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venerdì, maggio 31, 2013



PIANTA ESTINTA RITROVATA IN ABRUZZO NEL VASTESE

LENTELLA (Chieti) - In un’area argillosa lungo la vallata del fiume Trigno, tra i comuni di Lentella e Fresagrandinaria, è stata individuata la Canforata di Montpellier (Camphorosma monspeliaca) una specie considerata estinta in Abruzzo. E’ un piccolo arbusto tipico delle steppe e delle zone semidesertiche che fino ad oggi risultava non più presente in Abruzzo, probabilmente a causa delle modificazioni degli habitat in cui vive ed è stata rinvenuta durante una escursione naturalistica effettuata dai soci del Centro Studi per la Montagna Vastese e la Valle del Trigno. E’ un ritrovamento di grande interesse per la regione Abruzzo che conferma, ancora una volta, l’importanza del Vastese e della Valle del Trigno per la conservazione della biodiversità. E’ considerata rara in gran parte d’Italia ed è diffusa soprattutto nel Meridione. In Molise numerosi esemplari si trovano nel Sito di interesse comunitario Calanchi di Montenero di Bisaccia (Campobasso), un’area geologicamente molto simile all’area abruzzese in cui è stata ritrovata la specie. Infatti, la Canforata vegeta nei luoghi aridi subsalsi delle zone costiere e sulle argille ad alto tenore salino nelle zone interne, in associazione con altre specie molto interessanti come la Broteroa, l’Atriplice alimo e il Carciofo selvatico. Si tratta di una specie adatta a vivere negli ambienti argillosi che sono particolarmente ostili alla vegetazione in quanto soggetti a forte erosione, salinità e carenze idriche. Queste piante riescono a sopravvivere in questi ambienti grazie a lunghissime radici che penetrano profondamente nel terreno dei calanchi argillosi. La pianta possiede anche proprietaì medicinali. Per la presenza di oli essenziali, è usata in medicina popolare come antiasmatico, diaforetico, diuretico, emmenagogo, espettorante e stimolante. (Fonte: i fatti del nuovo Molise)



giovedì, maggio 30, 2013

LIFE MAESTRALE: MOSTRA ITINERANTE

Mostra itinerante nei paesi del Basso Molise fino alla costa



Nell'ambito del progetto europeo LIFE Maestrale LIFE10 NAT IT 000262 che mira alla protezione delle dune costiere, l'Università del Molise, in collaborazione con i partner di progetto, (Comune di Campomarino, Comune di Petacciato; Ambiente Basso Molise onlus, Centro Studi Naturalistici onlus)ha ideato una mostra itinerante su caratteristiche e vulnerabilità degli habitat e delle specie animali di interesse comunitario prioritario presenti sulla costa molisana, sul turismo sostenibile e sulle buone pratiche per l'uso e la fruizione delle risorse naturali.
La mostra consta di 15 pannelli e verrà esposta presso i locali dei comuni del Basso Molise.

Ha già visitato il comune di Guglionesi, e Larino sarà presente negli altri comuni con il seguente calendario:

o    Montecilfone dal 28 maggio al 3 giugno presso i locali del Municipio

o    Ururi dal 4 al 10 giugno presso l'auditorium del Municipio

o    Portocannone dall'11 al 17 giugno presso Palazzo Manes Piazza Skanderbeg

o    S. Marino in Pensilis dal 18 al 24 giugno presso il Palazzo Baronale P.zza della Vittoria

o    Termoli dal 25 giugno al 1 luglio presso la Galleria Civica

o    Campomarino dal 2 al 31 luglio presso il caffè letterario di Palazzo Norante

o    Petacciato dal 1 al 31 agosto presso il Centro di Educazione Ambientale (C.E.A.) di Petacciato Marina


lunedì, maggio 27, 2013



Ilva, sequestrati altri 8 miliardi ai Riva


sequestri della GdF riguardano sia il colosso siderurgico Ilva Spa che la società Rivafire Spa (Finanziaria Industriale Riva Emilio, proprietaria di circa l’87% di Ilva): il provvedimento è stato disposto dal tribunale di Taranto.
Dopo il maxisequestro della procura di Milano di tre giorni fa, sulla base di ipotesi di reati fiscali e patrimoniali, questa volta il sequestro, firmato dal gip Patrizia Todisco, segue le accuse ipotizzate dai magistrati di Taranto: associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati ambientali plurimi.
Si tratta di uno dei più imponenti sequestri mai realizzati in Italia.
L’operazione di questa mattina è messa in atto dalla Finanza, che sta operando in base alla legge 231 del 2001 che disciplina la responsabilitá giuridica di impresa e che riguarda anche i reati ambientali. Per questo motivo, proprio in base alla legge 231, non sono a rischio le attività del siderurgico e i posti di lavoro.
Il provvedimento di sequestro è “per equivalente”, legato alla quantificazione dei danni ambientali prodotti dall’Ilva alla città di Taranto, elaborata dai custodi giudiziari degli impianti dell’area a caldo del siderurgico tarantino sotto sequestro dal 26 luglio 2012.
Così l’avvocato di Emilio Riva al Corriere della Sera dopo il sequestro di tre giorni fa:
È evidente che la magistratura ha un’attenzione davvero particolare per tutto quello che riguarda lo stabilimento di Taranto e i suoi proprietari. Emilio Riva è in condizioni di salute estremamente precarie e temo che questa serie di provvedimenti metta in discussione la sua resistenza fisica. Sono molto preoccupato per lui che, non dimentichiamolo, è credo l’unico caso in Italia: a 87 anni è ai domiciliari da luglio dell’anno scorso. (Fonte: ecoblog)




domenica, maggio 26, 2013



IL PARLAMENTO EUROPEO HA DECISO TRIVELLAZIONI OFFSHORE CON REGOLE PIÙ STRINGENTI, MA...

In seguito alla catastrofe ecologica della Deepwater Horizon, il parlamento europeo lo scorso anno ha avviato una revisione del regolamento per le prospezioni, esplorazioni e produzioni offshore di petrolio e gas. In questi giorni la commissione Ambiente Salute e Sicurezza Alimentare ha dato un parere positivo.
La nuova versione intende porre standard di sicurezza più stringenti a livello europeo, affermando i seguenti principi (emend. 1):
·         devono essere intraprese azioni preventive,
·         il danno ambientale deve essere risolto prioritariamente alla fonte,
·         chi inquina deve pagare.
La direttiva rafforza l’attenzione sull’ecosistema artico (emend. 12), richiedendo particolari attenzioni per la protezione dell’ambiente, ma di fatto non pone nessuna limitazione specifica. Come giustamente sottolinea l’Arctic Forum Foundation, la direttiva deve ancora passare al vaglio della ben più potente commissione Industria, Ricerca ed Energia; inoltre è appena il caso di ricorda che quattro nazioni artiche, la Norvegia, l’Islanda, la Groenlandia e la Russia non fanno parte della UE e non sono quindi vincolate dalla direttiva.
Simili preoccupazioni riguardano il mar Mediterraneo; secondo gli ambientalisti di Ola, le nostre acque non saranno affatto tutelate dalla nuova direttiva, che dà di fatto un assenso alle trivellazioni.
L’aspetto più interessante della direttiva è forse l’emend. 13, dove si richiede alle aziende petrolifere di dimostrare di avere i mezzi finanziari, per ripulire i disastri ambientali e per le compensazioni. Questa sorta di “assicurazione ambientale” è lo standard minimo che si è riusciti a strappare ai petrolieri, ma ben altre dovrebbero essere le limitazioni alle attività esplorative e produttive, per evitare per tempo che scoppi la cosiddetta “bolla del carbonio“: i 2/3 delle riserve fossili sono di fatto non bruciabili se si vuole mantenere l’aumento di temperatura entro i 2°C.
Fonte:ecoblog

 

sabato, maggio 25, 2013



BIODIVERSITA’ E AREE PROTETTE
Il nuovo ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, ha presentato il 22 maggio, durante un'audizione all'VIII Commissione Ambiente, territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, le sue dichiarazioni programmatiche. Nel documento, scaricabile dal sito web del Ministero, l'on. Orlando cita, fra le emergenze, la perdita di biodiversità come la più importante con cui occorre misurarsi con l'obiettivo di invertire le tendenze in atto per salvare così il futuro della nostra civiltà. 
Su altri punti (acqua, consumo di suolo, dissesto idrogeologico , delitti ambientali), vi sono impegni importanti. La tutela della biodiversità è indicata come grande opzione per il nostro Paese. Infatti, afferma che I Parchi e le aree marine protette, i luoghi cioè più emblematici dal punto di vista ambientale, possono e devono svolgere sempre più funzioni di riferimento per le politiche  di cura e manutenzione di risorse come aria, acqua e suolo.
Sempre in tema di aree protette, si legge:  lavorerò per costruire una Conferenza Nazionale in tema di biodiversità, un momento importante per fare il punto sul sistema dei parchi e delle aree protette. Ne prendiamo atto con piacere. Da molto tempo questa, e altre associazioni, chiedono di fare il punto sui parchi e le aree marine protette. Gli ultimi anni sono stati costellati da interventi frammentari, fra cui le proposte di modifica della legge 394, che devono rientrare in un discorso complessivo, con analisi puntuali e  con ampio dibattito fra tutti i soggetti che operano nel settore. Risolvere i nodi del funzionamento della gestione dei parchi per garantire gli obiettivi di tutela è per noi prioritario, prima ancora di quello che afferma di seguito il Ministro : soprattutto (la Conferenza) per capire meglio come le nostre straordinarie ricchezze naturalistiche , quasi ovunque intrecciate con inestimabili valori culturali, possano essere messe al centro di una politica per la crescita e lo sviluppo. (fonte: Green Report)