Aree contaminate,
bambini rischiano la vita
Evidente allarme
lanciato dal rapporto Iss Sentieri Kids sulle aree contaminate in Italia, dove
i bambini ogni giorno rischiano la vita il 5% in più rispetto ai loro coetanei
che vivono in zone sicure.
Le aree contaminate in
Italia sono un grande pericolo per tutti coloro che vivono nei loro dintorni,
spesso ignori delle conseguenze riscontrabili. A maggior ragione, come
evidenzia il rapporto Iss (Istituto
superiore di sanità), il rischio è maggiore per i bambini, il cui aumento di mortalità dovuto alla
zona si aggira tra il 4 e il 5%.
Nel rapporto Iss sulle aree
contaminate è stato innanzitutto diffuso il numero di cittadini italiani che
vivono in queste zone: si tratta di più di 5,5 milioni, dei quali un milione ha
un’età inferiore ai 20 anni.
Il dato allarmante riguarda i neonati, perché chi ha un’età compresa tra la
nascita e il primo anno di vita ha un rischio di mortalità notevolmente
superiore (tra il 4 e il 5 per cento) rispetto a chi vive in aree sicure.
Lo studio, condotto a livello
nazionale dall’Istituto superiore di sanità, ha preso in considerazione le cause di morte che
hanno colpito gli italiani tra il 1995 e
il 2009, differenziando i dati tra i residenti presso
aree contaminate e coloro che invece vivevano in zone contrassegnate come
sicure.
Dalla ricerca, è infatti emerso
che i bambini sono più esposti alle sostanze inquinanti (tra queste le più dannose sono
risultate il piombo, il metilmercurio e determinati pesticidi), a causa dello
sviluppo del sistema nervoso che durante il primo anno di vita rende i bambini
più suscettibili a deficit neurocomportamentali, tumori infantili e varie
malattie respiratorie.
(FONTE:
corretta
informazione)
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