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venerdì, febbraio 07, 2020

COMUNICATO STAMPA


A SPASSO CON DARWIN
(tra i segreti della costa molisana)


 Lo studio e le ricerche degli uccelli acquatici, intesi genericamente come specie che frequentano le aree umide (anatidi, rallidi, ardeidi, caradridi, ecc.) sono utili per valutare le variazioni di queste popolazioni nel tempo e il rapporto tra gli svernanti e non. Questi risultati possono essere molto utili per gestire e pianificare degli adeguati interventi di gestione e conservazione degli habitat e delle specie ad essi legate.
Domenica 9 gennaio a partire dalle ore 8.30 ci sarà il riconoscimento ed il censimento delle specie di volatili che frequentano la foce del fiume Trigno particolarmente ricca di migratori e non e, ricordiamo unica foce del Molise a non essere inquinata.
I monitoraggi vengono eseguiti da terra in simultanea da diversi rilevatori e vedranno tra gli altri la presenza di Nicola Norante che guiderà le fasi del censimento.
La fauna ornitica della foce del Trigno è stata oggetto di numerosi studi anche da parte di studiosi e appassionati provenienti dall’estero, dove la maggior parte delle specie censite risulta essere molto abbondante e con qualche avvistamento eccezionale.
Il censimento viene effettuato dai volontari di ben cinque associazioni, ABM, GSMO, AISA, Demetra e Gruppo Fratino di Vasto, che da anni si occupano di salvaguardare le foce del Trigno.
Le ricerche e gli studi finora effettuati permettono di affermare come la zona umida della foce del Trigno abbia una notevole rilevanza a livello regionale ma anche nazionale per l’avifauna.
Tra gli altri la foce del tratto fluviale viene identificata come sito di importanza comunitaria (SIC) ed inserita tra i siti oggetto dei censimenti annuali IWRB per la convenzione di Ramsar, per la presenza di numerose specie quali la Moretta tabaccata, Cigno reale, Orchetto marino, Smergo minore, Fistione turco, Volpoca, Spatole, Fenicottero, Mignattaio, Airone guardabuoi, Airone bianco maggiore, Avocetta, Cavaliere d’Italia, Beccaccia di mare, Sterna maggiore, Stercorario mezzano, Labbo, Zafferano, Gabbiano pontico etc. e risulta essere numerosa la presenza del  Germano reale che qui nidifica abbondantemente.
E’ evidente che la foce del fiume sia una delle più importanti zone umide italiane per l’avifauna acquatica ed i numerosi migratori. Inoltre le tendenze positive riscontrate in questi anni e il buono stato di conservazione di queste specie confermano che bisogna mettere in campo delle misure di tutela e conservazione con l’istituzione della riserva naturale della foce del Trigno. Il comune di Montenero di Bisaccia ha concesso il patrocinio e collaborano alla realizzazione la Italiangas di Termoli ed il Lido Sveva di Montenero di Bisaccia.
li 06 febbraio 2020

  Il Presidente
Luigi Lucchese




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