AMBIENTE: DAL GOVERNO ATTACCO A BONIFICHE, ACQUA E
PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI CON IL DLSEMPLIFICAZIONI
DA TUTTA ITALIA APPELLO AI PARLAMENTARI: CAMBIATE
QUESTO DECRETO PER SALUTE E CLIMA
Comunicato stampa del 21/07/2020
Bonifiche
e Valutazione di Impatto Ambientale, più che Dl "Semplificazioni",
devastazioni!
Svuotati
di significato i Siti nazionali di Bonifica trattati come territori
"ordinari" nonostante il gravissimo inquinamento, da Taranto a
Falconara, da Bussi a Brindisi, da Livorno a Gela, da Milazzo a Mantova e altre
decine di aree.
Bonifica
si ferma ai suoli: e le falde contaminate? Sulla VIA svilita la partecipazione
dei cittadini.
Ora
il Decreto all'esame del parlamento. Da tutta Italia appello ai parlamentari di
decine di reti di cittadini, movimenti e associazioni: nella conversione in
legge fermate i regali agli inquinatori, difendete la salute dei cittadini!
Falde
acquifere inquinate abbandonate a loro stesse; taglio della partecipazione dei
cittadini alla Valutazione di Impatto Ambientale; complicazioni nei
procedimenti di bonifica; aumento delle "poltrone" con la
costituzione di una seconda commissione nazionale V.I.A.; procedure di favore
per le opere fossili spacciate sotto il titolo paradossale ma accattivante "Semplificazioni
in materia di green economy": il Dl Semplificazioni contiene un attacco
frontale all'ambiente e ai diritti fondamentali dei cittadini.
Bonifiche
Per
quanto riguarda i Siti Nazionali di Bonifica, individuati dallo Stato come le
aree più inquinate del paese in base al Testo Unico dell'Ambiente
D.lgs.152/2006 non si procederà più, come si fa oggi, direttamente alla
caratterizzazione delle aree - ossia il delicato e stringente processo di
ricostruzione della contaminazione avvenuta - dando per scontato che i terreni
dell'Ilva a Taranto, di Bussi, di Gela, di Falconara e di decine di altri siti
assurti agli onori delle cronache nazionali ed internazionali per il livello di
inquinamento, siano contaminati pesantemente e che quindi è necessario il
massimo approfondimento. Invece, con l'art. 53, si rende possibile agli
inquinatori di partire presentando invece della caratterizzazione una più
semplice e blanda "indagine preliminare", come avviene per un
sospetto di inquinamento in qualsiasi altra area del paese. Come se una
raffineria fosse una pompa di carburante, insomma!
Alla
faccia della semplificazione si aggiunge così un ulteriore passaggio presso il
Ministero dell'Ambiente che è già vergognosamente indietro con bonifiche che,
grazie anche a questo decreto, diventano un vero e proprio miraggio tra
lungaggini di ogni tipo. Il ruolo del Ministero sempre di più ci sembra quello
dello stopper delle bonifiche, con risparmi miliardari alle aziende che hanno
inquinato.
Vi
è però di peggio, nel decreto. Un tana libera tutti per i grandi inquinatori
delle acque sotterranee, che oggi è una vera e propria emergenza del paese,
visto che all'art.53 si introduce il micidiale comma 4 quater che prevede
testualmente che "La certificazione di avvenuta bonifica di cui all'articolo
248 può essere rilasciata anche per la sola matrice suolo..." a cui segue
"lo svincolo delle relative garanzie finanziarie" che l'inquinatore
deve depositare al momento della segnalazione dell'avvenuta contaminazione. E
la bonifica dell'acqua sotterranea contaminata, spesso a livelli decine di
migliaia di volte i limiti di legge, che fine fa, togliendo pure la già esile
deterrenza costituita dalle garanzie finanziarie?
Un
vero e proprio incentivo a non bonificare che, tra l'altro, varrà per i grandi
gruppi che hanno inquinato, visto che si applica solo ai Siti Nazionali di
Bonifica e non già agli altri siti contaminati "normali". Un vero e
proprio paradosso, insieme all'ulteriore norma che esclude per i Siti Nazionali
di Bonifica l'applicazione delle procedure semplificate introdotte nel 2014 con
l'art.242bis proprio per velocizzare le bonifiche ripulendo tutto senza
ricorrere all'analisi di rischio che porta lungaggini e bonifiche più blande
(ma meno costose!).
Tutto
ciò fa capire il tipo di "semplificazioni" che questo Governo e il
Ministro Costa stanno facendo agli inquinatori.
Valutazione
di Impatto Ambientale
Il
Governo all'art.50 del Decreto taglia sulla partecipazione dei cittadini. Tanti
bei propositi, soprattutto dal M5S e dal Ministro Costa, sul valore della
cittadinanza attiva e sull'impegno civico diffuso e ora, invece di colpire i
burocrati ministeriali che ci mettono anni ad esaminare le pratiche si
indebolisce il ruolo dei cittadini che vogliono dire la loro su decisioni che
impattano sulla loro salute, sulla qualità della vita e sull'ambiente. A questi
soggetti, riuniti in associazioni, dovrebbe anzi essere garantita la
possibilità di partecipare per poter intervenire durante tutto il procedimento
amministrativo, comprese le Conferenze dei Servizi di cui alla Legge 241/1990:
l'Art.118 della Costituzione favorisce proprio "l'autonoma iniziativa dei
cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse
generale, sulla base del principio di sussidiarietà".
Si
sacrificano, invece, i già brevi termini per presentare le osservazioni da
parte dei cittadini su progetti enormi, dalle raffinerie alle centrali
termo-elettriche passando per gasdotti, trivelle e altre grandi opere,
costituiti da centinaia di elaborati tecnici e migliaia di pagine.
Questi
i nuovi termini:
-nella
verifica di Assoggettabilità a V.I.A. da 45 giorni a 30;
-nella
V.I.A. "normale" restano 60.
-nella
V.I.A. nazionale tramite conferenza dei servizi simultanea da 60 a 30 giorni;
-nella
V.I.A. regionale si passa da 60 a 45 giorni.
Si
arriva quindi al paradosso che per un'opera regionale, sicuramente meno
complessa, si avranno più giorni rispetto ad una procedura nazionale fatta
procedendo per conferenza dei servizi.
Il
tutto da un Ministero, quello dell'Ambiente, in cui non è stato attuato,
nonostante da anni ci si riempia di chiacchiere, quel cosiddetto
"dibattito pubblico", previsto peraltro dal Testo Unico dell'Ambiente
D.lgs.152/2006 fin dal 2006 sui progetti più impattanti.
Poi
all'art.51 del Decreto la vera e propria elusione della Valutazione di Impatto
Ambientale per il potenziamento di opere esistenti stradali, ferroviarie e
idriche, una violazione netta della Direttiva Comunitaria 2014/52 che obbliga
di assoggettare a V.I.A. le varianti sostanziali di queste opere. Tutto ciò
comporterà con ogni probabilità solo ulteriori problemi nell'immediato futuro
con ricorsi e condanne a cui porre rimedio spendendo soldi per adeguarsi.
Tante
le altre norme vergognose introdotte ma qui evidenziamo due vere e proprie
perle.
Alla
faccia delle semplificazioni si moltiplicano le poltrone, costituendo una
seconda commissione VIA nazionale specifica per le opere del Piano Clima
Energia. Grandi slogan, peccato che dentro questo piano ci siano i gasdotti che
trasportano metano, un fossile e pericoloso gas clima-alterante. Basta però,
mettere la norma, sotto il titolo accattivante "Semplificazioni in materia
di green economy" e i cambiamenti climatici saranno un ricordo.
Il
DL andrà ora in Parlamento per la conversione in legge. Se i parlamentari non
avranno un sussulto eliminando questi regali a inquinatori e affaristi,
introducendo norme di civiltà in cui siano capisaldi la partecipazione dei
cittadini, la trasparenza e la tutela della salute, troveranno pronti alla
mobilitazione le realtà firmatarie di questo comunicato per difendere territori
e cittadini.
PRIME ADESIONI:
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Fairwatch
Altragricoltura, Alleanza per la Sovranità Alimentare
Coordinamento Nazionale No Triv
Rete Mamme da Nord a Sud
Coordinamento Nazionale Tutela Fiumi Free Rivers Italia
Campagna Fuori dal Fossile
Ass. A Sud Onlus
Comitato No Grandi Navi
Comitato No Pedemontana
Gruppo d'Intervento Giuridico Onlus
Coordinamento No Hub del Gas
Medicina democratica Onlus
Associazione Mediterranea per la Natura Onlus
Rete Per la Tutela della Valle del Sacco - RETUVASA
Comitati Cittadini per l'Ambiente - Sulmona
Brigate Solidarietà Attiva Abruzzo
Brigate Solidarietà Attiva Marche
Associazione "Ornitologi Marchigiani" APS
Comitato No Tunnel TAV di Firenze
Salute Pubblica, Brindisi
Comitato Tutela Parco Faggi Sgaravatti
Erchie Informa
LAC - Lega per l'Abolizione della Caccia - Marche
Comitato NO Pedemontana Matelica
SOS Adriatico - Emilia Romagna
Organizzazione di Volontariato per la difesa diretta della
flora e fauna acquatica Care The Oceans
Cagliari Social Forum
Opzione Zero Riviera del Brenta
Comitato popolare "lasciateci respirare" di
Monselice (PD)
Trivelle Zero Marche
Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti di Taranto
Ass.eQual Mantova
ABITO su misura - tutela dei beni comuni
Associazione Antimafie Rita Atria
Comitato Difesa Comprensorio Vastese
Cobas Confederazione dei Comitati di Base
Comitato No Metano Sardegna
Comitato Familiari Vittime Casa dello studente - Rete
nazionale Noi non dimentichiamo
Comitato I Discoli del Sinarca - Molise
Mobilitazione Acqua Gran Sasso
Ass.Cova Contro Onlus
Comitato per la Salute, la Rinascita e la Salvaguardia del
Centro storico di Brescia
Viviamo il Liri - Comitato a difesa del Fiume Liri
Coord. delle Assoc. No Triv della Val di Noto
Forum H2O Abruzzo
COMITATO MAMME LIBERE (di Policoro-Basilicata) per la tutela
dei figli
GECO - Genitori Consapevoli Basilicata
“Mediterraneo No Triv”
Noi genitori di tutti - Onlus
Rete di Cittadinanza e Comunità- Terra dei Fuochi
Stop Biocidio
Mamme Vulcaniche
Taranto Respira
Gruppo Alterazione Climatica - Pesaro
Forum Ambiente Salute e Sviluppo di Brindisi
Famiglia Casto Marcello - del rione Tamburi di Taranto
ODV Comitato difesa ambiente territorio Spinea
Associazione IL SALVIANO - Centro Natura Marsica
ERCI team Onlus
CSEN Ambiente
Comitato Donne 29 Agosto -Acerra
No all'Incenerimento Sì al Riciclo Totale di Rifiuti -Fanna
(PN)
Rifiutiamoli
Salix in Mente -Padova
ENPA Marche
Comitato No Stoccaggio Gas Poggiofiorito (CH)
Disarmisti Esigenti
Comitato Notube - Prov. Piacenza
Comitato Terme e Val Trebbia - Piacenza
Circolo Legambiente Val Trebbia
Forum Ambiente Salute e Sviluppo di Brindisi
Fipsas, sezione provinciale di Piacenza
Comitato Fermiamo la Guerra di Firenze
Ondaverde onlus Falconara Marittima
Mal’aria Falconara Marittima
Mamme Castenedolo Brescia
Mamme Comitato Cittadini Calcinato
Mamme Contro l'inceneritore di Mantova
Mamme No Smog Sud Milano
Laboratorio Falkatraz Onlus di Falconara marittima
Associazione "Mamme per la Salute e l'Ambiente
onlus" Venafro
Associazione mamme in piazza per la Libertà di Dissenso
Non Una di Meno di Alessandria
Comitato Stop Solvay di Alessandria
Assoziazione GiorgioForever
Comitato Legamjonici Taranto
Comitato No Colacem
Coordinamento No Triv - Terra di Taranto
Mamme No Tap (Lecce)
Giustizia per Taranto
Peacelink
Coordinamento per il territorio contro la discarica
Armicci-Bonvicino di Lentini - Siracusa
Comitato No Wi-Fi Toscana
SOS - La Piana del Casone - Scarlino
Obiettivo Periferia- piana fiorentina
Biodistretto Montalbano - piana fiorentina
Alleanza Beni Comuni- piana fiorentina
Mamme NoPfas - genitori attivi - zone contaminate
Vicenza senza Elettrosmog
No alla Discarica di Torretta-Verona/Rovigo
Rete Commissioni Mensa Nazionale
Comitato No Snam - Umbria
Comitato No Devastazioni - Umbria
Ambiente e Salute nel Piceno
Trivelle Zero Molise
Comitato di Redazione PFAS.land
Forum Ambientalista
Movimento NoTap/Snam Brindisi
Redazione emergenzaclimatica.it
Collettivo No al Fossile Civitavecchia
Il Martello del Fucino
Acqua Bene Comune Pistoia
Alleanza Beni Comuni Pistoia
Comitato S.O.L.E. Civitavecchia
Stazione Ornitologica Abruzzese Onlus
Ambiente Basso Molise
Assonautica Acque Interne Lazio e Tevere
"Orsa Pro Natura Peligna" SULMONA
Verdi, Ambiente e Società Salento
Il Popolo degli Ulivi Puglia
Ass. CiLLSA (Cittadini per il Lavoro, la Legalità, la Salute
e l'Ambiente, operante nell'Ovest Vicentino)
Comitato Acqua Bene Comune di Verona
Gruppo Tamburi Combattenti, Taranto
Nessun commento:
Posta un commento