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lunedì, gennaio 31, 2011


Nuovo incidente a Porto Torres. A finire in mare questa volta è acqua contaminata da gasolio

 



Neanche il tempo di tirare un sospiro di sollievo per quanto affermato ieri dalla Capitaneria di Porto Torres sul (presunto) rientrato allarme della marea nera, ed ecco arrivare un’altra notizia poco confortante. Nuovo allarme a Fiume Santo: questa volta a finire in mare è stata dell’acqua contaminata da residui di gasolio pesante provenienti dal circuito delle acque reflue oleose e riversatesi nello specchio d’acqua interno al Porto Industriale, sito localizzato proprio nell’area in cui una settimana fa è avvenuto il guasto.
Per far luce sull’episodio la Procura di Sassari ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di reato di danno ambientale. Il nuovo episodio non fa altro che far aumentare la rabbia della popolazione locale che nella giornata di ieri aveva recepito con titubanza le dichiarazioni della Capitaneria sul presunto rientrato allarme. Secondo alcuni rappresentanti di associazioni che si stanno occupando del caso, si tratta di un nuovo problema che si va a sovrapporre ad un altro problema (quello della marea nera appunto) che in realtà è tutt’altro che risolto. La questione infatti, sentite le testimonianze, non sarebbe affatto archiviata. Anzi.
In particolare, denunciano gli stessi rappresentanti, il petrolio oltre ad aver invaso ben oltre venti chilometri della vicina spiaggia di Platamona ha raggiunto una porzione di mare particolarmente ricca di cetacei. Inoltre testimonianze dirette di persone raccontano che ad essere in condizioni preoccupanti sono soprattutto i chilometri finali della spiaggia in questione, inquinati all’inverosimile. Ma c’è di più: chiazze di olio combustibile sono state rinvenute nella zona della Gallura (quindi nella costa orientale della Sardegna) ad una distanza di circa cento km dal luogo dello sversamento a mare; il fenomeno di una così lontana migrazione del prodotto, dicono gli esperti, sarebbe stato favorito dalle condizioni climatiche avverse.
Intanto, vista la crescente preoccupazione, la ditta E.On ha garantito che finita la fase di emergenza provvederà ad una ripulitura più approfondita e che le coste in poco tempo ritorneranno come prima; per questo comunque bisognerà avere pazienza in quanto l’allerta durerà presumibilmente ancora qualche giorno. Non resta che attendere, augurandoci a tal proposito che le operazioni di bonifica vengano eseguite con celerità dato che le previsioni meteorologiche non sembra saranno clementi nei prossimi giorni.
fonte: ecoblog.it


 





 
 

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