Le ruspe distruggono la recinzione di un nido di Fratino, passando vicinissimo alle uova. Eppure il recinto era ben visibile. Vogliamo pensare che sia stata una distrazione dell'addetto alla pulizia meccanica della spiaggia. Se così non fosse è un segnale di allarme. Sono passati esattamente venti anni da quando Ambiente Basso
Molise ha iniziato a far conoscere non solo agli amministratori locali e al
grande pubblico, (grazie ai primi servizi locali e nazionali sui principali
media), ma anche alle persone più sensibili per la tutela della biodiversità, la
presenza del Fratino (Charadrius alexandrinus), questa rara specie che
si riproduce lungo le coste italiane. Oggi, grazie alle tantissime attività fatte da venti anni a
questa parte e all'impegno di volontari e ornitologi, il Fratino è sempre di
più una specie conosciuta al grande pubblico. Purtroppo, gli indicatori dello
stato della popolazione sono inversamente proporzionali a quello degli articoli
di stampa. Una specie, quella del Fratino sempre più in pericolo. Oggi in Italia si contano circa 500/600 coppie.
Per fortuna c'è il Molise.
Il Molise si potrebbe definire "l'ultima spiaggia per il Fratino". UN ALTRO ANNO ECCEZIONALE.
Però se gli operatori, che effettuano la pulizia meccanica delle spiagge, fatta con mezzi pesanti e cingolati, NON VEDONO I RECINTI di sicurezza dei nidi, bisogna preoccuparsi e anche tanto. Vogliamo essere ottimisti, pensare che ci sia stata una disattenzione casuale. Sicuramente è così.
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