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giovedì, gennaio 15, 2015

COMUNICATO STAMPA

DISSESTO IDROGEOLOGICO
(se ne parla in un incontro informativo/formativo a Guglionesi)

Bombe d'acqua, cambiamenti climatici, o cemento selvaggio? Sono ben 6.600 i comuni in Italia in cui sono presenti aree a rischio idrogeologico, oltre sei milioni di cittadini vivono in aree a rischio.   Quali azioni per preservare il territorio? Quali interventi sono più efficaci contro il dissesto? 
Serve un cambio di rotta radicale in un paese ad enorme rischio come il nostro.
Da anni si sta chiedendo che la gestione di queste emergenze e la prevenzione sia effettuata cambiando l'approccio culturale e tecnologico.
Le persone che usano a vario titolo il territorio devono farlo con consapevolezza, ad esempio, tecniche agricole scorrette, come l'aratura in profondità o il sovra pascolo possono esacerbare i dissesti.  
L'ingegneria naturalistica in moltissimi casi può risolvere situazioni rischiose senza provocare ulteriori danni ambientali, come accade frequentemente in Italia con sconsiderati lavori di “pulizia” dei letti dei fiumi che alla fine peggiorano anche i rischi.
Non si fermano intanto i tentativi per costruire in aree in cui il rischio è ormai accertato. 
Lo stesso vale per l'occupazione del suolo: i piani regolatori di tutti i comuni molisani continuano a contenere previsioni edificatorie del tutto insostenibili.
Se ne parlerà   il 17 gennaio 2015 alle ore 17,15 presso la sala convegni della Casa del Fanciullo a Guglionesi, e se ne parlerà con tutti i protagonisti della vita civile, politica, istituzionale, che si occupano di dissesto idrogeologico. L’incontro rientra nei progetti di microazioni partecipate realizzate dai Centri di Servizio del Molise ed è organizzato da ABM e Protezione Civile di Campomarino.
li 15 gennaio 2015
 Il Presidente

Luigi Lucchese


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