI
LA SCOMPARSA DEGI INSETTI SELVATICI DANNEGGIA L’AGRICOLTURA
MONDIALE
I dati di una ricerca
effettuata in 600 campi di 20 Paesi, coltivati con 41 sistemi diversi,
dimostrano che gli insetti impollinatori selvatici sono più efficaci delle api
domestiche, il che suggerisce che il calo continuo degli individui di queste
specie in molte aree agricole ha conseguenze molto negative sulla quantità dei
raccolti.
Secondo la ricerca
pubblicata su Science (Wild Pollinators Enhance Fruit Set of Crops Regardless
of Honey Bee Abundance) da un team internazionale di 50 scienziati, sono le
moderne tecniche agricole che utilizzano ogni ettaro di terreno disponibile ad
aver fatto diminuire il numero di alcuni impollinatori essenziali, come le api
selvatiche, le farfalle e i coleotteri. Dato che la biodiversità ed il
numero di questi impollinatori diminuisce, le piante da fiore riceve meno
visite da questi insetti, con la conseguente minore produzione di colture
importanti come pomodori, meloni e caffè. Uno dei coordinatori del team,
Lawrence Harder, del Department of biological sciences dell'Università di
Calgary, spiega che «Paradossalmente, gli approcci più comuni per aumentare
l'efficienza agricola, come ad esempio la coltivazione di tutte le terre
disponibili e l'utilizzo di pesticidi, riducono l'abbondanza e la varietà
di insetti selvatici che potrebbero aumentare la produzione di queste colture.
ll nostro studio mette in evidenza i vantaggi di tenere in considerazione
questo paradosso nella progettazione e realizzazione di sistemi agricoli».
Lo studio evidenzia anche
un altro problema: l'utilizzo e l'aggiunta di api domestiche non ha compensato
la perdita degli impollinatori selvatici». I ricercatori ricordano che «I
fiori della maggior parte delle colture hanno bisogno di ricevere il polline
prima di fare semi e frutti, un processo che è arricchito dagli insetti che
visitano i fiori. Questi impollinatori, tra cui le api, mosche, farfalle e
coleotteri, di solito vivono in habitat naturali o semi-naturali, come ad
esempio i bordi dei boschi, le siepi e i prati. Poiché questi habitat
vanno persi, principalmente a causa della conversione agricola, con il declino dell'abbondanza
e della diversità di impollinatori le piante ricevono meno visite dagli insetti
selvatici».
Il team di ricercatori ha
scoperto che la percentuale di fiori che producono frutti era notevolmente
inferiore nei siti con un numero minore di insetti che visitano i fiori
selvatici, quindi «La riduzione degli insetti selvatici nei territori
agricoli probabilmente ha un impatto sia sul nostro patrimonio naturale
che sui raccolti agricoli».
Lo studio suggerisce che
nuove pratiche per la gestione integrata delle api e degli insetti selvatici
possono migliorare i rendimenti globali delle colture e che la salvaguardia
degli animali impollinati è un efficace investimento a lungo termine la
produzione agricola. Secondo l'università di Calgary, «Queste pratiche dovrebbero
includere la conservazione o il ripristino di aree naturali o semi-naturali
delle terre coltivate, la promozione di una varietà di utilizzi dei suoli,
l'aggiunta di diverse risorse floreali e per la nidificazione ed un uso
più prudente degli insetticidi che possono uccidere gli impollinatori». (fonte:
informambiente)
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