I giovani imparano a curare il territorio grazie ad ‘Ambiente Basso Molise’
Si è concluso con ottimi riscontri il corso itinerante promosso dall’associazione
Trentacinque iscritti, una media di 20 partecipanti per ogni giornata e 25 attestati di partecipazione rilasciati.
Questi i numeri del corso di formazione proposto dall’associazione ‘Ambiente Basso Molise’ in diversi centri della zona, con l’obiettivo di innalzare il livello di sensibilità, soprattutto dei giovani, verso le tematiche ecologiche.
Un obiettivo che può dirsi raggiunto grazie alle cinque giornate tematiche in cui si sono alternati docenti esperti nel relazionarsi col pubblico.
‘Ambiente: maneggiare con cura’ il titolo dell’iniziativa incentrata sull’apprendimento di conoscenze e competenze specifiche e sulla diffusione di metodologie e di approcci innovativi nel campo della protezione dell’ambiente.
Questi i numeri del corso di formazione proposto dall’associazione ‘Ambiente Basso Molise’ in diversi centri della zona, con l’obiettivo di innalzare il livello di sensibilità, soprattutto dei giovani, verso le tematiche ecologiche.
Un obiettivo che può dirsi raggiunto grazie alle cinque giornate tematiche in cui si sono alternati docenti esperti nel relazionarsi col pubblico.
‘Ambiente: maneggiare con cura’ il titolo dell’iniziativa incentrata sull’apprendimento di conoscenze e competenze specifiche e sulla diffusione di metodologie e di approcci innovativi nel campo della protezione dell’ambiente.
Il corso, progettato con il modello ‘itinerante’, ha riscosso notevoli apprezzamenti da tutti i partecipanti e si è concluso con la stesura di progetti innovativi e facilmente realizzabili.
«Durante gli incontri tutti i partecipanti si sono dimostrati interessati e coinvolti – ha proseguito Lucchese -, segno che il tema viene percepito in maniera diversa rispetto agli anni passati. In altre parole, si percepisce nettamente la necessità di aiutare l'ambiente e cambiare il proprio modo di vivere. Nonostante l’entusiasmo dei corsisti, è necessario sottolineare la persistenza di una “paura” tipica di chi vuole cambiare i propri atteggiamenti nei confronti dell'ambiente. In conclusione, si può affermare che la strada verso la ‘conversione’ di un ambiente migliore è ancora lunga e tortuosa. Le politiche irresponsabili della nostra classe dirigente stanno distruggendo la Terra, e non ne abbiamo un’altra. Pur tuttavia l’obiettivo è raggiungibile a patto che tutte le figure, in primis le istituzioni, si convincano che non c’è una strada alternativa e che, quindi, siano attivamente partecipi al percorso “di cambiamento”. In sostanza, si ribadisce che il cambiamento non può avvenire unilateralmente (chi ama l'ambiente e la Natura), ma esso (il cambiamento) deve essere frutto di uno sforzo collettivo che spinga tutti alla collaborazione, al confronto, alla sperimentazione e a tutto ciò che aiuti la comunità a percepire il volontariato come un ente di formazione attuale (non anacronistico) e innovativo che vuole formare, sperimentare e tutelare la salute di tutti attraverso un ambiente sano e pulito».
Con merito e lode sono stati premiati Patrizia Travaglini e Vincenzo Crugnale.
Con lode sono stati premiati Simona Barone, Mara Di Fonso, Davide Giuliani e Emiliana Sticca.
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