A SPASSO CON DARWIN
(tra i segreti della costa molisana)
Lo studio e le ricerche degli uccelli
acquatici, intesi genericamente come specie che frequentano le aree umide
(anatidi, rallidi, ardeidi, caradridi, ecc.) sono utili per valutare le
variazioni di queste popolazioni nel tempo e il rapporto tra gli svernanti e
non. Questi risultati possono essere molto utili per gestire e pianificare
degli adeguati interventi di gestione e conservazione degli habitat e delle
specie ad essi legate.
Domenica
9 gennaio a partire dalle ore 8.30 ci sarà il riconoscimento ed il censimento
delle specie di volatili che frequentano la foce del fiume Trigno
particolarmente ricca di migratori e non e, ricordiamo unica foce del Molise a
non essere inquinata.
I
monitoraggi vengono eseguiti da terra in simultanea da diversi rilevatori e vedranno
tra gli altri la presenza di Nicola Norante che guiderà le fasi del censimento.
La
fauna ornitica della foce del Trigno è stata oggetto di numerosi studi anche da
parte di studiosi e appassionati provenienti dall’estero, dove la maggior parte
delle specie censite risulta essere molto abbondante e con qualche avvistamento
eccezionale.
Il
censimento viene effettuato dai volontari di ben cinque associazioni, ABM,
GSMO, AISA, Demetra e Gruppo Fratino di Vasto, che da anni si occupano di
salvaguardare le foce del Trigno.
Le
ricerche e gli studi finora effettuati permettono di affermare come la zona
umida della foce del Trigno abbia una notevole rilevanza a livello regionale ma
anche nazionale per l’avifauna.
Tra
gli altri la foce del tratto fluviale viene identificata come sito di
importanza comunitaria (SIC) ed inserita tra i siti oggetto dei censimenti
annuali IWRB per la convenzione di Ramsar, per la presenza di numerose specie
quali la Moretta tabaccata, Cigno reale, Orchetto marino, Smergo minore,
Fistione turco, Volpoca, Spatole, Fenicottero, Mignattaio, Airone guardabuoi,
Airone bianco maggiore, Avocetta, Cavaliere d’Italia, Beccaccia di mare, Sterna
maggiore, Stercorario mezzano, Labbo, Zafferano, Gabbiano pontico etc. e
risulta essere numerosa la presenza del
Germano reale che qui nidifica abbondantemente.
E’
evidente che la foce del fiume sia una delle più importanti zone umide italiane
per l’avifauna acquatica ed i numerosi migratori. Inoltre le tendenze positive
riscontrate in questi anni e il buono stato di conservazione di queste specie
confermano che bisogna mettere in campo delle misure di tutela e conservazione
con l’istituzione della riserva naturale della foce del Trigno. Il comune di
Montenero di Bisaccia ha concesso il patrocinio e collaborano alla
realizzazione la Italiangas di Termoli ed il Lido Sveva di Montenero di
Bisaccia.
li
06 febbraio 2020
Il Presidente
Luigi
Lucchese
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