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martedì, marzo 13, 2012

L’ennesimo paradosso dell’Italia: ricca di biodiversità, ma ultima nella protezione del suolo

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La comunità scientifica internazionale che si occupa del Global Environmental Change (GEC) e della sostenibilità globale, attraverso l’International Council for Science (www.icsu.org) e l’Earth System Science Partnership (www.essp.org) ha organizzato la grande conferenza “Planet Under Pressure. New Knowledge Towards Solutions” che avrà luogo a Londra dal 26 al 29 marzo (www.planetunderpressure2012.net).
La Conferenza farà il punto sulle migliori conoscenze scientifiche disponibili circa il ruolo dell’intervento umano sui sistemi naturali della Terra e si concluderà con una breve ma succosa “State of the Planet Declaration”. Una dichiarazione che mi auguro venga presa in serissima considerazione dai negoziatori della Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile che avrà luogo a Rio de Janeiro nel giugno prossimo.
Il segnale che l’intera comunità scientifica internazionale del Global Change fornirà sarà molto preoccupato ed inciterà all’azione rapida ed urgente. La funzionalità dei sistemi di supporto della vita sulla Terra come noi li abbiamo conosciuti dalla nascita e dallo sviluppo della nostra civilizzazione sono ormai in una situazione di grave rischio. L’umanità oggi è diventata una forza su scala planetaria che sta profondamente modificando i sistemi naturali e ne sta indebolendo le capacità rigenerative (rispetto all’uso che facciamo delle risorse) e le capacità ricettive (rispetto a quanto possano ricevere, riciclare e smaltire gli scarti dei nostri metabolismi).
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Leggi l’artolo completo e originale su: greenreport.it
Autore: Gianfranco Bologna


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