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martedì, novembre 02, 2010


Meno posti-letto in ospedale


Riforma Al «San Timoteo» e al «Vietri» di Larino tagli in quasi tutti i reparti


Antonella Salvatore Ospedale San Timoteo di Termoli: «saltano» i letti nella gran parte dei reparti. Le «forbici» dell'Assessorato regionale alla sanità sono arrivate a toccare anche il presidio termolese dove il Piano integrativo varato tra settembre ed ottobre ha previsto un intervento «chirurgico» eliminando i posti dai reparti. La conferma arriva dai medici in servizio alcuni dei quali speranzosi di non essere proprio interessati dal «bisturi» autunnale della Regione Molise mentre altri già preparati a subìre la «mannaia». Sono 5 i letti che a partire dal primo novembre saltano nella divisione di Medicina. Ammontano sempre a 5 i posti che vengono eliminati anche dal reparto di Ortopedia e Otorino. Più pesante l'operazione sulla Chirurgia dove sono previsti 10 posti in meno. Non esce indenne dal Piano integrativo nemmeno il pronto soccorso che ha solo pochi posti a disposizione. Anche nella divisione d'urgenza saranno «tagliati» 2 posti mentre l'urologia sarà trasformata da Unità operativa complessa a semplice. «È un peccato questa dismissione di posti letto – hanno dichiarato alcuni operatori dell'ospedale San Timoteo –. La Medicina in particolare sarà in forte sofferenza vista la chiusura a partire dal primo novembre del reparto al Vietri di Larino. Già in autunno la divisione è spesso al completo ma con l'arrivo dell'inverno ed il riacutizzarsi di patologie croniche per i pensionati, i posti letto sono necessari. Ora dovrà anche ospitare i pazienti del cratere, non sarà facile». Ma le novità non finiscono qui. Il laboratorio di oncologia dell'ospedale frentano è stato irrimediabilmente chiuso. Ieri mattina una paziente si è rivolta nell'ospedale larinese per alcuni accertamenti oncologici e si è vista rispondere di rivolgersi altrove. «L'ospedale San Timoteo è stato interessato in maniera più soft dalla ristrutturazione sanitaria rispetto al Vietri di Larino – hanno concluso alcuni medici di Termoli – ma del resto non poteva essere altrimenti vista l'assenza di strutture private in questa zona. Con la forte riduzione di Larino e il taglio dei letti a Termoli, ci si chiede i malati dove devono andare?». Sempre più spesso la migrazione dei pazienti parte proprio dal litorale molisano verso le regioni limitrofe. Qui alla sanità pubblica non ci sono alternative se non rivolgersi alla Cattolica di Campobasso, qualora competente. (Fonte : Il Tempo Molise)

 





 



Grazie! Meno male che c'è lui.


 




 

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