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lunedì, febbraio 13, 2012

Unione europea ennesima infrazione italiana sulla caccia


Ennesima infrazione italiana alle regole sulla caccia
Bruxelles ha deciso di aprire nei confronti dell'Italia una seconda procedura d'infrazione rispetto alla direttiva sulla protezione degli uccelli selvatici, con l'invio di una lettera di messa in mora in cui chiede a Roma «di conformarsi a tre sentenze della Corte di giustizia Ue». Il passo successivo, in caso di inadempienza, è un nuovo ricorso alla Corte Ue insieme a sanzioni pecuniarie. Nel mirino, la caccia in Liguria e in Veneto e violazioni alla direttiva uccelli in diverse altre Regioni italiane.

«Da anni ormai il nostro Paese è sotto il mirino dell'Unione Europea per quanto riguarda le infrazioni alle Direttive Comunitarie Habitat e Uccelli. Le nostre Regioni continuano ad approvare leggi illegittime sulla caccia in deroga, anche se alcune di queste, come il Veneto e la Liguria, hanno alle loro spalle già richiami dal'UE per aver infranto le leggi comunitarie. - afferma Cristina Morelli Responsabile diritti degli animali dei Verdi - Le regioni in questione, nonostante le sanzioni prospettate dall'UE siano intorno ai 10 milioni di euro, hanno deciso di continuare sulla strada delle deroghe, cercando di volta in volta di studiare piccoli trucchetti per aggirare le varie Direttive in materia, pur di accontentare quei 1000 cacciatori, nel caso della Liguria, che si 'dilettano' con la caccia allo storno, animale, appunto, oggetto della deroga. Proponiamo che se le sanzioni per la violazione delle direttive europee verranno applicate, non debbano pagare tutti i cittadini tutti, rispettosi delle leggi e contrari alla caccia, ma paghino quei consiglieri che hanno approvato queste leggi, essendo al corrente che erano illegittime e tutti i funzionari che hanno dato i loro pareri positivi solo per assecondare politici impreparati, disponibili a tutto pur di seguire la lobby dei cacciatori». (s.f.)
Fonte; Zero emission

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