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mercoledì, aprile 15, 2020

TUTELA DEL FRATINO (charadrius alexandrinus)


Alla cortese attenzione de
Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera
Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino

Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
Responsabile del Servizio per il coordinamento della fauna selvatica Piero Genovesi piero.genovesi@isprambiente.it

Raggruppamento Carabinieri Biodiversità – Ufficio Comando in Roma
Colonnello Raffaele Pio Manicone

Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Capo Segreteria del Ministro Fulvio Mamone Capria

Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare
II Divisione Biodiversità, Aree protette, flora e fauna
IV Divisione Tutela degli Ambienti Costieri e Marini
Antonio Maturani, Oliviero Montanaro

Oggetto: emergenza coronavirus – richiesta tutela avifauna nidificante sulle spiagge e regolamentazione operazioni di preparazione spiagge per la stagione balneare 2020


Con la presente, le scriventi Associazioni richiedono agli Enti in indirizzo, per quanto di loro competenza, un intervento URGENTE e coordinato in merito a quanto esposto di seguito. 

Premesso che
in questo periodo nelle spiagge, in seguito all’interdizione dell’accesso per l'emergenza Coronavirus e alla conseguente mancanza/scarsità di presenza e disturbo antropici, l'avifauna è presente ovunque. Sono stati infatti riportati dalla stampa numerosi casi inconsueti di frequentazione e di nidificazione di alcune specie in aree urbane solitamente molto antropizzate.

Visto che
sono numerose le specie, tra cui alcune molte rare e protette ai sensi delle vigenti leggi e delle Direttive europee, che nidificano negli habitat costieri. Tra esse vi sono Beccaccia di mare Haematopus ostralegus, Fraticello Sternula albifrons e l'ormai noto Fratino Charadrius alexandrinus, specie simbolo della biodiversità e della protezione degli ecosistemi costieri, costantemente minacciata dal disturbo antropico. 

Preso atto che
l’assenza di disturbo ha portato e porterà queste specie a nidificare indifferentemente nelle aree protette, in quelle di spiaggia libera, di fronte al lungomare delle località rivierasche ed anche dentro le aree in concessione per l'uso turistico/balneare.
Dato che
a quanto  risulta, in Emilia-Romagna, già dai prossimi giorni è stato permesso ai titolari delle concessioni di poter iniziare a sistemare le spiagge in previsione di una apertura di stagione per il fine settimana del primo maggio o comunque prima del ponte del 2 giugno.

Visto che 
come precedentemente esposto, è proprio ora che le specie nidificanti sono in piena attività sulle spiagge della regione.

Dato che 
la distruzione di nidi e l'uccisione dei pulcini sono reati penali ai sensi degli articoli 544 bis e 727 bis del Codice Penale.

Tutto ciò premesso
è evidente che, non appena riprenderanno i lavori per la pulizia e la sistemazione degli arenili e per la posa delle attrezzature balneari nelle spiagge date in concessione o utilizzate liberamente per la balneazione, i nidi, le uova e pulcini, saranno involontariamente danneggiati o distrutti da macchinari e operatori.

Si chiede pertanto agli Enti in indirizzo di: 
-        agire con la massima urgenza per richiedere e concordare, con il coordinamento di Guardia Costiera e Polizie Locali, attività di controllo lungo tutte le spiagge, affinchè si possano individuare tutti i nidi già attivi, o in procinto di esserlo, in modo da poter programmare adeguatamente l’intervento di pulizia delle spiagge, comprese quelle date in concessione, laddove vi fossero già nidi in cova al momento delle operazioni;
-        informare e sensibilizzare correttamente gli operatori balneari, affinché possano svolgere al meglio il loro lavoro senza mettere a rischio l'avifauna nidificante - in particolar modo quella protetta ed a rischio estinzione - ed evitare di incorrere inconsapevolmente in eventuali sanzioni;
-        predisporre affinché Carabinieri Forestali e Polizia Locale possano essere coadiuvati, con tutte le dovute precauzioni per l'emergenza in atto, da ornitologi volontari di comprovata esperienza e dalle guardie giurate volontarie munite di decreto, appartenenti alle associazioni di protezione ambientale riconosciute;
-        permettere che ai volontari sia consentito, nel caso l'emergenza e le relative restrizioni dovessero proseguire, di poter svolgere, sotto la supervisione ed il coordinamento degli enti competenti, le operazioni di monitoraggio e di vigilanza relative alle zone di presenza dell'avifauna protetta e delle nidificazioni in corso;
-        consentire e favorire adeguate azioni di monitoraggio della nidificazione in atto e del successo riproduttivo, vista l'eccezionalità delle condizioni ambientali in essere.

LE ASSOCIAZIONI

COMITATO NAZIONALE CONSERVAZIONE FRATINO
ACCIPITER
ARDEA
AS.FA.VE.
ASOER
ASOIM
ASTORE
COT
GAROL
LIPU
ORME
ORNITOLOGI MARCHIGIANI
SAGITTARIA
SOA
SOCIETÀ VENEZIANA DI SCIENZE NATURALI
STORCAL
WWF ITALIA
















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