DISSESTO IDROGEOLOGICO
(se ne parla in un
incontro informativo/formativo a Guglionesi)
Bombe d'acqua, cambiamenti climatici, o
cemento selvaggio? Sono ben 6.600 i comuni in Italia in cui sono presenti aree
a rischio idrogeologico, oltre sei milioni di cittadini vivono in aree a
rischio. Quali azioni per preservare il
territorio? Quali interventi sono più efficaci contro il dissesto?
Serve un cambio di rotta radicale in un
paese ad enorme rischio come il nostro.
Da anni si sta chiedendo che la gestione di queste emergenze e la
prevenzione sia effettuata cambiando l'approccio culturale e tecnologico.
Le persone che usano a vario titolo il
territorio devono farlo con consapevolezza, ad esempio, tecniche agricole
scorrette, come l'aratura in profondità o il sovra pascolo possono esacerbare i
dissesti.
L'ingegneria naturalistica in moltissimi
casi può risolvere situazioni rischiose senza provocare ulteriori danni
ambientali, come accade frequentemente in Italia con sconsiderati lavori di “pulizia”
dei letti dei fiumi che alla fine peggiorano anche i rischi.
Non si fermano intanto i tentativi per
costruire in aree in cui il rischio è ormai accertato.
Lo stesso vale per l'occupazione del
suolo: i piani regolatori di tutti i comuni molisani continuano a contenere
previsioni edificatorie del tutto insostenibili.
Se ne parlerà il 17 gennaio 2015 alle ore 17,15 presso la
sala convegni della Casa del Fanciullo a Guglionesi, e se ne parlerà con tutti
i protagonisti della vita civile, politica, istituzionale, che si occupano di
dissesto idrogeologico. L’incontro rientra nei progetti di microazioni
partecipate realizzate dai Centri di Servizio del Molise ed è organizzato da
ABM e Protezione Civile di Campomarino.
li 15 gennaio 2015
Il Presidente
Luigi
Lucchese
Nessun commento:
Posta un commento