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domenica, novembre 20, 2011


TECCHIO INQUINATO?


 
 Ci risiamo, il Tecchio torrente che sfocia a Petacciato marina è di nuovo inquinato.
Il solito frantoio?
E’ chiaro che si tratta di reflui oleari, la colorazione è quella tipica.
Già negli anni scorsi abbiamo interessato le autorità competenti e come ogni anno, nel periodo di raccolta  delle olive, stranamente, il piccolo torrente viene interessato dal fenomeno.
Abbiamo prontamente interessato la Capitaneria di Porto di Termoli.
Sesi tratta di acque reflue di vegetazione (ARV),esse  sono considerate un grave pericolo ambientale, in particolar modo nei corsi idrici di scarsa portata, come il Tecchio; le sostanze contenute nelle ARV impediscono la permeazione della molecola di ossigeno a tutti quei organismi considerati aerobici, il cui metabolismo è basato sull'utilizzo di ossigeno molecolare con conseguente morte della fauna ittica e delle specie viventi, nonché notevole pericolo al delicato equilibrio dell’ecosistema marino e costiero quando tali acque reflue raggiungono il mare.
La vita di questi organismi è garantita grazie al processo aerobico della respirazione cellulare, che permette l'ossidazione di substrati (per esempio gli zuccheri e gli acidi grassi) per ottenere energia.
I problemi legati allo smaltimento di reflui e residui di lavorazione sono dovuti non tanto alla loro natura, quanto piuttosto al fatto di essere prodotti in grandi quantitativi in un arco di tempo limitato (ottobre-dicembre).
Le acque reflue di vegetazione rappresentano il sottoprodotto liquido della lavorazione delle olive (il prodotto primario è l'olio di oliva), la cui quantità, in relazione al ciclo di estrazione impiegato (tradizionale o continuo), varia dai 45-100 litri per 100 kg di olive lavorate.
DUNQUE UN GRAVE PERICOLO.  






























 

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