abm

abm

lunedì, novembre 22, 2010


ONU: 1,5 miliardi di persone a rischio catastrofi


 
Entro il 2050, il numero di persone che vivono nelle grandi città, esposte a disastri ambientali come terremoti, potrebbe sfiorare quota 1,5 miliardi. Inoltre, secondo l’ultimo rapporto lanciato dall’Onu e dalla Banca Mondiale i danni economici causati dalle calamità naturali potrebbero addirittura triplicarsi, toccando i185 miliardi di dollari l’anno.
Secondo lo studio, le conseguenze dei soli cambiamenti climatici avrebbero un impatto maggiore dei cicloni tropicali, provocando danni per un valore fra i 28 miliardi di dollari e i 68 miliardi di dollari l’anno. Solo negli ultimi 40 anni, sono morte 3,3 milioni di persone a causa dei disastri naturali, di cui un milione solo in Africa.
Il rapporto propone anche misure di prevenzione, per fronteggiare fenomeni come terremoti, alluvioni e uragani. I governi possono, ad esempio, fare informazione su pericoli e rischi, oltre a incoraggiare investimenti in strutture sicure. Ridare priorità agli interventi pubblici di manutenzione, inclusa la riparazione delle strade e la pulizia delle fognature, è già una buona strategia preventiva. E rafforzare i servizi di previsione meteo costituisce un altro tassello importante per evitare tragedie.
“Questo rapporto – afferma Robert Zoellick, presidente della Banca Mondiale – presenta le prove necessarie per i paesi che sono nostri clienti, per ridurre la loro vulnerabilità rispetto ai disastri naturali e possano crescere in maniera sostenibile ed efficiente dal punto di vista dei costi”. Lo studio evidenzia come siano i più poveri a sopportare il peso maggiore delle calamità, i cui effetti sono spesso aggravati da politiche sbagliate.
“Questo studio – aggiunge Margareta Wahlstrom, Rappresentante speciale Onu per la riduzione del rischio disastri – arriva quando diverse tragedie sono già avvenute, come quelle di Haiti, Pakistan, Cina, Vietnam e Indonesia. Speriamo che possa aiutare i governi a comprendere meglio il valore aggiunto delle politiche di prevenzione”.
fonte: NewNotizie.it




 

Nessun commento:

Posta un commento