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mercoledì, giugno 12, 2013

AMBIENTALISMO



AMBIENTALISMO PRATICO: COME MISURARE IL PROGRESSO E MUOVERSI VERSO LA SOSTENIBILITA’

«La sostenibilità è associata alla parola ambiente, ma questa stretta interpretazione ambientale è fuorviante. La sostenibilità non riguarda l’ambiente. Riguarda la riproducibilità sociale ed economica. In questo contesto, l’ambiente ha un ruolo fondamentale, perché fornisce tantissimi servizi – i quali solitamente non vengono solitamente considerati». Con le parole di Tommaso Luzzati, economista ecologico dell’università di Pisa, inizia con un taglio più che mai pragmatico l’evento Misurare il progresso, muoversi verso la sostenibilità curato dal nostro quotidiano all’interno del festival Quanto Basta. Si contribuisce così a riportare ordine circa le coordinate entro le quali il dibattito sulla sostenibilità dovrebbe svolgersi per essere propositivo, cosa nient’affatto facile all’interno di certi ambientalismi.
Come avere un’idea ancora più precisa della sostenibilità, e del nostro rapporto con essa? Qui entra in gioco la misurazione, con un ruolo fondamentale: quello di guida politica. Per quest’oggetto «multidimensionale» che è la sostenibilità, che presenta al suo interno «diverse unità di misura e scale», costruire un indicatore composito è una bella sfida. Raccolta con entusiasmo da Luzzati, che durante l’evento presenta i risultati di due suoi studi redatti insieme a Gianluca Gucciardi e freschi di stampa, di matrice nazionale ed europea. Lo studio La sostenibilità delle regioni italiane, nato «nell’ambito dell’associazione Irta Leonardo – precisa Luzzati – utilizza complessivamente 66 indicatori, raggruppati in 10 macrotemi». Nello studio Assessing the relative sustainability of the 27 European Countries. A robustness approach gli indicatori lievitano ancora, arrivando a 76.
fONTE: greenreport.it


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