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venerdì, dicembre 31, 2010

UN ANNO DI AMBIENTE


ANNO 2010

 


   J Progetto “Il giardino delle essenze”: scuola Istituto Comprensivo  “B. Croce”
    S. Giacomo degli Schiavoni; gennaio/giugno;



  • Progetto “Il giardino delle essenze”: scuola Istituto Comprensivo Petacciato; gennaio/giugno;


  • Progetto “L’acqua….quella magica sostanza”: scuola materna San Giacomo degli Schiavoni; gennaio/aprile;


  • Progetto “Biodiversità e Territorio”: scuola Istituto Comprensivo  “B. Croce”


  • S. Giacomo degli Schiavoni; gennaio/giugno;


  • Progetto Life DINAMO: partecipazione convegno presentazione progetto – (LIFE + NATURE & Biodiversity) - Petacciato 11 gennaio 2010;   


  • M’illumino di Meno:  adesione alla giornata del risparmio energetico – Guglionesi 12 febbraio;


  • Il mare d’inverno:adesione e partecipazione alla giornata di Fare Verde – Campomarino 21 febbraio 2010;


  • Earth Hour 2010 – l’ora della Terra – adesione campagna WWF in favore della terra – 27 marzo 2010;


  • Le Marinelle : visita didattica presso il vivaio forestale “Le Marinelle” della Regione Molise con l’Istituto Comprensivo di Petacciato; 14 aprile 2010;


  • A scuola di energia: visita didattica  presso l’azienda  Energia Molise S.p.A. con l’Istituto Comprensivo di San Giacomo degli Schiavoni - Termoli 22 aprile 2010;


  • Università & Ambiente: visita didattica presso la zona umida di Campomarino con gli studenti di Scienze Ambientali dell’Università degli Studi del Molise – Campomarino 22 aprile 2010;


  • I Calanchi tra mistero e stupore: visita didattica presso la zona S.I.C.  Calanchi di Montenero di Bisaccia con le classi I di Petacciato e IV e V di San Giacomo d. Schiavoni – 29 aprile 2010;


  • Dove la terra incontra il mare: laboratorio didattico sulle dune con gli studenti de “il Melograno” di Larino – Campomarino 07 maggio 2010;


  • Biodiversità & Territorio : presso il Giardino della Flora Appenninica di Capracotta con l’Istituto Comprensivo di San Giacomo S. – 13 maggio 2010;


  • Biodiversità & Territorio : viaggio didattico presso il centro di Biodiversità di Montedimezzo, con l’Istituto Comprensivo di San Giacomo S. – 13 maggio 2010;


  • Biodiversità & Territorio: Viaggio didattico presso il centro di Biodiversità di Torre Feudozzo (AQ), con gli alunni della IV e V dell’Istituto Comprensivo di San Giacomo S. – 13 maggio 2010;


  • Università & Ambiente: visita didattica presso la pineta di Campomarino con gli studenti di Scienze Agrarie dell’Università degli Studi del Molise – Campomarino 16 maggio 2010;


  • Il Giardino delle essenze: visita didattica presso il Giardino della Flora Appenninica di Capracotta con gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Petacciato – 27 maggio 2010;


  • Biodiversità & Territorio: visita didattica presso la riserva orientata di Montedimezzo con gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Petacciato - 27 maggio 2010;


  • Eolico selvaggio: adesione al Comitato Civico per la Salvaguardia e la tutela del territorio di Guglionesi – 22 giugno 2010;


  • Dune day: 4^ edizione organizzazione ed espletamento – Lido Aurora Beach – Mostra malacologia e fotografica – Campomarino 17 luglio 2010;


  • Assegnazione Premio Fratino D’oro: Consegna premio al Lido Aurora Beach – Campomarino  17 luglio 2010;


  • Progetto MAESTRALE: LIFE+ Nature & Biodiversity 2010- A5: ASSOCIATED BENEFICIARY – 23 luglio 2010;


  • Campagna SALVIAMOCI:Il Molise delle opere incompiute (o quelle compiute e mai utilizzate). I pessimi esempi di sprechi di denaro pubblico, lo scempio dell’abusivismo edilizio,il disastro delle discariche abusive – inizio campagna agosto 2010;


  • NO eolico selvaggio: adesione alla rete dei comitati e delle associazioni – agosto 2010;


  • Pro Cattolica: partecipazione manifestazione contro la chiusura della Cattolica – Campobasso 14 settembre 2010;


  • Natura Aperta: organizzazione ed espletamento giornata ecologica con pulizia villa e laghetto  comunale in collaborazione con il comune di Guglionesi – Guglionesi 18 settembre 2010;


  • Salvaguardia E Tutela Ambientale……… Parliamone: convegno in collaborazione con la Provincia di Campobasso. Organizzazione ed espletamento – Montenero di Bisaccia 20 settembre 2010;


  • Dai Tratturi Ai Calanchi: partecipazione con guide ambientali - Montenero di Bisaccia 25 settembre 2010;


  • Rete dei Comitati e delle Associazioni contro l'eolico selvaggio in Molise: adesione – settembre 2010;


  • I Calanchi tra mistero e stupore: visita didattica presso la zona S.I.C.  Calanchi di Montenero di Bisaccia con le classi III A e B dell’istituto Comprensivo di Montenero di Bisaccia – 02 ottobre 2010;


  • Giornata Internazionale EHS Saint Gobain: Ambiente – Salute – Sicurezza partecipazione giornata studio – Termoli 07 ottobre 2010;


  • I Luoghi della Biodiversità: pulizia delle dune costiere – organizzazione ed espletamento –in collaborazione con la Protezione Civile di Campomarino e Comune di Campomarino - Campomarino 23 ottobre 2010;


  • Premio Scuola Verde:organizzazione ed espletamento in collaborazione con il CdS Il Melograno – S. Giacomo degli Schiavoni 13 novembre 2010;


  • Stop all’eolico selvaggio: convegno pubblico relatore- Campomarino 20/11/2010;


  • Assegnazione Premio Citta’ Verde 2010: organizzazione ed espletamento, vincitore del premio 2010 il comune di Campomarino. Campomarino palazzo Norante  20 dicembre 2010.


  • Ambiente e Salute: partecipazione convegno – Sala convegni casa del fanciullo -Guglionesi 30 dicembre 2010.




 



I CALANCHI DI MONTENERO





VISITA ALLA SAINT GOBAIN




SULLE DUNE CON I RAGAZZI DEL MELOGRANO DI LARINO




A MONTEDIMEZZO



PREMIO SCUOLA VERDE 2010







PER LA CATTOLICA E CON LA CATTOLICA




MONTENERO DI BISACCIA: CONVEGNO




CAMPOMARINO: CONVEGNO




CAMPOMARINO: I PERCORSI DELLA BIODIVERSITA'




MONTEDIMEZZO: SCUOLA DI PETACCIATO




GUGLIONESI: NATURA APERTA




TERMOLI: VISITA ALLA SORGENIA




DUNE DI CAMPOMARINO: STUDENTI UNIVERSITA' DEL MOLISE




 VI AUGURIAMO UN
2011
PIENO DI UN "AMBIENTE SANO"

giovedì, dicembre 30, 2010


CONVEGNO
Art.32 Cost.



“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività”



AMBIENTE E SALUTE


 


“COSA STA SUCCEDENDO IN BASSO MOLISE?”
ASSEMBLEA PUBBLICA 

GIOVEDI 30 DICEMBRE ALLE ORE 17.30

GUGLIONESI

SALA CONVEGNI  CASA DEL FANCIULLO
VILLA COMUNALE

Interverranno:



Mario Bellotti - Segretario del circolo Pd Guglionesi
Dott. Bartolomeo Terzano - Ass. Isde  Medici per l’Ambiente
Paolo Marinucci - Consigliere Comune Termoli
Luigi Lucchese - Ambiente Basso Molise
Michele Petraroia - Consigliere Regionale
Pasquale Marcantonio - Consigliere Comune di Guglionesi
Moderatori: Marinella Di Carlo, Marco Angelucci

 



SEGUIRA’ UN DIBATTITO PUBBLICO

lunedì, dicembre 27, 2010


Energia: Autorita’ in campo per maggiore risparmio



Promuovere gli investimenti in tecnologie piu’ strutturali, che consentano cioè risparmi nelle bollette per molti anni, sostenere nel settore dei servizi energetici integrati modelli di business più efficienti e prevenire comportamenti speculativi nel mercato dei certificati bianchi. Sono questi i principali obiettivi delle proposte dell’Autorità per l’energia, che in due documenti di consultazione ha anche proposto nuove semplificazioni per l’accesso agli incentivi da parte di un ampio insieme di tecnologie (interventi sugli edifici per ridurre i consumi per riscaldamento e condizionamento, modem a basso consumo, illuminazione efficiente delle gallerie e delle strade, gruppi di continuità efficienti per il settore terziario).



Si tratta, spiega un comunicato dell’Authority, di soluzioni che possono garantire risparmi molto elevati, in grado di contribuire anche al conseguimento degli obiettivi nazionali previsti dal cosiddetto Pacchetto Clima Europeo 20-20-20, per il 2020.



Con recenti delibere, l’Autorità ha pure semplificato l’accesso agli incentivi per l’installazione di pompe di calore elettriche per la produzione di acqua calda nelle abitazioni; ha determinato gli obiettivi di risparmio che devono essere conseguiti nel 2011 dai distributori di elettricità e gas tramite interventi a favore dei consumatori finali; ha fissato il contributo tariffario da erogarsi ai distributori per il conseguimento del nuovo obiettivo risparmio 2011, globalmente superiore del 23% a quello del 2010 (maggior risparmio per un milione di tep, rispetto ai 4,3 milioni di tep di quest’anno).
fonte: ansa.it

 



domenica, dicembre 26, 2010


Grandi città: è crisi ambientale



In questi giorni è stata pubblicata la classifica annuale diEcosistema urbano, indagine promossa da Legambiente e Ambiente Italia sullo stato delle principali città italiane. Ciò che è emerso in questo 17esimo rapporto, è l’evidente crisi ambientale che ha colpito i vari centri urabani della penisola.
Rispetto all’analisi dello scorso anno, la classifica generale ha visto in lieve progresso la sola Torino, che si è attestata al 74° posto, scalando tre posizioni. Dando uno sguardo più ampio alla classifica, spicca il primato di Genova, grande città che ha conseguito il miglior piazzamento nonostante sia scesa dal 22° posto al 32°. Milano è letteralmente precipitata dal 46° al 63° posto. Stessa sorte per Roma, che passa dalla 62esima posizione alla 75esima. Le cose non sembrano andare meglio al Sud, dove Napoli e Palermo peggiorano notevolmente la loro situazione di classifica. Il capoluogo campano, infatti, scivola al 96° posto (dall’89°) e quello siciliano è ora 101°, rispetto alla 90esima piazza della passata edizione.

Piccola soddisfazione per il capoluogo emiliano. Bologna è infatti l’unica città, fra le più popolose del paese, capace di collocarsi nella top ten, confermando il nono posto finale. Anche la testa della classifica non ha subito variazioni degne di nota. Belluno si è ripreso il primato ai danno di Verbania, che comunque può accontentarsi di un dignitoso secondo posto. Va sottolineato che la città veneta è alla terza vittoria nelle ultime quattro edizioni, segno evidente di una buona politica a livello ambientale. Il podio è completato da Parma, terza nella classifica 2010. A seguire troviamo Trento e Bolzano, città abituate ai posti alti della classifica. Le due novità in top ten sono rappresentate daLivorno, che ha raggiunto il decimo posto, e Pordenone, che ha compiuto una incredibile scalata passando dal 37esimo posto di un anno fa, all’ottavo di quest’anno.
Ma non appartiene alla città friulana il primato della migliore scalata. Oristano, infatti, è riuscita nell’impresa di guadagnare ben 52 posizioni raggiungendo un buon 22esimo posto. Impresa anche di Avellino, che passa dall’80° al 29° posto. Guardando all’altra faccia della medaglia, non può non risaltare la caduta verticale di Lecco, che dalla 30esima posizione è scivolata alla 79esima. Male ancheRieti (da 32ª a 78ª, meno 46) e Campobasso (da 39ª a 70ª, meno 31).

fonte:newnotizie.it


 




 

sabato, dicembre 25, 2010


Napoli: Natale tra i rifiuti



Un concorso di circostanze sfavorevoli ha nuovamente fatto collassare il sistema della raccolta dei rifiuti a Napoli. La città, molto probabilmente, neanche per Natale sarà libera dai sacchetti, che invadono già le strade.
L’assessore all’igiene del Comune, Paolo Giacomelli, spiega che stavolta è stata la pioggia abbondante caduta due notti fa, a determinare questa situazione di stallo. Infatti i camion che avrebbero dovuto sversare le abituali 750 tonnellate di rifiuti nella discarica di Chiaiano, in realtà ne hanno potuto sversare un quantitativo assai minore, pari invece a 500 tonnellate.
Questo perchè i compattatori affondavano nel terreno, reso molle dalla pioggia di due giorni fa. In queste condizioni, lo sversamento dopo ore di attesa, è avvenuto solo alle 8, ma così si è sovrapposto al secondo turno di raccolta, che quindi è saltato. Il risultato finale è che ci sono per strada 1400 tonnellate di rifiuti non raccolti, il che non lascia certo ben sperare per i prossimi giorni. Insomma Giacomelli taglia corto e snocciola le drammatiche cifre di questa eterna emergenza napoletana: “Lunedì rischiamo di avere circa duemila tonnellate di rifiuti a terra, la situazione sta diventando drammatica“. Il Comune per domani ha chiesto una riunione straordinaria con la Regione e la Provincia di Napoli. Ma intanto che le istituzioni studiano come provvedere alla soluzione del problema, i sacchetti si moltiplicano per le strade.
fonte: leggo.it


 




 

mercoledì, dicembre 22, 2010


I MILIARDI SPRECATI DALL'ITALIA PER L'EMISSION TRADING
L'Italia rischia di sperperare 2,2 miliardi nell'ambito dell Emission Trading Scheme europeo. Tutto a causa dell'eccessiva generosità del governo verso le grandi aziende nostrane che peraltro lucrano sul meccanismo investendo all'estero in riduzioni della CO2 "finte". Un report dell'Ong Sanbag sul sistema ETS in Italia.



L'Italia rischia di sperperare 2,2 miliardi di euro per l'acquisto di crediti esteri di anidride carbonica. Soldi sottratti alla decarbonizzazione dell'economia nazionale necessaria all'obiettivo 2020. Tutto per favorire eccessivamente certe aziende. Arriva daSanbag, Ong britannica molto attiva nel controllare il mercato delle emissioni, un report che denuncia quello che non va nella gestione italiana dell'Emission Trading Scheme europeo (EU-ETS).
“Mentre il governo italiano avrà bisogno di spendere (entro il 2012, ndr) 1,7 miliardi euro di denaro pubblico per rientrare nei parametri di Kyoto, 2,5 miliardi di euro di permessi sono stati distribuiti gratuitamente generando guadagni spropositati a favore di compagnie quali il Gruppo Riva, Edipower e Italcementi", sintetizza Damien Morris, uno degli autori del report. In più le imprese italiane soggette all'Emission Trading pagheranno nel periodo 2008-2012 altri 500 milioni di euro per trasferire le proprie riduzioni di emissioni all'estero, anziché investire in ambito nazionale. E lo faranno acquistando in gran parte"aria calda", ossia quei titoli che non portano a una reale diminuzione delle emissioni, come i permessi in eccesso dai paesi dell'Est dopo il crollo delle loro economie o i molto discussi crediti offset ricavati dalla distruzione di alcuni gas industriali.

 



Un documento, quello che proponiamo in allegato nella traduzione italiana, che vale la pena di leggere con attenzione e che non a caso si apre con due citazioni famigerate. Una è quella del 2008 del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in cui paragona lo sforzo per ridurre le emissioni europeo a quello di “uno che ha la polmonite e pensa di farsi la messa in piega” e una seconda è quella del ministro per l'Ambiente Stefania Prestigiacomo, rilasciata a giugno 2010, in cui spiega che “è evidente che le condizioni per passare dal 20 al 30% non ci sono (… ) L'Italia non è assolutamente disponibile'' ad avvallare il passaggio unilaterale dal 20% al 30% di riduzione del CO2.
Parole significative dato che, come spiegano da Sandbag, l'atteggiamento italiano di “considerare i limiti alle emissioni come un costo punitivo da dover sopportare, piuttosto che come un’opportunità di sviluppo" ha dato luogo a “una profezia auto-avverante": per soddisfare gli obiettivi concordati a Kyoto, l’Italia si troverà a spendere all’estero miliardi di euro per la riduzione di emissioni, soldi che il paese avrebbe potuto invece utilizzare per il miglioramento delle infrastrutture energetiche nazionali e consolidare così la sicurezza energetica del Paese.

 



Per evitare di trovarsi nella situazione di mancare l'obiettivo di Kyoto – si spiega - per il periodo 2008-2012, l’Italia avrà bisogno di acquistare 181 milioni di tonnellate (Mt) di permessi ad emettere per un costo di circa 1,8 miliardi di euro. Ma è ancora più assurdo che durante lo stesso periodo il governo italiano – protettivo nei confronti delle grandi industrie - andrà a distribuire 166 Mt di permessi gratuiti:"crediti per un valore di 2,5 miliardi di euro ad impianti industriali che fondamentalmente non ne hanno alcun bisogno. Se l’Italia avesse sostenuto uno sforzo più consistente nei settori coperti dal sistema di emission trading, adottando dall'inizio un Piano Nazionale di Allocazione (PNA) privo dei 166 Mt in eccesso, il paese avrebbe ora bisogno di acquistare solamente 15 Mt di crediti Kyoto, riducendo così la spesa complessiva di 1,7 miliardi di euro."
“In maniera del tutto inusuale - si spiega - l’Italia ha infatti compiuto sforzi straordinari per proteggere le compagnie elettriche domestiche
tramite allocazione di generosi volumi di permessi gratuiti”. Quattro delle dieci maggiori imprese “carbon fatcats”, ossia eccessivamente ricche di permessi gratuiti, operano nel settore energetico: Edipower, Eni, E.ON e A2A.

"Si tratta di una strategia alquanto insolita – commenta Sandbag - considerando che le società italiane per la produzione di energia elettrica non operano in un mercato altamente competitivo." E quel che è peggio queste compagnie, oltre ad essere favorite, anziché stimolate, a ridurre le emissioni,lucrano sul meccanismo: stanno traendo guadagni finanziari ingenti consegnando crediti offset (che hanno un valore di mercato minore e sono acquisiti tramite progetti di compensazione nei paesi in via di sviluppo), invece dei permessi ad emettere (EUA - European Union Allowances) in eccesso, che invece rivendono sul mercato con lauti guadagni.
Proprio i crediti offset sono un'altra parte del problema. Nonostante i permessi in eccesso assegnati a molte aziende, infatti, le imprese italiane entro il 2012, si prevede, dovranno acquistarne dall'estero per circa 40,3 Mt. In pratica nel periodo 2008-2012 solo 1,5 Mt di riduzioni saranno effettivamente fatte in Italia, contro più di un miliardo di tonnellate emesse durante l'intero periodo:cioè lo 0,15%.

 


E se dall'estero si compreranno anche EUA, con scarso valore nella lotta al global warming, come i permessi in eccesso dai paesi dell'Est Europa in seguito al crollo delle loro economie, anche l'acquisto di offset nei paesi in via di sviluppo con cui verrà probabilmente colmato quasi interamente il deficit (38,8 Mt CO2 sui 40,3) rischia di essere una beffa. Al momento infatti si scopre dal report che l'87% dei crediti offset acquistati dalle aziende italiane viene dai discussi progetti di distruzione di gas come l'HCF-23, progetti sotto inchiesta perché accusati di causare un aumento delle emissioni anziché una diminuzione (Qualenergia.it, Il CDM e quelle riduzioni di gas serra 'finte').
Come creare un mercato delle emissioni italiano più sano ed efficace? “Se l’Italia introducesse politiche più stringenti per abbattere le emissioni nazionali, potrebbe scoraggiare le società italiane dall'acquisto di permessi da altri paesi europei e di crediti offset da paesi al di fuori dell'Unione”, sottolineano gli autori del report. E per la fase successiva dell'ETS si potrebbe fare di più e trasformare finalmentein un'opportunità la riduzione delle emissioni: “Ambizioni maggiori potrebbero addirittura incanalare denaro verso l'Italia, generando crediti (EUA) che le imprese nazionali potrebbero vendere ad altre compagnie continentali. Ciò è particolarmente vero dopo il 2013, quando l'armonizzazione delle regole in sede comunitaria porrà le imprese tutte sullo stesso piano. Se da un lato ciò potrebbe rendere più oneroso per le industrie sottoposte ad ETS rientrare nei tetti di emissioni assegnati, dall'altro l'armonizzazione delle regole potrebbe assicurare che l'Italia avrebbe tutto da guadagnarci dall'ottemperare ai propri obblighi.”



martedì, dicembre 21, 2010


AMBIENTE BASSO MOLISE
 



IL PREMIO CITTA’ VERDE 2010 A CAMPOMARINO



(menzione speciale per TERMOLI)



Nella mattinata del 19 dicembre ,  nel suggestivo palazzo Norante di Campomarino si è svolta la cerimonia di premiazione “CITTA’ VERDE 2010”.  
Alla presenza del Sindaco di Campomarino oltre all’assessore all’ambiente del comune di Termoli Luigi Leone e di Campomarino  Fausto Di Stefano è stato assegnato con merito alla città di Campomarino l’ambito premio. Anche Termoli, si è ben comportata nella lotta alle discariche abusive, ed  ha ricevuto una menzione speciale.
Con questo riconoscimento Ambiente Basso Molise ha voluto premiare le azioni e le buone pratiche ambientali che hanno concretamente portato dei benifici in termini di qualità e sostenibilità della vita dei Cittadini e riportato una parte dell’ambiente allo stato naturale.
Si spera in un prossimo futuro che anche altri comuni seguano la strada intrapresa dai comuni “virtuosi” di Campomarino e Termoli.
L’ambiente và salvaguardato e tutelato e ABM continuerà nella lotta alle discariche abusive affinchè i “nuovi barbari” vengano sconfitti definitivamente.
Numerosa la presenza di giornalisti e mass media, a riprova dell’importanza che il premio  va assumendo di anno in anno.
Il premio promosso da Ambiente Basso Molise è stato realizzato con il contributo del Centro di Servizio “ il Melograno” di Larino.
 





 





















lunedì, dicembre 20, 2010


Si salvi chi può



Rome, Italia — Aumento di malattie da inquinamento atmosferico, eventi meteorologici estremi, cambiamenti nella geografia delle malattie infettive e delle parassitosi, perdita della biodiversità. Sono solo alcuni deglli effetti dei cambiamenti climatici sulle nostre vite. Lo confermano i dati del rapporto elaborato insieme ai Medici per l'Ambiente.
I dati confermano che la mortalità umana cresce del 3% per ogni grado di aumento della temperatura terrestre. La concentrazione di CO2 in atmosfera è salita da 300 ppm (parti per milione) del 1908 a 389 ppm nel 2010. Il ritmo di crescita 1980-2008 è risultato di 1,6 ppm all'anno ed è stato stimato che con il ritmo attuale (1,9 ppm/anno, media 1995-2005) la CO2 potrà raggiungere in circa trenta anni la soglia delle 450 ppm, limite fissato a Copenaghen per contenere i disastri a un livello accettabile.
Ci aspetta un incremento degli eventi meteorologici estremi quali le "ondate di calore" che quest'estate hanno innescato gli incendi in Russia e nell'agosto 2003 hanno causato in Europa oltre 52.000 morti, dei quali 18.000 in Italia. Chi a Cancun lavora contro un nuovo Accordo vincolante per la riduzione delle emissioni è semplicemente complice di queste stragi.
Il rapporto evidenzia uno degli aspetti più sottovalutati quando si parla di effetto serra: cresce il numero delle malattie da inquinamento atmosferico dovute all'interazione tra aumento di temperatura e inquinamento dell'aria. Le fasce della popolazione più esposte sono bambini e anziani, che soffrono sempre più spesso di allergie o malattie respiratorie.

 


La biodiversità è un'altra vittima dei cambiamenti climatici: solo in Italia negli ultimi 25 anni si sono dimezzate le specie degli uccelli tipici dell'ambiente agricolo - allodole e rondini in particolare - e sono a rischio dal 47,5% al 68,4% delle specie di vertebrati, il 66% di quelle di anfibi e circa il 15% delle piante superiori e il 40% di quelle inferiori. Di fatto, siamo già in un periodo di "estinzioni di massa", come quello che portò alla fine dell'epoca dei dinosauri nel giurassico.
Anche la geografia delle malattie infettive e delle parassitosi si sta modificando. Un tipico esempio è costituito dalla comparsa della zanzara tigre (Aedes albopictus) nelle zone climatiche temperate: oltre alle fastidiosissime punture, la zanzara tigre ha già provocato in Italia la trasmissione di malattie infettive.
L'insetto, originario dell'Asia sud-orientale, per lungo tempo si è mantenuto stanziale in una fascia compresa tra il 40° parallelo nord e il 10° parallelo. Nell'ultimo cinquantennio la sua area si è estesa verso est, fino alle Hawaii e alle isole del sud-Pacifico. In Europa, la zanzara tigre è stata segnalata prima in Albania, poi in Italia nei primi anni '90 dove è giunta in Veneto trasportata con pneumatici usati importati dagli Usa per essere rigenerati.
Basta aspettare. È necessaria un'azione forte e decisa per tagliare drasticamente le emissioni di gas serra e "mettere in sicurezza" gli ecosistemi del Pianeta, ad esempio tutelando le ultime grandi foreste e creando ampie riserve marine. (Fonte Greenpeace)
 

domenica, dicembre 19, 2010


DOSSIER



LE DISCARICHE ABUSIVE DEL BASSO MOLISE
COMUNE DI CAMPOMARINO
 



Premessa
Il presente lavoro rappresenta l’attività conclusiva del progetto “Censimento e monitoraggio dei siti inquinati” presentato e realizzato dall’associazione Ambiente Basso Molise  per l’anno 2010.
Oltre ad indicare i risultati del progetto condotto, inerente il solo comune di Campomarino, verranno illustrate le metodologie di indagine del territorio e di analisi dei dati raccolti al fine di fornire uno strumento comprensibile e replicabile per il controllo dei siti e la dissuasione nei confronti di tali tipi di atti.
 
Materiali e Metodi
L’osservazione del territorio e la rilevazione dei dati è stata resa possibile dall’elaborazione e dall’utilizzo di una scheda denominata “Scheda rilevazione dati sito e rifiuti”. In essa, i rilevatori volontari hanno facilmente riportato informazioni su:
- localizzazione topografica del sito
- contesto ambientale
- tipologia e quantità dei materiali osservati e riconoscibili.
Tali informazioni sono confluite in cartografia illustrativa tramite l’ausilio del Sistema Informativo Geografico (GIS) e di conseguenza è stato creato un database contenente tutte le informazioni riportate sulle schede di rilevamento dati.
I Comuni interessati dal progetto sono stati:
- Termoli
- Campomarino
- San Giacomo degli Schiavoni
- Petacciato
- Larino
- Guglionesi
- Montenero di Bisaccia
- Montecilfone
 
 
Il  numero di discariche abusive da noi censite nel comune di Campomarino ammonta a n. 12.  
E’ da notare che molti siti conteggiati una sola volta sono stati teatro di diversi episodi di abbandono illegale di rifiuti, verificatisi in seguito a misure di bonifica e di pulizia condotte dalla amministrazione comunale.
In realtà quindi il numero di siti sui quali si è intervenuto è di gran lunga superiore a 12.
L’estensione dei siti rilevati varia dai 5 metri fino a un massimo di 100 metri per un totale complessivo  di 507 metri.
La maggior parte delle discariche (73%) sono state rilevate in area boscata o naturale, una piccola parte in zona urbana (2%), una parte in zone di periferia urbana (8%) e la rimanente in area  aree agricole (17%) lontano dal traffico veicolare di massa e quindi dall’occhio del vasto pubblico, dove la qualità dei tracciati stradali, prevalentemente rurali, è risultata scadente (limitate infatti sono le discariche nel centro cittadino solo tre (3) peraltro rimosse prontamente.
Molte purtroppo quelle presenti in aree naturali, laddove l’inquinamento comporta una maggior alterazione degli equilibri chimico-fisici degli ecosistemi naturali.
In alcuni casi l’accesso ai siti stessi si è rivelato di particolare difficoltà qualora la rilevazione è stata condotta nei giorni successivi a temporali o precipitazioni di media o alta intensità.
Sulla totalità dei siti, ben il 38 % di essi risultano trovarsi nei pressi di un elemento ambientale di particolare interesse e vulnerabilità, quali torrenti o aree umide o aree vicine al mare.
I rifiuti rilevati sono di diversa natura, la maggior parte dei quali riciclabili; elettrodomestici dimessi, inerti, materiale derivante da attività di costruzione, pneumatici, elementi di arredo ed in un (1) caso amianto.
 
Tipi di rifiuti
 
Area Agricola
bottiglie plastica, bottiglie vetro, cartoni, stagno, materassi, tanti inerti edilizia, immondizia carta, pneumatici,  rete metallica,  ferro, w.c.,legno, televisori, computer,
buste immondizia domestica, mobili legno, tubi in gomma, bidoni in latta, sedie, sdraio, frigoriferi, stufe, ecc. ecc.
 
AREA umida
pneumatici, legno, vetro, plastica, ferro, batterie esauste.
 
 
Area Urbana
materassi 2, materiale di risulta edilizia, vetro, plastica, wc, tubo eternit,
lavabo, pezzi di auto, cemento, rete in ferro, cartoni, carta.
 
Periferia Urbana
cartoni, plastica, buste immondizia, giocattoli.
 
Comuni Virtuosi
Nel grave quadro generale, non mancano però le situazioni di positiva operosità.
E’ il caso di quei Comuni che hanno provveduto alla rimozione dei materiali depositati abusivamente ed al ripristino delle condizioni ex ante.
Campomarino ha risolto tutte le situazioni di emergenza del suo territorio.
 
Menzione speciale
Al comune di Termoli è stata assegnata una menzione speciale per la bonifica di molte discariche abusive tra cui la famosa discarica maledetta, quella di eternit sulla S.P.113 Sinarca. Il numero delle discariche segnalate è stato di 6, tutte risolte in brevissimo lasso di tempo. In verità riteniamo che Termoli abbia bonificato ben più di 6 discariche ma ad una ns. richiesta di dati definitivi, la richiesta è stata inviata in  data 26/10/2010 via email, non è stato dato seguito probabilmente in quanto eravamo in possesso di una email non più funzionante. Quindi brava Termoli che ha risposto a tutte le nostre sollecitazioni. Un piccolo consiglio. Continuare a combattere le discariche abusive e soprattutto continuare nella raccolta differenziata.

 Attività di disseminazione
48 scuole presenti sul territorio dei comuni interessati, hanno ricevuto un DVD contenente informazioni sulla situazione delle discariche abusive nel basso Molise e sulle conseguenze che tale fenomeno comporta sugli equilibri ecologici, sulla biodiversità nonché sul paesaggio. 
Nell’ambito delle iniziative "Natura Aperta"svoltasi a Guglionesi il 18/09/2010 e i luoghi della Biodiversità”svoltosi a Campomarino il 23/10/2010  è da evidenziare che i volontari dell’Associazione hanno bonificato delle aree importanti tra cui un tratto si spiaggia. In tutte e due le manifestazioni hanno partecipato alunni delle scuole elementari (a Campomarino) e medie (a Guglionesi).
Infine, oggi 19 dicembre 2010 il comune di Campomarino  riceve il premio CITTA' VERDE 2010, riconoscimento ottenuto per il merito  di aver bonificato tutte le discariche abusive segnalate.
La motivazione pertanto è:


 



 "premio alla città che si è particolarmente distinta per la lotta
alle discariche abusive e per le attività di tutela, bonifica e

ripristino ambientale"



Il Sindaco di Campomarino dott. Camilleri che riceve il premio  dal socio verduni giuseppe





L'assessore all'ambiente del comune di termoli Dott. Leone che riceve la "menzione speciale"



l'assessore all'ambiente del comunbe di Campomarino Dott. Di Stefano che riceve ll'attestato