abm

abm

venerdì, giugno 28, 2013

DETRAZIONI



DETRAZIONI FISCALI PER GLI ELETTRODOMESTICI

Novità per quanto riguarda le detrazioni fiscali per gli elettrodomestici. Il testo approvato nelle commissioni Industria e Finanza del Senato prevede che siano anche queste apparecchiature elettroniche a condividere lo stanziamento accordato poche settimane fa dal Governo Letta agli elementi d’arredamento essenziali. Entrambi gli sgravi saranno riconosciuti solo se richiesti nell’ambito di ristrutturazioni volte al miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile.
L’estensione della detrazione al 50% non comporterà però un aumento corrispondente dello stanziamento già accordato, né un innalzamento del tetto di spesa già previsto dal Governo Letta. Sarà riconosciuta un bonus fiscale di valore quindi equivalente a quanto previsto per le ristrutturazioni. I lavori di miglioramento dell’efficienza energetica vedono confermata invece l’aliquota al 65%, con valenza sia per i singoli cittadini che per le gestioni condominiali.
Veniamo alle principali specifiche del nuovo provvedimento. Innanzitutto non saranno tutti gli elettrodomestici a godere dei benefici previsti, ma soltanto quelli definiti “a incasso”. Esclusi quindi lavatrici e frigoriferi non inseriti negli impianti d’arredo. La classe energetica minima per i nuovi acquisti di lavastoviglie e frigoriferi sarà la A+, mentre basterà la A per quanto riguarda i nuovi forni.
Tetto di spesa relativo agli elettrodomestici da incasso sarà di 10.000 euro, da considerarsi incluso nel totale di 96.000 euro previsti in relazione agli interventi di ristrutturazione. Un unico stanziamento quindi per entrambe le categorie, una misura che, sulla base a quanto riferito a Italia Oggi dal presidente della Commissione Finanze del Senato Mauro Maria Marino:
Ha fatto sì che non sia stato necessario trovare un’ulteriore copertura per finanziare l’estensione del bonus agli elettrodomestici.
Ricordiamo infine che per le ristrutturazioni con percentuale di detrazione al 50% restano valide le seguenti possibilità di riscatto del bonus:
·         10 anni per tutti i contribuenti con meno di 75 anni di età;
·         5 anni per i contribuenti con meno di 80 anni;
·         3 anni per i contribuenti con più di 80 anni.
 (Fonte. Greenstyle)



lunedì, giugno 24, 2013



SPIAGGE E MARI PULITI

Spiagge e mari senza alghe, meduse e spazzatura. Questa la promessa di una ditta italiana con sede in Emilia Romagna, che punta a rendere le coste nostrane più pulite presentando la sua speciale barriera galleggiante.
La speciale barriera realizzata dalla Airbank si mantiene sulla linea dell’acqua grazia a una parte superiore galleggiante, mentre una rete a maglia fine lunga 70 centimetri raccoglierà alghe, meduse e altri oggetti “meno naturali” (come i rifiuti o le schiume degli scarichi fognari) impedendo a essi l’accesso alle zone di balneazione più vicine alla spiaggia.
Il meccanismo di funzionamento è piuttosto semplice, basterà disporre la barriera in corrispondenza del tratto di costa da tenere libero da alghe, meduse e rifiuti per ottenere i risultati indicati. Il vantaggio per i bagnanti si tradurrà a quel punto in acque più pulite e un rischio molto ridotto di entrare in contatto con le tanto temute creature, in grado di provocare forti irritazioni alla pelle.
Una novità che per alcuni versi ricorda il progetto Ocean Cleanup Array di Boyan Slat, con il quale il giovane studente (appena 19 anni) assicura di poter rimuovere in 5 anni oltre 7 milioni di tonnellate di rifiuti plastici. (Fonte: green style.it)







sabato, giugno 22, 2013

comunicato











Agli organi di Informazione


COMUNICATO STAMPA

NATURALmente sulla costa molisana:
Calendario delle attività promosse dal Centro di Educazione Ambientale
e  Laboratorio di Sviluppo sostenibile della costa molisana

PETACCIATO. Martedì prossimo – 25 giugno 2013 – alle ore 18.00 presso il Centro di Educazione Ambientale (C.E.A.) di Petacciato, verrà presentato il calendario estivo delle attività culturali e ricreative sui temi della conservazione della biodiversità e della  promozione di un turismo sostenibile negli ambienti costieri  del Molise.
Novità assoluta di quest’anno, alla stesura del calendario hanno partecipato tutti gli assessorati all’ambiente e al turismo dei 4 comuni della costa molisana (Campomarino, Termoli, Petacciato, Montenero di Bisaccia), integrando le iniziative ambientali nelle proprie proposte turistiche.
Sono previsti 8 aperitivi culturali in compagnia di docenti del Dipartimento di Bioscienze e Territorio dell’Università del Molise, che racconteranno esperienze e progetti per la valorizzazione socio-economica, culturale e ambientale dei territori  del Basso Molise.
Per i più piccoli (5-11 anni) verranno svolti laboratori didattici e per tutti gli appassionati escursioni sulle bellissime dune di Petacciato e Campomarino.

Il calendario offre l’opportunità di vivere esperienze di grande valore in armonia con la natura e di dare a voce a  idee e  fermenti che stanno emergendo  ………NATURALmente sulla costa molisana!

Con richiesta di diffusione, si porgono distinti saluti

Campomarino, lì 21 giugno 2013
                                                                    Ufficio Stampa 
                                                                   Life Maestrale 
                                                                                   Ennio Di Loreto

lunedì, giugno 17, 2013

AGRICOLTURA E INSETTI



LA SCOMPARSA DEGI INSETTI SELVATICI DANNEGGIA L’AGRICOLTURA MONDIALE

I dati di una ricerca effettuata in 600 campi di 20 Paesi, coltivati con 41 sistemi diversi, dimostrano che gli insetti impollinatori selvatici sono più efficaci delle api domestiche, il che suggerisce che il calo continuo degli individui di queste specie in molte aree agricole ha conseguenze molto negative sulla quantità dei raccolti.
Secondo la ricerca pubblicata su Science (Wild Pollinators Enhance Fruit Set of Crops Regardless of Honey Bee Abundance) da un team internazionale di 50 scienziati, sono le moderne tecniche agricole che utilizzano ogni ettaro di terreno disponibile ad aver fatto diminuire il numero di alcuni impollinatori essenziali, come le api selvatiche, le farfalle e i coleotteri. Dato che la biodiversità ed il numero di questi impollinatori diminuisce, le piante da fiore riceve meno visite da questi insetti, con la conseguente minore produzione di colture importanti come pomodori, meloni e caffè. Uno dei coordinatori del team, Lawrence Harder, del Department of biological sciences dell'Università di Calgary, spiega che «Paradossalmente, gli approcci più comuni per aumentare l'efficienza agricola, come ad esempio la coltivazione di tutte le terre disponibili e l'utilizzo di pesticidi,  riducono l'abbondanza e la varietà di insetti selvatici che potrebbero aumentare la produzione di queste colture. ll nostro studio mette in evidenza i vantaggi di tenere in considerazione questo paradosso nella progettazione e realizzazione di sistemi agricoli».
Lo studio evidenzia anche un altro problema: l'utilizzo e l'aggiunta di api domestiche non ha compensato la perdita degli impollinatori selvatici». I ricercatori ricordano che «I fiori della maggior parte delle colture hanno bisogno di ricevere il polline prima di fare semi e frutti, un processo che è arricchito dagli insetti che visitano i fiori. Questi impollinatori, tra cui le api, mosche, farfalle e coleotteri, di solito vivono in habitat naturali o semi-naturali, come ad esempio i bordi dei boschi, le siepi e i prati. Poiché questi habitat vanno persi, principalmente a causa della conversione agricola, con il declino dell'abbondanza e della diversità di impollinatori le piante ricevono meno visite dagli insetti selvatici».
Il team di ricercatori ha scoperto che la percentuale di fiori che producono frutti era notevolmente inferiore nei siti con un numero minore di insetti che visitano i fiori selvatici, quindi «La riduzione degli insetti selvatici nei territori  agricoli probabilmente ha un impatto sia sul nostro patrimonio naturale che sui raccolti agricoli».
Lo studio suggerisce che nuove pratiche per la gestione integrata delle api e degli insetti selvatici possono migliorare i rendimenti globali delle colture e che la salvaguardia degli animali impollinati è un efficace investimento a lungo termine la produzione agricola. Secondo l'università di Calgary, «Queste pratiche dovrebbero includere la conservazione o il ripristino di aree naturali o semi-naturali delle terre coltivate, la promozione di una varietà di utilizzi dei suoli, l'aggiunta di diverse risorse floreali e per la  nidificazione ed un uso più prudente degli insetticidi che possono uccidere gli impollinatori». (fonte: informambiente)