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domenica, luglio 10, 2011

APPELLO AL MINISTRO DEI BENI CULTURALI PER SALVARE LA CITTA’ SANNITICO-ROMANA DI SAEPINUM-ALTILIA ED IL TEATRO ITALICO DI PIETRABBONDANTE.
 
On. Ministro Galan,


                            vogliamo ringraziarLa per aver menzionato nel suo articolo di oggi sul Corriere della Sera il rischio di devastazione che corre l’antica città sannitico - romana di SAEPINUM-ALTILIA risalente al V° secolo Avanti Cristo.
Ci siamo organizzati in una Rete di Associazioni Culturali, Comitati Spontanei e Organizzazioni Agricole, Sociali, Sportive e Ambientalistiche, che unisce 136 sigle presenti in Molise, in Italia e nel Mondo.
Da anni lottiamo per difendere la nostra storia, l’identità culturale, le aree archeologiche e la nostra Regione che misura 4 mila Km quadrati dall’invasione di 3.500 pale eoliche.
Il Molise conta già 500 impianti eolici in attività che producono il 70% del fabbisogno energetico annuale con una percentuale di gran lunga superiore al limite del 20% fissato dall’Unione Europea per il 2020 sulle fonti rinnovabili.
Purtroppo gli interessi in gioco sono potentissimi, si ipotizzano 60 miliardi di profitti per i prossimi 20 anni e di questi solo 30 milioni di euro resterebbero sul territorio del Molise. Un affare colossale che sta travolgendo ogni ostacolo, superando qualsiasi resistenza e marginalizzando ogni opposizione sociale, istituzionale, culturale o politica che sia.
Le imprese dell’eolico non si fermano davanti a niente. Per loro 2.500 anni di storia del Teatro Sannitico – Italico di Pietrabbondante o della meravigliosa città romana di SAEPINUM-ALTILIA non rappresentano nulla.
Proseguono imperterriti per la loro strada, investono somme spaventose nei contenziosi, nelle consulenze e nella pubblicità che piega ogni voce in territori deboli.
La sentenza n. 04037/2011 del Consiglio di Stato è un’esemplare dimostrazione di forza, di potenza e di efficienza delle ditte dell’eolico, e conferma la difficoltà del Ministero dei Beni Culturali e della Rete delle Associazioni a far affermare la buonsenso salvaguardando la Valle del Tammaro e l’area archeologica di SAEPINUM-ALTILIA che tra l’altro è inserita anche in una proposta di legge presentata da 12 Senatori di tutti i gruppi politici tesa a istituire il Parco Nazionale del Matese.
Ci appelliamo alla Sua sensibilità perché il Governo e il Parlamento con un provvedimento straordinario ed urgente salvi 2.500 anni di storia ed eviti la devastazione di beni monumentali nazionali che ci invidia il Mondo intero.
 
 
Noi come Rete dei Comitati ci batteremo con tutto l’amore che ci lega alla terra dove siamo nati ma senza l’aiuto della Regione Molise, chiamata a difendere la Legge Regionale n. 23 del 23.12.2010, del Governo Nazionale e del Parlamento della Repubblica, non ce la faremo a resistere all’invasione dell’eolico selvaggio.
 
Campobasso 8 luglio 2011
                                                                       La Rete

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