abm

abm

mercoledì, ottobre 17, 2012



NUOVE INFRAZIONI UE ALL’ITALIA

Le procedure d'infrazione a carico dell'Italia sono scese a 111 (82 riguardano casi di violazione del diritto dell'Unione e 29 attengono a mancato recepimento di direttive). Ne sono state archiviate 28 (di cui 24 concernenti procedure già aperte e 4 ancora allo stadio di reclamo). E l'ambiente mantiene il primato con quelle (28) procedure aperte. Un numero che aumenta visto che sono state introdotte altre cause a carico del Belpaese: una strettamente attinente alla materia ambientale perché riguarda la questione dei Sic (siti di interesse comunitario) e l'altra in materia di energia elettrica e aiuti di stato.
La nuova infrazione riguarda un'area di circa 22 ettari (denominata "Brughiera del Dosso") nel Comune di Somma Lombarda, a breve distanza dall'aeroporto Milano-Malpensa. Un'area che nel 2003 la Regione ha inserito tra i "proposti siti di interesse comunitario" (pSic). Un'area che successivamente e definitivamente è stata ricompresa tra i Sic con la decisione della Commissione del 2004, e poi con il decreto del Ministero dell'ambiente del 2005.
Nel frattempo, però, è stato potenziato l'aeroporto attraverso il 'Piano d'Area Malpensa' (legge regionale n. 10/1999). E le aree dei Comuni di Somma Lombardo e Vizzola Ticino sono state destinate a opere di trasformazione di natura "commerciale e industriale".
Il procedimento di individuazione di Sic si svolge con l'emanazione di atti sia delle Regioni che dello Stato. Alle Regioni spetta l'iniziativa per individuare le aree da includere nei Sic, allo Stato il compito di formulare una proposta finale alla Commissione europea. Anche per l'aggiornamento dei siti, l'iniziativa spetta alle Regioni, mentre allo Stato spetta un potere di proposta finale.
Ma il Consiglio di stato pone alla Corte di giustizia alcune questioni di interpretazione della direttiva habitat (quella che cerca di garantire la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche sul territorio degli Stati membri. E che ha creato una rete ecologica di zone speciali protette, denominata «Natura 2000).
Ossia se sia conforme alla direttiva il potere di ufficio delle Regioni di proporre una revisione dei Sic, senza forme di pubblicità collettiva. E se l'ordinamento comunitario consenta alla legislazione nazionale l'apertura del procedimento di declassificazione, anziché l'adozione di ulteriori misure di monitoraggio e salvaguardia, anziché l'adozione di misure compensative per garantire la coerenza globale della rete Natura 2000, in presenza di un degrado di origine antropica e non naturale.
FONTE GREENREPORT

Nessun commento:

Posta un commento