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martedì, gennaio 25, 2011

E’ GIA’ SUCCESSO CON L’EOLICO……..CHIEDETE A NOI!

FAIDA INTERNA A LEGAMBIENTE: IL FOTOVOLTAICO DIVIDE

Si sfalda la tradizionale compattezza associativa nello scandalo del mega impianto fotovoltaico industriale nei campi di Cutrofiano: i circoli ambientalisti si schierano contro la direzione nazionale


CUTROFIANO - Legambiente denuncia “se stessa”: è il singolare risvolto interno all’associazione ambientalista, derivante dalle divisioni di vedute relative al progetto di mega-fotovoltaico industriale nei campi di Cutrofiano, promosso dal direttivo nazionale di Legambiente, ma che imbarazza i soci salentini e lacera la compattezza interna dei circoli con la direzione centrale. Numerosi soci e circoli di Legambiente, in ogni parte d’Italia (sarebbero già 18 secondo il blog ufficiale di Beppe Grillo), prendono le distanze dal direttivo e denunciano il tradimento degli ideali ambientalisti da parte dei vertici dell’associazione, traghettata sempre più verso un approccio imprenditoriale ed industrialista, sotto il vessillo irriconoscibile e strumentalizzato di un’ecologia snaturata.
Le prime durissime denunce a questo meccanismo erano giunte da Vittorio Sgarbi contro il progetto di mega fotovoltaico nei campi di Cutrofiano, per il coinvolgimento attivo dell’associazione nel promuovere grossi impianti industriali ad alto impatto ambientale di mega-eolico e mega-fotovoltaico a terra; denunce lanciate il 23 ottobre scorso, a Melpignano, nel convegno “Energia a Perdere”, organizzato da Save Salento in collaborazione con Radio Radicale, riprese anche nella puntata di Report dal titolo eloquente “Girano le pale”, sullo scandalo-devastazione della “Green Economy Industriale” in Italia.

Alla posizione netta di Sgarbi, fa seguito, cronologicamente, la lettera a firma del circolo di Manciano (Gr), che denuncia dall'interno della stessa associazione tutto il “sistema Legambiente” e la svolta industrialista ai danni gravi del paesaggio, dell’ambiente e della biodiversità da parte dell’associazione e le accuse dello stesso Grillo. Ma non finisce qui. Sembrerebbe, infatti, che la presa di posizione di alcuni circoli stia valendo per loro il rischio di essere estromessi da Legambiente.
Su questo punto arrivo il comunicato stampa congiunto di “Forum amici del territorio di Cutrofiano”, di “Save Salento - Salviamo il Salento” e “Forum Ambiente e Salute - rete coordinativa d'azione a difesa del territorio e della salute dei cittadini del Salento”, che esprimono “solidarietà” e “vicinanza” ai circoli Legambiente, minacciati di espulsione perché “nutrono dubbi sul modus operandi del direttivo nazionale, che vuole promuove progetti industriali di fotovoltaico a terra, di aziende private appartenenti alla Green Economy, attraverso la sponsorizzazione dell’associazione Onlus”.
“Condividono inoltre – proseguono - l’allarme lanciato dagli stessi circoli sul ‘fotovoltaico a terra’, che comporta la perdita dei nostri terreni agricoli, facile preda degli interessi economici che derivano dai contributi statali, presenti ormai solo in Italia. I dirigenti di Legambiente hanno operato una gravissima censura, alla mozione che Andrea Marciani (circolo di Legambiente di Manciano in provincia di Grosseto) ha tentato di presentare all’assemblea dei Circoli Legambiente del 13/14 novembre scorsi a Rispescia (Gr), condivisa per altro da molti iscritti all’associazione”.

Per tale motivo il Presidente del circolo Legambiente di Manciano, ha ritenuto opportuno far pervenire una lettera aperta al presidente nazionale di Legambiente e a tutti i circoli, allegando documentazione dettagliata sul progetto di Fv industriale previsto a Cutrofiano, dove si evidenziano le criticità dello stesso, rispondente alla mozione censurata. Nella lettera, i firmatari, soci ufficiali di Legambiente, si appellano allo statuto dell’associazione, che pur prevedendo a quanto pare un direttivo con poteri di “assolutismo decisionale”, evidenziano quanto previsto dallo stesso statuto all’articolo 8 che recita :“Vi è incompatibilità fra gli incarichi ricoperti all’interno di Legambiente e incarichi di pari livello ricoperti all’interno di partiti, sindacati ed altre organizzazioni di tale natura, per quanto concerne il livello regionale e nazionale. E’ inoltre stabilita l’incompatibilità tra cariche esecutive territoriali di Legambiente e cariche amministrative esecutive di amministrazioni locali e di enti di gestione territoriale”; nella lettera si aggiunge che negli organi direttivi di Legambiente ci sono senatori, deputati, sindaci, assessori e direttori di parchi naturali
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I circoli Legambiente “dissidenti” condividono che la scelta di sostituire la produzione agricola con quella elettrica sia “strategicamente errata”, visto che tutti gli analisti internazionali “prevedono una crisi alimentare prossima ventura, ben più severa di quella energetica e che sui tetti dei fabbricati, che certo non mancano nel nostro paese, si può produrre energia elettrica ma non si possono coltivare patate”.
Le associazioni ed il comitato Amici del Territorio di Cutrofiano, si uniscono alla richiesta dei circoli “dissidenti” di ritirare il progetto di Fotovoltaico Industriale a Cutrofiano, promosso da Legambiente e dalla sua società chiamata AzzeroCo2; invitano inoltre Legambiente, su quei 26 ettari in agro di Cutrofiano, ad impegnarsi per la piantumazione di un bosco con specie autoctone, su tutti i 26 ettari, per salvare davvero il pianeta salvando la natura, nel rispetto anche della vocazione naturalistica, silvo-agro-pastorale e dell’agriturismo culturale d’eccellenza e destagionalizzato del territorio di Cutrofiano, che si appresa, proprio in quei luoghi, alla definitiva istituzione del Parco regionale dei paduli-foresta Belvedere: “Tutte vocazioni e legittime aspirazioni – concludono - di una terra intera che il progetto industriale di Legambiente rischiava di vanificare per sempre”.
(Fonte: Lecce Prima.it)

 

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