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lunedì, febbraio 28, 2011

MONTEZERO NON CHIUDE


Grande solidarietà per Lorenzo, il coraggioso giovane di Montenero di Bisaccia che qualche mafioso ha cercato di spaventare. I mafiosi non hanno vinto. Riportiamo di seguito il suo messaggio, dal canto nostro rinnoviamo la stima e la gratitudine e l'aiuto. Visitate
 



www.montezero.it



facciamo sentire a Lorenzo che saremo anche in futuro con lui.

 



ADELANTE ADELANTE



Qualche giorno fa ero convinto di fermarmi: mi avevano messo addosso la stanchezza del chi-me-lo-fa-fare.
 



E’ luogo comune considerare il Molise, e Montenero, una zona a bassissima reattività sociale. Non è così. Non è affatto così. Mai mi sarei aspettato una moltitudine di persone venirmi incontro, a gridarmi in faccia che non è ora di sedersi, a prendermi per mano con un’infinita tenerezza per fare un altro pezzo di strada assieme, a farmi salire sulle spalle perché non ci si può fermare qui ed ora, che si può marciare compatti e non aver paura di niente.
Vorrei ringraziarli uno ad uno, partendo da coloro che si sono esposti di più, ovvero i Monteneresi: Federica Camplone, Giuseppe Lamelza, Krizia Chiappini, Livio Di Giacinto, Luigi Menichilli, Luigi Toscano, Marcello Di Stefano, Marco Colagioia, Mauro Natalini, Norman Soriano, Nicola Di Bello, Pasquale Borrelli, Pino Chiappini, Stefano Genova.
Indispensabile è stato il supporto di Mariaconcetta Giuliano di Libera Molise, con il suo numeroso ed energico gruppo di sostenitori.
Straordinariamente disponibile è stato Luca Garofalo di Democrazia e Legalità e articolista dell’ infiltrato.it, al pari dell’immancabile e valoroso Luigi Lucchese presidente di Ambiente Basso Molise, e Luigi D’Ettorre con  il Collettivo d’Azione territoriale dell’Alto vastese.
Un grazie sentito a Sabatino Pappalardi, che a Bonefro il sisma del 2002 l’ha vissuto veramente, e ci segue sempre da New York; al parroco di Bonefro don Antonio di Lalla; al consigliere regionale Michele Petraroia, che ci ha lasciato un messaggio illuminante: “Vai avanti perché non sei tu a dover aver paura a Montenero, ma chi ha tramato nel buio…e chi non ha la coscienza a posto”.
Un grazie sentito a tutti, tutti i firmatari dell’appello, uno per uno, nessuno escluso.
 

sabato, febbraio 26, 2011

SALVIAMO MONTEZERO.IT


 
MONTEZERO STA PER CHIUDERE, SOLO VOI POTETE SALVARLO



 


Sono rimasto da solo a gestire il blog.

2.       Sono ben due volte che, sempre indirettamente, mi “consigliano” di cancellare il sito (e non so chi sia il mandante di tale “consiglio”, ma soltanto che è legato alla questione della “ricostruzione” post-sisma a Montenero) in cambio della “gentilezza” di farmi evitare una via crucis legale, attaccandosi ad  un cavillo giudiziario risibile (del tipo, “violazione delle disposizioni sulla stampa”).

Chiedo, ai miei concittadini:
di diventare sostenitori del Progetto Montezero, semplicemente indicando il loro nome e cognome qui in seguito, che andrà inserito in un’apposita sezione del blog chiamata, appunto, “Sostenitori”.

Se siamo in tanti, continuare l’avventura di Montezero ha ancora un senso.

Altrimenti, se avete paura o siete indifferenti, io non farò il martire. Verrò appresso a voi.

Lasciandola vinta, e non è una novità nel nostro paese, ai prepotenti.

E Montezero.it chiuderà entro una settimana.



FIRMA L'APPELLO

www.montezero.it

 

RACCOLTA DIFFERENZIATA "PORTA A PORTA"


E' terminato il piano di comunicazione per la raccolta differenziata nel comune di Campomarino.
Una bellissima festa dedicata ai ragazzi delle scuole ha concluso il ciclo di incontri dedicati alla popolazione e preparato con oculatezza dall'assessore all'ambiente Fausto Di Stefano. L 'Assessore ha incontrato la popolazione con 9 incontri nei vari quartieri della città, tutte le categorie dai commercianti agli artigiani, ai supermercati, alla popolazione scolastica. Nulla è stato lasciato al caso.
Tanta la popolazione che partecipato ai vari incontri.
Ancora una volta la nostra Associazione ha contribuito offrendo i suoi uomini e le sue professionalità.
Un grazie particolare và a Carmela S. e Peppe V. che insieme al Presidente hanno svolto il compito loro assegnato.
Di seguito alcuni momenti della campagna di comunicazione:


 







































 



L'ultima considerazione: i comuni dell'Unione del Basso Biferno si sono limitati ad un incontro (tra l'altro richiesto da minoranze ed associazioni ambientaliste) l'unico comune che si è prodigato per aiutare i propri Cittadini è stato quello di Campomarino, pertanto la Giunta Cammilleri e  l'assessore all'ambiente Di Stefano meritano un bel 



10 +
 





 




 

venerdì, febbraio 25, 2011

ABM RISPONDE AL DOTT. LALLI DELLA PROVINCIA DI CAMPOBASSO

AMBIENTE BASSO MOLISE
 


COMUNICATO STAMPA


 


EVITIAMO LO “SCARICA BARILE”


 


Siamo convinti che il Dott. Lalli, persona che stimiamo  per la sua competenza e gentilezza, abbia ragione e non discutiamo quanto da lui affermato. Purtroppo, ed evidenziamo purtroppo, la sua comunicazione per Ambiente Basso Molise, e per i Cittadini basso molisani, rappresenta il solito “scarica barile di responsabilità” tra enti. Sempre nell’ambito di tali problematiche, con il Dott. Lalli, nel dicembre 2009, abbiamo preteso ed ottenuto un tavolo tecnico tra la Provincia di Campobasso ed il comune di Termoli. Con quell’incontro si riuscì a risolvere, nel giro di poche settimane, la spinosa questione della “discarica maledetta” di eternit che giaceva, ormai da diversi anni, sulla S.P. 113 Sinarca.
La Nostra associazione sperava, dopo quella importante e vittoriosa battaglia, che quel tavolo tecnico fosse l’inizio di un dialogo diretto tra enti, al fine di ottenere una politica ed una gestione del territorio efficace e risolutrice dei problemi dei Cittadini, soprattutto di quelli onesti e rispettosi dell’ambiente.
Questo puntualmente non è avvenuto, né avviene! Con costanza quasi giornaliera tocca a delle associazioni no-profit segnalare, denunciare ed intervenire su questioni così complicate. Un ente come la Provincia dovrebbe aiutarci a risolvere il problema, non dovrebbe semplicemente spiegarci in maniera perfettamente tecnica di chi siano le competenze.
I cittadini sono stanchi, sono amareggiati di sentire che la “competenza” è sempre degli altri!
La Provincia è un  ente con diversi mezzi: economici, professionali e materiali, con un assessorato all’ambiente e con degli organi di polizia; il problema delle discariche abusive (o dell’abbandono dei rifiuti se si preferisce) è un problema serio per l’ambiente e per la salute dei Cittadini e non può essere liquidato in tale maniera.  
Sentiamo spesso ripetere da enti e istituzioni l’alta qualità della vita dei nostri territori; nostro malgrado, tocca segnalare che chi vive il territorio basso molisano con costanza non rileva più da tempo tale circostanza.
Per una vita di qualità è indispensabile un territorio pulito, ben gestito ed amministrato.
In merito al reato di fragranza, è ormai risaputo che gli enti preposti (tutti indistintamente) dediti al controllo del territorio, sono a corto di personale e mezzi; il vero problema è rappresentato dal fatto che i nostri politici, non fanno nulla per migliorare questa precaria ed avvilente situazione. Quando si hanno poteri e mezzi per poter provare a cambiare una situazione, specialmente quelle che danneggiano la salute del Cittadino, e non lo si fa, bisogna assumersi le proprie responsabilità, senza applicare la regola dello scarica barile!
Vorremmo semplicemente segnalare che le moderne tecnologie fanno miracoli (con costi accessibili) e possono  facilmente sopperire alla mancanza di personale. Lo scarica barile è uno degli sport meglio praticati nel nostro paese, un gioco tipico dei campi della politica, in cui nessuno esce mai sconfitto. A tale gioco non prendono mai parte, non trovandone di conseguenza alcun giovamento, il nostro territorio e l’onesto Cittadino, per la stima espressa, riteniamo che il Dott. Lalli appartenga a tale categoria; per tale ragione rinnoviamo la nostra fiducia nel suo importante operato, non appartengono sicuramente a lui le responsabilità su citate.
lì 25/02/2011
                                                                           Il Presidente
                                                                        Luigi Lucchese

 







Bloccato lo spot del Forum Nucleare. Giurì: è ingannevole!



Lo spot, trasmesso a dicembre su tutte le televisioni nazionali, usava la metafora della partita a scacchi in cui due opposte visioni si affrontano: una favorevole al nucleare e l’altra contraria.
L’intenzione apparente era quella di promuovere un dibattito aperto e spregiudicato sul tema nucleare. L’inganno reale era invece che lo spot cercava di pilotare un’opinione precisa creando un pregiudizio pronucleare.
Andando a  vedere chi erano i finanziatori dell’iniziativa – furbamente non dichiarati all’interno dello spot – si intuisce facilmente a quale mulino lo spot voleva tirare. Tra i soci del Forum Nucleare, ufficialmente un’ associazione no-profit, troviamo i nomi noti dell’industria nucleare: Enel, Edf (Électricité de France), Ansaldo Nucleare, E.On Italia… Sono loro ad aver investito i 6 milioni di euro necessari per “stimolare” il dibattito nelle case degli italiani.

 






mercoledì, febbraio 23, 2011

No a progetto della pale eoliche a Pantelleria


PANTELLERIA.La Commissione tecnica per la verifica dell’Impatto ambientale Via e Vas, del ministero dell’Ambiente, ha espresso parere negativo sulla compatibilità ambientale del progetto di una Centrale eolica off-shore Banco di Pantelleria e Banchi avventura, presentato dalla Four wind srl, decisione presa insieme alla Regione siciliana che, attraverso l’assessorato Territorio e ambiente, fa parte della commissione.    “Siamo estremamente soddisfatti – ha commentato l’assessore regionale al Territorio e ambiente, Gianmaria Sparma -. Questo pronunciamento conferma la correttezza della nostra posizione, in linea con quanto già deciso dalla Giunta di governo che ha espresso una netta contrarietà al rilascio di autorizzazioni per impianti eolici off-shore nel mare Mediterraneo nel tratto prospiciente le coste siciliane”.    “Inoltre – continua – è importante che tra le motivazioni, la commissione abbia individuato quelle che noi per primi avevamo indicato, ovvero l’appartenenza di queste zone alla rete dell’Ue ‘Natura 2000′ per la protezione degli habitat, le sue ripercussioni sull’economia ittica e il rischio sismico”.    Il progetto prevedeva l’installazione di 38 aerogeneratori da 6 mega watt ciascuno, aventi un diametro del rotore di 126 metri, per una potenza complessiva di 228 mw, distanti dalle 35 alle 26 miglia nautiche dalla costa sud orientale siciliana.


fonte: gds.it



 

martedì, febbraio 22, 2011

Ambiente Basso Molise
Via Alpigiano, 10
86034 GUGLIONESI
 
 
 
                                                                 PRESIDENTE
                                                       PROVINCIA DI CAMPOBASSO
                                                                Via Roma 43
                                                                   86100 CAMPOBASSO
 
 
 RACOMANDATA N. 13944864387-2

Oggetto:Segnalazione abbandono e deposito di rifiuti.
 
 


In riferimento a quanto indicato in oggetto si segnala quanto segue: 
ai lati della strada provinciale 111 (Difesa Grande), in territorio di Guglionesi (strada che porta all’ospedale di Termoli) vi sono due  discariche abusive contenenti  pneumatici, frigorifero, congelatore, resti di auto, resti di televisione ed altri elettrodomestici, plastica, vetro, lavabo, inerti, cassette in legno, ferro , indumenti, carta e cartoni, etc.
I rifiuti vengono indicati nella cartina sotto riportata e si possono raggiungere con facilità essendo sul ciglio delle strada provinciale.
Tanto si segnala, affinchè il Presidente della Provincia possa compiere gli accertamenti a lui demandati istituzionalmente.
Pertanto alla luce di ciò la invitiamo ai sensi del D.lgs. n. 152/2006 a provvedere in merito.
Si rammenta che l'art. 250 del D.lgs. n. 152/2006, prevede degli adempimenti obbligatori per il Comune, i quali non possono essere disattesi e per l'adempimento dei quali, con la presente, si pone formale istanza.
Si rammenta inoltre che ai sensi dell'art. 16 della L. 86/90 (che ha modificato l'art. 328 del Codice Penale) la risposta alla suesposta istanza deve pervenire nel termine di 30 giorni dalla ricezione della richiesta medesima.
Si allega piantina del luogo e foto delle discariche abusive.
 li 21/02/11
                                                                                           Il Presidente
                                                                                         Luigi Lucchese


 



lunedì, febbraio 21, 2011

AMBIENTE BASSO MOLISE
 


COMUNICATO STAMPA


 


DUE DISCARICHE ABUSIVE SUL CIGLIO DELLA STRADA PROVINCIALE 111
(Ambiente Basso Molise chiama in causa la Provincia)
 
 
 



Due discariche abusive sul ciglio della strada provinciale 111 quella che da Guglionesi porta all’ospedale di Termoli. Soni lì in bella vista e nessuno fa nulla per bonificarle. Con il passare del tempo le due discariche abusive, che si trovano l’una di fronte all’altra, vengono riempite di tanti rifiuti: dai soliti pneumatici, ai frigoriferi e congelatori, dai televisori agli aspirapolvere e finanche, ultimo regalo di qualche imbecille, sedili di automobili.  Ma lo sfregio non finisce qui perché in bella mostra vi è plastica, ferro, cassette in legno e vasi, vetro, abbigliamento e per finire il solito materiale di risulta. Ce né per tutti i gusti.
Se le discariche abusive segnalate non vengono bonificate chiunque si sentirà autorizzato a lasciare i propri rifiuti per strada.
Lo scorso anno vi era una sola discarica abusiva e Ambiente Basso Molise aveva più volte sollecitato per la bonifica, l’unico risultato ottenuto dopo tanto tempo e che adesso  i siti da bonificare sono diventati due.
Se i comuni non sono in grado di bonificare le aree inquinate deve, necessariamente intervenire la Provincia per tutelare la salute umana e con esso il territorio.
li 21 febbraio 2010
                                                                              Il Presidente
                                                                            Luigi Lucchese

domenica, febbraio 20, 2011


Sardegna, l'olio sulla costa nord
chiesto lo stato di emergenza

 



La marea nera dell'olio combustibile finito in mare l'11 gennaio scorso nello scalo industriale di Porto Torres ha raggiunto varie coste del nord Sardegna. Le più interessate sono Santa Teresa di Gallura e Aglientu. Il Parco della Maddalena smentisce la contaminazione ma chiede lo stato di emergenza assieme alla Provincia


 
 La marea nera dell'olio combustibile finito in mare l'11 gennaio scorso nello scalo industriale di Porto Torres ha raggiunto varie coste del nord Sardegna. I territori più interessati sono quelli di Santa Teresa di Gallura e Aglientu. Le aree sono inserite nella Rete Natura 2000, e sono limitrofe al Parco Nazionale Arcipelago La Maddalena e alla Riserva delle Bocche di Bonifacio in territorio francese. Il presidente della Provincia di Olbia-Tempio, Fedele Sanciu, ha chiesto al ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, di dichiarare lo stato di emergenza nazionale. Il governo, con il ministro Prestigiacomo, riferirà mercoledì 26 gennaio, alle 15, in Commissione Ambiente della Camera sul danno ambientale provocato dallo sversamento sulla costa del Nord Sardegna. Per il deputato Mauro Pili (Pdl), che nei giorni scorsi aveva chiesto al ministro di riferire alle Camere e di attivare tutte le iniziative necessarie sia per arginare il disastro che per la bonifica dell'intera area costiera, lo Stato si deve costituire parte civile per il risarcimento del danno provocato alla costa e agli enti locali danneggiati.
Intanto dal Parco nazionale dell'Arcipelago della MAddalena arriva la smentita di una contaminazione delle acque dell'area protetta.  "Non sono stati riscontratifenomeni di contaminazione, sebbene le condizioni meteo avverse e i possibili movimenti di corrente non escludano nelle prossime ore, purtroppo, il pericolo di spostamento della chiazza inquinante anche nelle acque dell'Arcipelago" spiega il presidente Giuseppe Bonanno, nella nota inviata al ministero dell'Ambiente e a tutti i soggetti istituzionali coinvolti. L'ente parco però si affianca alla provincia di Olbia-Tempio nel chiedere lo stato d'emergenza coinvolgendo prefettura di Sassari, Regione e Capitaneria di porto al fine di intensificare i controlli a mare ed evitare il sopraggiungere di sostanze inquinanti nel perimetro del Parco.




    

venerdì, febbraio 18, 2011

AMBIENTE BASSO MOLISE
 


COMUNICATO STAMPA


 


IL FLAGELLATORE SEMINA ANCORA
(decine di pneumatici lasciati sul ciglio della strada)
 

 



Questa volta è di nuovo il territorio di Guglionesi ad essere colpito.
Nei pressi di una antica fonte “il flagellatore” ha lasciato decine di pneumatici dismesse di auto, tutte in fila e in bella vista sul ciglio di una strada secondaria nei pressi della cantina sociale. Ma ormai, purtroppo per lui, il flagellatore ha i giorni contati e a breve riusciremo ad inchiodare questo delinquente alle sue responsabilità.
Non a caso è costretto a cambiare e lasciare in luoghi nuovi il suo scomodo materiale.
Nei prossimi giorni contatteremo l’Unione dei Comuni affinchè anche loro investano sul territorio per smascherare i “nuovi barbari”.
Non è più tollerabile che con l’inizio della raccolta differenziata che si attua  in tutto il basso Molise, ci sia ancora qualcuno che scarica illegalmente materiale pericoloso e non nei pressi di  ogni strada.
La discarica abusiva, dove abbiamo trovato anche un frigorifero, è stata segnalata da un attento Cittadino che svolge la propria attività a Guglionesi.
In data 14 febbraio anche il Sindaco di Guglionesi è stato avvisato dell’ennesima discarica abusiva che si trova sul suo territorio.



li 18/02/11
                                                                                                                                   Il Presidente



                                                 Luigi Lucchese

 



  


 

mercoledì, febbraio 16, 2011

AMBIENTE BASSO MOLISE
 


COMUNICATO STAMPA


 


RISPOSTA A LUCARELLI ASSESSORE AMBIENTE DEL COMUNE DI GUGLIONESI


 


Siamo veramente lieti  per il tono pacato e sereno, espressione di confronto civile e democratico, usato dall’Assessore all’Ambiente. Desideriamo, comunque, precisare che il contenuto degli articoli e dei comunicati è espressione del pensiero dell’intera associazione e che il presidente firmandoli assume la responsabilità giuridica che gli è propria.
Non ci sentiamo né pessimisti né disfattisti e condividiamo la fiducia dell’assessore nell’emergente cultura ambientalista e nel diffuso senso di responsabilità dei nostri concittadini.
La preoccupazione relativa alla carente informazione/formazione date, in vista dell’avvio di un sistema di raccolta completamente nuovo rispetto al precedente, deriva dal disorientamento e dai dubbi che gli stessi concittadini hanno manifestato e continuano a manifestare; preoccupazione che nulla ha a che vedere con il pessimismo o con un atteggiamento negativo. A meno che si possa considerare tale la richiesta di una seria progettazione ed organizzazione dei servizi, una progettazione che nulla lasci all’improvvisazione e riduca al massimo gli errori e le criticità.
In realtà è proprio quella informazione che la “Tekneco ha già svolto in altri Comuni” che ci lascia perplessi. E se è vero che “sovrapposizioni di linguaggi diversi e fatte da persone non competenti potrebbero risultare controproducenti”, è anche vero che se non si creano occasioni di confronto con chi è competente, la situazione sarà sempre più confusa.
D’altra parte non per nulla dice il saggio: CHI BEN COMINCIA E’ A META’ DELL’OPERA.
Ambiente Basso Molise è un associazione di volontariato e come tale si pone l’obiettivo di contribuire alla crescita culturale ed umana della propria comunità, attraverso il confronto aperto e la critica costruttiva, il dialogo e la collaborazione con le istituzioni, cercando, nel rispetto dei ruoli, di perseguire la tutela e la salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente in cui viviamo, ma soprattutto della salute e della qualità della vita dei cittadini.
Ecco perché riceviamo tante segnalazioni per una, due, cento discariche abusive; per uno, due, cento alberi abbattuti o “potati”; per le tante misteriose morìe di pesci; per i tanti casi di giovani che muoiono di tumore.
Siamo rispettosi dei ruoli che siano essi delle amministrazioni comunali, che delle forze dell’ordine e ancor di più delle aziende che lavorano ed eseguono i lavori commissionati da voi politici (Guglionesi docet).
Non ci riconosciamo nel ruolo di rompiscatole o di “terroristi”.
Siamo invece, e vogliamo continuare ad essere una sorta di pungolo che sollecita, stimola, richiama l’attenzione delle istituzioni.
li 16 febbraio 2010
                                                                           Il Presidente
                                                                         Luigi Lucchese

martedì, febbraio 15, 2011

IL COMUNE DI GUGLIONESI CI SCRIVE


RISPOSTA AD AMBIENTE  BASSO MOLISE


 


Senza volere considerare “ polemico”  l’articolo di Ambiente Basso Molise  e  per scongiurare  le “critiche sterili”, voglio solo dire all’amico Luigi Lucchese che questa è una fase delicata in cui la “informazione” come dice lui “ deve essere chiara, univoca e ricca”. Aggiungo  che l’ informazione  sarà quella che la Tekneco ha già svolto nei Comuni dove la raccolta è già partita e dove i risultati già conseguiti risultano essere molto soddisfacenti.
Sovrapposizioni di linguaggi diversi e fatte da persone non competenti potrebbero risultare controproducenti.
 


Desidero anche far notare che quanto viene pubblicato dal sito ufficiale del Comune (www.comune.guglionesi.cb.it) viene inviato o ripreso dai blog più frequentati dai nostri concittadini.
L’invito che, comunque, rivolgo a tutti è quello di non essere pessimisti e disfattisti: la raccolta porta a porta spinta, per Comuni delle dimensioni come il nostro, è la migliore, ha funzionato e funziona e, ne siamo convinti, funzionerà bene anche a Guglionesi, perché conosciamo i nostri concittadini e perché quanto svolto dagli ambientalisti, nel passato, per l’educazione, contribuirà senz’altro.
Una preghiera, infine,  è quella di “differenziarci” non solo nella “raccolta”, ma anche ne modo di approcciarci al nuovo servizio, con l’atteggiamento positivo che certamente aiuta ad affrontare e superare gli ostacoli.
 
                                                         
                                                        L’Assessore all’ Ambiente
                                                            (Antonio Lucarelli)
AMBIENTE BASSO MOLISE


COMUNICATO STAMPA



LA RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA



Il 14 febbraio, avrebbe dovuto avere inizio a Guglionesi la raccolta differenziata porta a porta. Come associazione ambientalista aspettavamo da tempo che i Comuni dell’Unione dessero corpo alla possibilità di avviare una gestione virtuosa e moderna del ciclo dei rifiuti, coalizzandosi in vista di un necessario abbattimento dei costi. Soprattutto dopo che, il caso limite e paradossale dell'emergenza Campania, aveva mostrato, senza ombra di dubbio, come lo smaltimento dei rifiuti rimanga un problema dai costi ambientali altissimi.  
L’annuncio, quindi, che finalmente “il futuro” era “alle porte” non poteva che renderci trepidanti! Ora, considerando la portata innovativa del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti e il conseguente impatto sulle abitudini dei cittadini, ci saremmo aspettati una seria ed efficace campagna, non solo di informazione, ma ancor più di sensibilizzazione. Ci saremmo aspettati assemblee ed incontri pubblici, formazione nelle scuole, negli uffici e in altri luoghi di lavoro.
Ed invece ci si è limitati ad una rapida distribuzione di contenitori, opuscoli e calendari, come se ciò bastasse a chiarire i dubbi e a superare gli inevitabili disagi di questa prima fase.
Così nei condomìni ci si chiede quanto possa essere funzionale l’esposizione sulle piazze e sulle strade di decine di contenitori in balìa dei “passanti”, i genitori si preoccupano per lo smaltimento dei pannolini, le signore per lo smaltimento degli scarti di pesce, i più consumisti per le ridotte dimensioni dei contenitori, i possessori di giardini per la mancanza di composter … e chi più ne ha più ne metta!
Poichè siamo certi che l’amministrazione comunale non abbia intenzione di far fallire questo importantissimo servizio, ci chiediamo come mai notizie importanti come un assemblea pubblica, o come la posticipazione della data di avvio del nuovo sistema di raccolta non vengano ampiamente diffuse, e si trovino solo sul sito web del Comune; o come mai non si sia provveduto a supplire all’evidente carenza dell’offerta informativa della ditta appaltatrice “Tekneko”, come sta facendo invece il comune di Campomarino, a cui vanno i nostri complimenti.

Lungi da noi il voler essere polemici o voler produrre critiche sterili. Stiamo parlando di temi troppo importanti per permetterci un uso strumentale degli stessi.
Sono anni e anni che la nostra associazione parla di raccolta differenziata, facendo attività di formazione soprattutto nelle scuole, e proprio in virtù di questo impegno, sappiamo bene quanto sia difficile produrre cambiamenti culturali radicali, come quelli richiesti per rendere efficace tale servizio.
Pensiamo che sia estremamente importante insistere su un informazione chiara, univoca e ricca. Crediamo altresì, che occorra sensibilizzare e motivare fortemente i cittadini, per scongiurare la possibilità che i disagi soffochino i comportamenti virtuosi. Crediamo che non basta parlare di Riciclo, ma che sia necessario affrontare la questione rifiuti in modo organico, attuando la filosofia delle 4R- Riduzione, Riutilizzo, Riciclo, Recupero di energia - snodo fondamentale della strategia sulla gestione dei rifiuti della Comunità Europea.

La riduzione della produzione dei rifiuti, in particolare, resta la prima e fondamentale questione da affrontare, una questionenelle mani dei cittadini, i quali vanno esortati affinchè attivino comportamenti virtuosi, meno impattanti, in materia di acquisti consapevoli e riuso degli oggetti.
li 14/02/2011
                                                          Il Presidente
                                                       Luigi Lucchese

domenica, febbraio 13, 2011


RACCOLTA DIFFERENZIATA NELL’UNIONE DEI COMUNI DEL BASSO BIFERNO
(ma solo un comune ha investito sulla comunicazione)



In Occidente si consumano 50 tonnellate di risorse materiali all'anno pro-capite, il che vuol dire che ciascuno di noi, anche i meno consumisti, sottrae alla natura un enorme quantitativo di risorse, impoverendola costantemente.
Proviamo ad immaginare il momento in cui andiamo in farmacia, insieme alla pastiglia richiesta, il farmacista consegna molto altro a cui nessuno fa più caso. Così una volta pagato il conto, sempre più salato, ci portiamo a casa gratis un pacchetto di carta, cartone e plastica con dentro 2 grammi di analgesico... Lo stesso dicasi quando acquistiamo una confezione di 500 grammi di pomodori nel suo involucro di plastica, oppure una manciata di prezzemolo (bei tempi quando il fruttivendolo te lo dava bello fresco, sciolto e quasi sempre gratis). Ebbene, per produrre un chilo di quella plastica, oltre a far crescere la spazzatura, si consumano 17 chili e mezzo di acqua, un po’ di petrolio, una spruzzata di zolfo, una di monossido di carbonio e 2 chili e mezzo di CO2... tutti "ingredienti" che contribuiscono a far crescere il gas serra. Ma questo oggi, pare un fatto scontato.
Così succede che spesso il superfluo è maggiore del necessario.
Oggi la spazzatura cresce ad un ritmo doppio della ricchezza.
L'Europa da più di dieci anni chiede inutilmente agli Stati di fermare la produzione di rifiuti pro-capite ed alle aziende produttrici di assumersi la responsabilità su tutto il ciclo di vita d'involucri, plastica e cartoni fino al loro recupero oppure allo smaltimento.
Tutta la partita, però, si giocherà sulla separazione alla fonte dei rifiuti.
Ma cosa c'è in un chilogrammo di rifiuti domestici?
C'è di tutto, come sappiamo, e quasi tutto può avere una destinazione diversa dalla discarica.
Quindi l’unico modo per risolvere i nostri problemi inerenti “la monnezza” passa per la raccolta differenziata
Facendo una raccolta differenziata  seria, molti degli attuali problemi, che oggi interessano tante località italiane (Napoli, Palermo, etc.), potrebbero essere risolti, riciclando in tutto o in parte i rifiuti, evitando così di avviarli in maniera indifferenziata alle discariche o agli inceneritori, ma isolando i loro componenti (vetro, carta, alluminio, parte "umida"), utilizzandoli per produrre nuovo materiale, dalla carta riciclata al compost per uso agricolo, ma anche alle sedute delle sedie o ai  dissimulatori di traffico. Oltreciò, raccogliendo, ad esempio, 1237 tonnellate di vetro si risparmiano 134 tonnellate di petrolio.
La gente dovrebbe sapere che con 19 bottiglie di plastica si può realizzare una coperta in pile, che durerà probabilmente una vita.
Riciclare 1000 chili di plastica fa  risparmiare un 300/400 chili di petrolio, 1400 chili di materie prime; riciclare 1000 chili di alluminio fa risparmiare oltre 3000 chili di petrolio, oltre 4000 chili di bauxite... La gente dovrebbe sapere che una diligente raccolta differenziata è l'unica strada oggi percorribile, che potrebbe servire a farci fare anche a meno degli inceneritori, oltre che dare un contributo  importante alla salvezza del mondo da una montagna di spazzatura.
Anche la nostra Associazione sta contribuendo affinchè la raccolta differenziata avvenga in modo corretto. Infatti il comune di Campomarino (l’unico comune dell’unione che si è sentita in dovere di informare i suoi Cittadini) ci ha chiesto di collaborare nella campagna di informazione che si tiene prima di iniziare la raccolta differenziata.
UNICA E SOLA CITTA’  che si è resa conto dell’importanza di una buona comunicazione.
Abbiamo risposto con entusiasmo e soprattutto con competenza, i primi due incontri si sono svolti cordialmente e senza contestazioni e con molti dubbi che, noi, da bravi esperti abbiamo cercato di fugare. Avremo altri sette incontri con i Cittadini di Campomarino.
                                                                                             Luigi Lucchese



 




Gli uccelli di Cernobyl hanno un cervello più piccolo


 
 Ancora il conto di Cernobyl non è stato saldato.


A quasi 25 anni dal disastro - il prossimo 26 aprile ne ricorrerà l'anniversario - si continuano a scoprire gli effetti del fallout radioattivo. L’ultima scoperta arriva da un nuovo studio sulle dimensioni del cervello degli uccelli che vivono intorno alla centrale: in media è del 5% più piccolo di quello dei "cugini" che vivono lontani dall'area più contaminata dalle radiazioni.



Lo studio è di un gruppo di ricercatori norvegesi, francesi e americani, coordinati dal Professor Timothy Mousseau dell'università del Sud Carolina e dal Dr Andres Moller dell'università di Parigi.
Nel dettaglio si nota che l'effetto è maggiormente evidente tra gli uccelli e in particolare tra quelli con meno di un anno di vita. Concentrando le ricerche su 550 uccelli di 48 specie diverse sono, quindi, riusciti a mettere in relazione la morte prematura degli animali con una diminuzione media del 5% del loro cervello.
Lo studio è stato condotto nella cosiddetta "zona 4", ovvero l'area a ridosso della centrale completamente evacuata all'indomani dell'incidente. Si tratta di un'area di 30 chilometri di raggio dove, ancora oggi, l'accesso è permesso solo a personale specializzato e a gruppi di ricerca.

Fonte: BBC


 




 

sabato, febbraio 12, 2011

Ecolight: in 6 mesi raccolte oltre 4.000 tonnellate di rifiuti elettronici


Da giugno a dicembre 2010, solo nei negozi della grande distribuzione, sarebbero state raccolte oltre 4.000 tonnellate di rifiuti elettronici ed elettrici. E’ questo il risultato raggiunto dal nostro Paese, fa sapere Ecolight – uno dei maggiori consorzi per il recupero dei RAEE (i rifiuti da apparechchiature elettroniche ed elettriche) – a pochi mesi dall’entrata in vigore del D.M 65/2010 meglio conosciuto come decreto dell’ “Uno contro uno“.
La normativa attualmente in vigore, infatti, obbliga i negozianti al ritiro dei vecchi apparecchi elettronici al momento dell’acquisto dei nuovi, direttamente al domicilio dei clienti e senza costi aggiuntivi. Il decreto, sulla scia di uno specifico indirizzo comunitario, è funzionale a facilitare il recupero degli specialissimi rifiuti presso gli appositi centri di raccolta, evitando le inutili, dannose e purtroppo frequenti dispersioni degli stessi nell’ambiente. Tuttavia, come già ha avuto modo di mostrare Greenpeace, non tutti i rivenditori hanno saputo mettere adeguatamente in pratica le disposizioni di legge, rivelando, inoltre, una diffusa incapacità ad informare adeguatamente la propria clientela. Eppure, nonostante le pur numerose pecche, gli ultimi 6 mesi hanno costituito un discreto passo avanti per la raccolta dei rifiuti elettronici.
Riferisce Ecolight di un sostanziale aumento della raccolta nell’ultimo trimestre del 2010: rispetto al periodo luglio-ottobre, infatti, i quantitativi di Raee ricevuti dai negozi sono raddoppiati. Nel solo mese di dicembre sono state sfiorate le mille tonnellate.La maggior parte dei rifiuti appartengono al raggruppamento R2 che raccoglie i “grandi elettrodomestici” come lavatrici, lavastoviglie e forni. Sono stati invece piu’ di 10 mila i televisori avviati al recupero. Ancora piuttosto basse le quantita’ dell’elettronica di consumo, ovvero piccoli elettrodomestici, computer, hi-fi e telefonini.
fonte: ecoblog.it


 







 
 

venerdì, febbraio 11, 2011


AMBIENTE BASSO MOLISE

 



COMUNICATO STAMPA
 



POVERI ALBERI
 



L'Italia è il paese europeo (a giudicare dal paesaggio) dove si taglia e pota nella più totale disinvoltura  e il cattivo esempio è dato dagli enti pubblici. Un'indagine condotta su numerosi comuni, pochi anni orsono, aveva certificato come la quasi totalità dei lavori di giardinaggio appaltati fosse stata concessa a ditte prive di qualifica professionale.
I risultati sono evidenti: ovunque capitozzature indiscriminate, e tagli a macchina distruttivi.
Una capitozzatura infatti richiede mezz'ora, contro le due o tre ore richieste da un taglio ragionato.
Alla fine tutti pensano che più si pota e migliore è il lavoro, senza capire che invece è l'esatto contrario. E' un errore di interpretazione grave, dovuto alla cattiva abitudine di interpellare chiunque su problemi di giardinaggio, dando a tutte le risposte lo stesso peso. Se si ha un braccio rotto, si chiama il medico ma, se c'è da potare, spesso il parere dell'amico vale più di quello dell'agronomo.
In questa settimana molti cittadini di Guglionesi si sono rivolti alla nostra Associazione, forse avranno notato alcuni operai  responsabili della manutenzione del verde pubblico, alle prese con la potatura dei numerosi alberi  presenti nella villa comunale, meglio conosciuta come Castellara.
 Una potatura che ha fatto “arrossire” per la rabbia e la vergogna gran parte dei presenti a queste operazioni nel constatare che ancora una volta si stava procedendo ad una potatura fuori dalla norma. Non perchè effettuata in un periodo sbagliato (solitamente la potatura degli alberi non dovrebbe essere mai eseguita in primavera, né in autunno, ma solo in piena estate o in inverno), ma soprattutto per il modo con cui la si stava eseguendo.
 Ancora una volta,  nel giro di pochi anni,  vediamo trasformati questi alberi, da belli ed ornamentali quali dovevano essere, in alberi mutilati, malformati e spelacchiati, bruttini a vedersi, solo tronco e pochi rami, e intanto  si continua, con queste orrende, incomprensibili e pericolose potature.

Praticando tagli a grossa sezione con asportazione di grosse branche (la capitozzatura), così come è stato fatto, si provoca un indebolimento generale dell’esemplare, la perdita del naturale portamento tipico della specie, e la rottura dell’equilibrio chioma-apparato radicale con inizio di processi di decadimento, ne consegue un danno estetico e un aumento del rischio di attacchi di malattie fungine.
Ecco perchè una potatura errata non solo risulta letale per la pianta, ma trasforma lo stesso esemplare in un potenziale pericolo per la collettività.
Nella speranza che la prossima potatura………………………………. sia pianificata.
li 10/02/2010
                                                                                              Il Presidente
                                                                                            Luigi Lucchese


 



 







 




 

Qualche bugia sui vantaggi dell’energia nucleare


Ecco qui un paio di verità che non piaceranno ai sostenitori del ritorno al nucleare che si affanneranno a confutare. La prima verità riguarda la quantità di energia necessaria all’Italia. Scrivono Raffaele Pirozzi e Giuseppe Biasco:i dati che citiamo in questo articolo provengono direttamente dalla fonte delle rilevazioni statistiche di Terna. Da queste tabelle si rileva che: l’Italia ha centrali per una potenza installata pari a 101 GigaWatt (dati 2009). I consumi oscillano tra 18 GW di notte e 52 GW di giorno. Il massimo picco di è avvenuto nel 2007, quando sono stati erogati 57 GW di energia elettrica. In Italia si produce, attualmente, una quantità di energia quasi doppia rispetto alle richieste.
Perché dunque si chiedono i due autori, e questa è la seconda verità, l’Italia importa energia elettrica prodotta da centrali nucleari francesi? (cavallo di battaglia di molti pro-nuke convinti).
Perché in Francia la produzione di energia elettrica avviene soprattutto tramite centrali nucleari, che per la loro struttura, non possono essere accese e spente a seconda della richiesta. Quindi di notte in Francia c’è un eccesso di produzione di energia elettrica che se non ceduta determinerebbe un sovraccarico della rete elettrica che potrebbe determinare gravi inconvenienti. La Francia allora la vende sottocosto ai Paesi confinanti, tra cui l’Italia. Di notte, quando la produzione di energia elettrica costa di più, l’Italia riduce fortemente la produzione di elettricità e l’acquista a basso costo dalla Francia che non può fare altrettanto e non può farne a meno. Di giorno succede il contrario e l’Italia, che come abbiamo visto ha un notevole surplus di potenza installata, esporta energia elettrica in Francia, guadagnandoci molto bene. La Francia, proprio per il massiccio ricorso alla energia nucleare, ha un sistema di produzione di energia elettrica poco flessibile, che produce scorie da smaltire a costi molto elevati, con un inquinamento dei territori molto pericoloso.


fonte: coblog.it



giovedì, febbraio 10, 2011


Reati ambientali: in Italia uno ogni 43 minuti


 
Il settore legale del Wwf Italia, nell'ambito dell'Apertura dell'Anno Giudiziario, ha tirato le somme dei reati ambientali che si sono confusamati nel nostro Paese nel solo 2010, stabilendo che ogni 43 minuti viene commesso un reato nei confronti del nostro ecosistema.
Oltre 300 avvocati si sono schierati a fianco della storica associazione ambientalista
intervenendo, dal 1986 ad oggi, in oltre 2000 giudizi, 250 udienze solo nel 2010. "Il Wwf -sottolinea l'associazione del Panda- è presente ed è parte attiva in oltre 300 processi tuttora pendenti, un grande sforzo a difesa degli interessi della collettività attuato anche con l’aiuto degli avvocati e delle migliaia di sostenitori".
Gli ambiti d'intervento vanno dalle discariche abusive agli inceneritori, dagli ecomostriall'inquninamento dell'aria e acustico fino alla caccia di frodo.
Stefano Leoni, Presidente del WWF Italia ha tenuto a sottolineare "come il ruolo della Magistratura sia fondamentale per dare una corretta lettura e applicazione di norme troppo spesso travisate" e come senza lo strumento delle intercettazioni "molti eco-reati potrebbero non essere più scoperti".
Il Wwf chiude la sua nota ricordando l'importanza di inserire nel Codice Penale la voce "delitti ambientali":
"Ad oggi, infatti, le sanzioni previste dalle leggi di tutela dell’acqua, dell’aria, del suolo, delle aree protette e della fauna, (a parte rare eccezioni come il traffico di rifiuti) sono esclusivamente di natura contravvenzionale (secondo la classificazione del ’39 del codice penale)", conclude l'associazione ambientalista. (Fonte: Ecoblog.it)


martedì, febbraio 08, 2011

AMBIENTE BASSO MOLISE
 
 


COMUNICATO STAMPA


 
 
 


LE SPIAGGE MOLISANE  PISTE PER RALLY
(durante la manifestazione il Mare d’Inverno, suv in bella vista sulla battigia)

 



Non ci sorprende più il fatto che suv e quad  effettuino delle lunghe “passeggiate”, indisturbati, sulle spiagge del litorale molisano.
Già all'inizio della nostra attività, circa dieci anni fa, denunciammo la trasformazione periodica e clandestina del litorale, in particolare del tratto di arenile antistante Campomarino e Petacciato in un improvvisato campo da rally, in cui,  i proprietari di suv e di quad  di diverso formato e potenza, ma anche di moto da cross, imperversavano, con i loro rombanti automezzi, indisturbati tra le magnifiche dune della costa molisana. Sono passati tanti anni ma nulla è cambiato.
Uno sfregio al territorio che, purtroppo, spesso avviene anche all'interno di aree S.I.C. (Sito di Interesse Comunitario) come quelle di Campomarino e Petacciato, sia da parte di fuoristradisti che di motociclisti.
E' indispensabile che la Capitaneria di Porto e la Polizia provinciale e municipale vigilino ed identifichino questi soggetti ed accertino le eventuali notizie di reato. E’ chiaro  che la salvaguardia del territorio non è solo compito delle forze dell'ordine ma è, soprattutto, compito di ogni Cittadino che è obbligato, per dovere civico, a documentare (oggi basta un telefonino) tali atti e segnalare immediatamente alle Autorità lo svolgersi dei fatti ed è dovere anche dei tanti fuoristradisti e motociclisti, rispettosi della natura e dell'ambiente,  denunciare per primi ed isolare queste "pecore nere".
Questi comportamenti illegali arrecano gravi  danni all’ambiente e alla biodiversità e di conseguenza alla nostra salute.
lì 08/01/2011



                                                                         Il Presidente
                                                                       Luigi Lucchese


 






 


“Il Mare d’Inverno” 2011:
Plastica e polistirolo invadono sempre più le nostre spiagge.


 
 


Si è svolta con grande successo questa mattina la 19^ edizione de "IL MARE D'INVERNO", iniziativa di tutela ambientale promossa da FARE VERDE, che ha coinvolto diverse decine di volontari impegnati nella raccolta di rifiuti abbandonati sulla spiaggia.
Anche quest’anno, è stato ripulito un lungo tratto del litorale nord di Campomarino, nei pressi del depuratore, tratto di particolare interesse paesaggistico per la presenza di dune naturali e riccamente popolato di specie volatili.
 
La consueta classifica dei rifiuti raccolti ha visto vincere ancora una volta la plastica in tutte le sue forme: bottiglie, flaconi, contenitori di ogni specie, ma anche imballaggi ed oggetti usa e getta delle più svariate tipologie; un desolante spettacolo che vede i nostri litorali invasi, nei periodi lontani dagli interessi turistici, da tutto ciò che viene indiscriminatamente abbandonato e che il mare restituisce al mittente dopo le mareggiate.
Proprio la massiccia presenza, ormai permanente, di imballaggi in plastica dimostra come, nonostante le gravi emergenze rifiuti verificatesi in molte zone d’Italia, ancora nessun provvedimento concreto è stato adottato per limitare la produzione di rifiuti “a monte” attraverso l’introduzione, ad esempio, del vuoto a rendere per le bevande, della diffusione dei detersivi alla spina, della sostituzione dei prodotti “usa e getta” con quelli riutilizzabili; semplici comportamenti “virtuosi” che, come dimostrato dove adottati, riducono drasticamente la produzione dei rifiuti e, di conseguenza,  tutte le problematiche inerenti il loro smaltimento. E’ infatti assurdo continuare a gestire le emergenze semplicemente individuando nuovi siti dove ammucchiare immondizia o, peggio, bruciarla negli inceneritori, senza preoccuparsi di come produrne meno.
Come dire, il miglior rifiuto è quello non prodotto.
Un’altra sconcertante conferma riscontrata in mattinata, è stata l’assurda invasione di cassette in polistirolo, del tipo comunemente usate dai pescherecci per confezionare il pesce, evidentemente gettate in mare aperto con troppa facilità dagli stessi equipaggi. Atteggiamenti che confermano lo scarso rispetto per l’ambiente anche da parte di chi, come i pescatori, lo vivono quotidianamente e, pertanto, dovrebbero maggiormente tutelarlo e rispettarlo.  Per questo nei prossimi giorni sarà presentato un esposto con il quale si chiederà alle autorità preposte di intervenire in maniera decisa verso i responsabili, al fine di porre fine a queste incivili abitudini.
 
Alla mattinata ecologica ha preso parte anche il Corpo Volontari Protezione Civile di Campomarino e tanti volontari dell’Associazione Ambiente Basso Molise, oltre a tanti cittadini venuti da diverse zone della regione, che hanno così avuto modo di trascorrere una bellissima giornata coniugando una salutare passeggiata sull’arenile con l’ impegno concreto a tutela delle nostre coste. Tanti anche i bambini entusiasti che hanno potuto così cogliere il valore educativo dell’iniziativa.
 
                                                                         FARE VERDE 
                                                          Gruppo Provinciale di Campobasso
 

domenica, febbraio 06, 2011

IL MARE D'INVERNO


In una giornata splendente,  si è svolta la manifestazione  IL MARE D'INVERNO organizzato da FARE VERDE. Ottima la partecipazione moltissimi i Soci di Ambiente Basso Molise e della Protezione Civile di Campomarino. L’Operazione di pulizia e salvaguardia si è svolta sul litorale nord di Campomarino in un tratto di particolare interesse paesaggistico per la presenza di bellissime dune naturali.
I rifiuti spiaggiati rappresentano uno dei principali problemi delle nostre coste. Esse risentono purtroppo delle brutti abitudini di persone incivili ma soprattutto di operatori, che nonostante fanno del mare la loro risorsa principale, non lo rispettano. I rifiuti che si trovano nelle nostre spiagge non provengono infatti solamente dai bagnanti, ma possono giungere dal mare da molteplici fonti, come i fiumi, le strade, le imbarcazioni, le attività umane in mare e dagli scarichi fognari.  Le nostre associazioni periodicamente si impegnano a rimuovere i rifiuti che  sono spiaggiati ma, non basta. 
Inoltre non vi sono solo rifiuti sulla spiaggia il più delle volte vi troviamo fuoristrada, moto e quad che spadroneggiano sulle dune. I controlli purtroppo latitano e questi signorini fanno il loro comodo a dispetto delle norme e leggi che vietano l’uso di mezzi meccanici sul litorale.
Di comune accordo con i responsabili di  FARE VERDE nei prossimi giorni presenteremo un esposto alle forze dell’ordine in merito alla situazione di degrado del litorale e alla mancata vigilanza per quanto riguarda gli automezzi che distruggono le dune.
Numerosa la partecipazione del gruppo di Ambiente Basso Molise, cosa importante i nuovi iscritti c’erano tutti. Un grazie a Roberto, Matteo, Luigi, Antonio e Antonio (nonno e nipote) Renato, Pasquale Rosamaria e Giuseppe , Chiara e Alice, Peppino, Peppe, Andrea.



 






























































































MADRE NATURA RINGRAZIA