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Oggetto: richiesta.
Il Fratino (Charadrius alexandrinus) è
un piccolo uccello limicolo ampiamente distribuito in Europa (eccetto la Gran
Bretagna) fino alle coste Scandinave, con una concentrazione nell'area
Mediterranea e attorno al Mar Nero. La maggior parte della popolazione europea
sverna nelle regioni costiere del Mediterraneo e dell'Africa fino all'equatore,
mentre le popolazioni atlantiche sono residenti.
In Italia è presente come nidificante
lungo tutte le fasce litoranee e la Sicilia rappresenta un importante sito di
svernamento. Tipico degli ambienti costieri ed in particolare delle coste
sabbiose ha colonizzato secondariamente le lagune litoranee, stagni retrodunali
salmastri dove si nutre principalmente di insetti, crostacei, molluschi e di
altri piccoli invertebrati.
Nidifica a terra in una leggera cavità nella
sabbia, talvolta ornamentata con piccole conchiglie e sassi che ne aumentano il
mimetismo criptico. Le uova vengono deposte da marzo/aprile in una sola covata
composta generalmente da 3 uova. Dopo circa un mese ha luogo la schiusa
sincrona e i giovani sono precoci e nidifughi, e possono lasciare il nido dopo
poche ore. I giovani si involano dopo un mese circa e divengono indipendenti
poco tempo dopo l'involo. In caso di perdita del nido viene effettuata un’altra
covata entro luglio.
Le popolazioni europee hanno subito un
forte declino con conseguente contrazione dell'areale.
Il Fratino è scomparso da molti siti
riproduttivi dell'Europa nordoccidentale prima occupati a causa del disturbo
nei territori riproduttivi che deriva dall'utilizzo turistico delle regioni.
Molte spiagge sabbiose sono utilizzate a fini turistici sia nell'Europa
nordoccidentale che mediterranea, mentre altri habitat quali banchi limosi
negli estuari sono soggetti alla richiesta di terreno per usi industriali.
Attualmente la specie è inserita in
Allegato 2 della "Convenzione di Berna” ed in Allegato 2 della
"Convenzione di Bonn” giugno 1979, nonché protetta a livello nazionale
dalla Legge 11 febbraio 1992, n. 157.
La presenza del Fratino in Molise è nota
dalla fine degli anni ‘90 quando alcuni ornitologi locali hanno iniziato ad
osservare coppie riproduttive lungo il tratto costiero immediatamente a sud
della foce del Biferno fino all’abitato di Campomarino Lido (CB). Nel 1995 in quest’area,
costituita da circa 2 Km
di spiaggia sabbiosa con vegetazione psammofila e cakileto sono stati censiti
10 nidi di fratino. Da diversi anni l’associazione Ambiente Basso Molise in
collaborazione con il WWF e Euro Bird Net Italia organizza un censimento della
popolazione nidificante lungo l’intera fascia costiera molisana al fine di
rilevarne il trend ed evidenziare eventuali minacce sulle quali intervenire.
Nell’anno 2006 sono stati contattati 30 individui, nel 2007 e nel 2008 sono
stati conteggiati 42 individui in ciascun anno, mentre nel 2009 solo 15
individui, nel 2014 si è avuta una drastica riduzione: solo 3 coppie.
Il drastico calo complessivo, tra il
2008 e il 2014, è riconducibile a due fattori importanti: l’erosione costiera, che sta
compromettendo l’habitat riproduttivo, e le attività antropiche (espansione
urbanistica e pulizia delle spiagge con mezzi meccanici effettuata nel periodo
di nidificazione) che interessano le aree limitrofe ai centri urbani di
Termoli, Campomarino e Petacciato.
Il decremento delle coppie riproduttive
riscontrato nell’area a sud della foce del Biferno, è invece probabilmente
imputabile alla espansione urbanistica dell’abitato di Campomarino Lido, che ha
compromesso l’area dove in passato si è registrata la maggior densità di coppie
riproduttive di Fratino della regione. Nel 2014 il solo comune di Termoli ha
effettuato nei pochissimi punti di maggior presenza del Fratino, la pulizia
manuale.
Legare
la presenza del Fratino e le attività portate avanti dalle amministrazioni
comunali per la tutela di questa specie alla concessione della “Bandiera blu”
rappresenterebbe l’evidenza di una volontà verso la tutela ambientale della
costa italiana. Questo in quanto il Fratino costituisce
un vero e proprio indicatore biologico dato che la sua presenza evidenzia uno
stato di salute ottimale delle nostre spiagge da difendere e valorizzare.
Alla luce di quanto sopra chiediamo che
tra i parametri di assegnazione della “Bandiera blu” venga inserito come punto imperativo:
“il monitoraggio della spiaggia, dove è
accertata la presenza del Fratino e la
pulizia manuale dei tratti di spiaggia dove nidifica il Fratino (Charadrius alexandrinus) ”.
Sicuri dell’accoglimento della presente,
l’occasione ci è gradita per porgere distinti saluti ed augurare un proficuo
lavoro.
li 13 luglio 2015
Il Presidente
Luigi Lucchese
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