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lunedì, ottobre 31, 2011

RINVENUTA CARCASSA DI DELFINO


Domenica 30 ottobre abbiamo rinvenuto una carcassa di delfino. Il corpo molto deteriorato non ha permesso i rilievi che di norma facciamo in queste occasioni. Il ritrovamento è avvenuto a sud del porto di Campomarino. Abbiamo avvisato la Capitaneria di porto che prontamente ha effettuato un sopralluogo. Ecco alcune immagini:


 












sabato, ottobre 29, 2011

AMBIENTE BASSO MOLISE
 
 


COMUNICATO STAMPA


 
 
 


PREMIO SCUOLA VERDE 2011:
PROTAGONISTI DELLA MANIFESTAZIONE ALUNNI E INSEGNANTI
 
 
 



Assegnato alle classi terze  A e B della scuola primaria “G. Marconi” di Petacciato il premio scuola verde 2011. La premiazione si è svolta presso la sala consiliare del comune di Petacciato. Ha consegnato il premio l’assessore all’ambiente della Provincia di Campobasso Alberto Tramontano. Hanno  presenziato alla cerimonia il Vice Presidente della Provincia di Campobasso Talucci e l’assessore alla cultura Gabriella De Cristofaro del comune di Petacciato e il dirigente ABM Plescia Antonio.
Il premio promosso da Ambiente Basso Molise è stato realizzato grazie anche al sostegno del CDS Il Melograno di Larino.
Un grazie a tutte le autorità intervenute in particolare all’assessore all’ambiente della Provincia di Campobasso: Alberto Tramontano che, con la sua presenza ha voluto dare un significativo rilievo alla manifestazione. ABM è impegnata a promuovere una cultura ambientale  che migliori la qualità della vita dei cittadini. La grande partecipazione delle scuole ai nostri progetti dimostra la volontà di insegnanti, studenti e famiglie a cooperare per rendere il basso Molise ancora più verde e aperta alle proposte che provengono dalle persone che tutelano il territorio. E’ importante che i nostri giovani affrontino tematiche che riguardano la qualità della vita e la salvaguardia del territorio.
Un  plauso particolare và alle maestre Caruso Giovanna, Paduano Emanuela e Serafino Rosanna.
Gradita sorpresa un sontuoso rinfresco preparato dai genitori degli alunni.
li 29 ottobre 2011

 
                                                                 Il Presidente
                                                              
Luigi Lucchese


 




 i genitori e gli studenti


l'assessore all'ambiente della provincia di Campobasso Alberto Tramontano






l'assesore alla cultura del comune di Petacciato Gabriella De Cristoforo



il vice Presidente della Provincia di Campobasso: Talucci



 



 
la maestra Serafino ed il V.Presidente Talucci



la maestra Paduano con l'assessore alal cultura



la maestra Caruso e l'assessore Tramontano



i vincitori del premio "SCUOLA VERDE 2011"
 

venerdì, ottobre 28, 2011

PREMIO "SCUOLA VERDE 2011"

AMBIENTE BASSO MOLISE
Via Alpigiano, 10
86034 GUGLIONESI
 
 
 


COMUNICATO STAMPA


 
 


PREMIO SCUOLA VERDE 2011


 
Sabato 29 ottobre 2011, alle ore 9.30, presso la sala consiliare del comune  di Petacciato ci sarà la consegna, da parte del Presidente Lucchese e di alcuni volontari dell’Associazione Ambiente Basso Molise, del premio
                                                    “Scuola Verde 2011”.


Ambiente Basso Molise assegna, ogni anno, questo riconoscimento ad una delle numerose scuole o classi che partecipano ai suoi progetti. La scuola ad essere premiata è quella che si è particolarmente distinta per l’impegno, la passione e la costanza profusa per la realizzazione di progetti rivolti alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio del basso Molise.
Il progetto “Scuola & Volontariato” patrocinato e finanziato dal Centro di Servizio per il Volontariato “il Melograno” di Larino ha visto la partecipazione di numerose scuole di ogni ordine e grado inoltre, allo stesso hanno partecipato alcuni docenti dell’Università degli Studi del Molise.
La premiazione vedrà la consegna di una targa ricordo per la scuola, di alcuni poster e di un diploma per i ragazzi che hanno partecipato al progetto.
Interverranno alla premiazione oltre al Sindaco Lapalombara e alcuni assessori del comune costiero anche l’assessore all’ambiente della Provincia di Campobasso Tramontano Alberto.
li 27/10/2011
                                                                           Il Presidente
                                                                         Luigi Lucchese


 





 
 

giovedì, ottobre 27, 2011

AMBIENTE BASSO MOLISE
Via Alpigiano, 10
86034 GUGLIONESI
 
 
RACC. A/R 13732722060-9        ASSESSORATO REGIONALE ALL’AMBIENTE
                                                     Ufficio Pronuncia di Compatibilità Ambientale
                                                     Via Sant’Antonio Abate (CB)
                                                     CAMPOBASSO
 
RACC. 13944864390-7               PROVINCIA DI CAMPOBASSO
                                                     VIA ROMA 47
                                                     CAMPOBASSO
 
RACC. 13732721990-3               COMUNE DI GUGLIONESI
                                                     GUGLIONESI
 
 
OGGETTO: Osservazioni al Progetto di installazione impianto di frantumazione meccanica di sfridi di materiali per l’edilizia a base di gesso nello stabilimento di Guglionesi
 


PREMESSA


IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE


La Dichiarazione di Rio (Earth Summit del 1992) ha adottato formalmente il Principio di Precauzione all’ art. 15 , poi introdotto dall’ Unione Europea nel proprio trattato nel 1994.
La base normativa del principio di precauzione è collocata nell’art. 301, secondo comma, d.lgs. 152/2006, intitolato significativamente “attuazione del principio di precauzione”, dopo aver chiarito al primo comma di costituire diretta attuazione del diritto comunitario “..in applicazione del principio di precauzione di cui all’art. 174, paragrafo 2, Trattato CE, in caso di pericoli, anche solo potenziali, per la salute umana e per l’ambiente (..)”.
Tale principio sancisce, come opportunamente sintetizzato nella dichiarazione di Wingspread del 1998, che “quando la salute o l’ ambiente possono essere danneggiati da un’ attività, andrebbero prese misure precauzionali anche se alcuni rapporti di causa ed effetto non sono stati provati scientificamente in maniera completa. In questo contesto, il peso della dimostrazione dell’ innocuità dovrebbe ricadere su chi propone l’ attività piuttosto che sul pubblico”. In sostanza, un prodotto o un processo produttivo non vanno considerati pericolosi soltanto dopo che si è determinato quanti danni ambientali, malattie e morti producono, ma al contrario possono essere considerati sicuri solo se siamo in grado di escludere che possano presentare rischi rilevanti e irreversibili per la salute e l’ ambiente.
Quindi:
il principio di precauzione è il principio generale del diritto comunitario che fa obbligo alle autorità competenti di adottare provvedimenti appropriati al fine di prevenire taluni rischi potenziali per la sanità pubblica, per la sicurezza e per l’ambiente, facendo prevalere le esigenze connesse alla protezione di tali interessi sugli interessi economici
 
OSSERVAZIONI
 
I ricercatori del Reparto di Epidemiologia Ambientale dell’ISS e dell’ENEA nel 2006 hanno effettuato un primo studio di epidemiologia geografica relativo alla mortalità per causa specifica nei Comuni di Termoli, Campomarino, Guglionesi, Portocannone, San Martino in Pensilis, Petacciato, San Giacomo degli Schiavoni e Ururi. Tale studio fu presentato al convegno dell’Associazione Italiana di Epidemiologia tenutosi a Roma nel maggio 2006 (Trinca et al. “Sorveglianza epidemiologica nei siti inquinati: il polo industriale di Termoli e l’area di Guglionesi”), e successivamente pubblicato dopo il primo convegno a Termoli il 28 settembre 2006 (Trinca et al. “Polo industriale di Termoli e sito di interesse nazionale per le bonifiche di Guglionesi: risultati preliminari dello studio di mortalità, in: Indagini epidemiologiche nei siti inquinati: basi scientifiche, procedure metodologiche e gestionali, prospettive di equità a cura di F. Bianchi e P. Comba. Rapporti ISTISAN 06/19: 185-195).
Le considerazioni conclusive sono  “L’area considerata comprende un polo industriale (Termoli), un sito di interesse nazionale per le bonifiche (Guglionesi)e una serie di comuni che gravitano intorno al polo industriale. Il quadro di mortalità di Termoli suggerisce un incremento di alcuni tumori di origine professionale (polmoni, pleura e vescica), a fronte di una sostanziale mancanza di riconoscimenti di malattie professionali: 12 casi riconosciuti dall’INAIL tra il 1990 e il 2000, di cui 10 casi di ipoacusia da rumore, nessun caso riconosciuto tra il 2001 e il 2004 (fonte: ISPESL, Laboratorio di Epidemiologia Occupazionale). L’osservazione di una elevata mortalità per alcune cause soprattutto tumorali, alla cui eziologia possono contribuire fattori di rischio occupazionali e ambientali, in un territorio già individuato come sito di interesse nazionale (Guglionesi), rende necessario l’approfondimento delle conoscenze attraverso l’ulteriore esame dei flussi informativi sanitari e ambientali e, in prospettiva, la conduzione di indagini sul campo”
Successivamente nel 2010 la Provincia di Campobasso e i Comuni di Termoli, Campomarino, Guglionesi, Portocannone, San Martino in Pensilis, Petacciato, San Giacomo degli Schiavoni e Ururi hanno contribuito alla “Realizzazione di un’indagine epidemiologica su ambiente e salute nell’area di Termoli” presentato a Termoli.
Nel rapporto finale dello studio a pg 73, a proposito delle polveri:
“ Per quanto riguarda le polveri, le simulazioni sul lungo periodo indicano una ricaduta in aree residenziali con valori che si collocano intorno ai 10-13 μg/m3, come media annuale; vi sono alcune
aree residenziali che sono interessate da ricadute prossime o superiori ai 50 μg/m3. Va ricordato che, secondo la attuale normativa, il limite giornaliero da non superare più di 35 volte l’anno è di 50
μg/m3 e che il limite come valore medio annuale è di 40 μg/m3.”
Nella Tabella 3: Distribuzione del contributo percentuale delle ricadute di polveri sul territorio
“ Lo Zuccherificio contribuisce con la percentuale più alta su tutto il territorio, mediamente con il 61%, seguita dalla Fiat con un contributo medio di circa il 16%, quindi la BPB Italia (Saint Gobain PPC ITALIA s.p.a.) con il 12%. Gli altri impianti contribuiscono con valori bassi inferiori o vicini all’1%, solo la ITT e la IRCE Cavi mediamente apportano il 4% e 2.5% rispettivamente.”
 
L’installazione dell’impianto di frantumazione meccanica di sfridi di materiali a base di gesso che il Proponente intende realizzare nei pressi della cava coltivata dalla stessa società, la presenza dello stabilimento di produzione di cartongesso della stessa società sono tutte attività che producono polveri sottili e ultrasottili.Tali polveri rappresentano l’inquinante più rilevante dal punto di vista biologico, infatti, penetrano nell’albero respiratorio, nelle prime vie aeree le PM10, nei bronchi e negli alveoli le PM 2,5, direttamente nel sangue le polveri ultrasottili le PM 1, sino alle PM 0,1 che dal sangue vengono veicolate direttamente all’interno del nucleo cellulare. Le polveri sottili sono costituite, o possono caricarsi durante l’aerodispersione a contatto con altri inquinanti aerodispersi di svariata natura e produzione, da diverse sostanze tossiche come metalli, nitrati, solfati e numerose sostanze chimiche come gli ossidi di azoto e di zolfo, gli idrocarburi policiclici aromatici (il benzene) con effetti tossicologici importanti.
 
 
Tutto ciò premesso l’Associazione Ambiente Basso Molise, a proposito della richiesta di compatibilità ambientale presentata alla Regione Molise dal SAINT GOBAIN PPC ITALIA s.p.a. circa l’installazione impianto di frantumazione meccanica di sfridi materiali per l’edilizia a base di gesso nello stabilimento produttivo di Guglionesi (CB) osserva quanto segue:
 




  1. Il contesto in cui si colloca il progetto è circondato da culture di pregio che potrebbero risentire delle polveri generati dal funzionamento dell’attività, così come il contesto residenziale del circondario.


  2. Il livello delle polveri nell’area considerata è già molto elevato grazie all’apporto delle polveri generate dalla coltivazione della cava presente nelle vicinanze ad opera della stessa azienda.


  3. Non è stata fatta alcuna caratterizzazione dell’effetto cumulativo delle polveri sottili aerodisperse che si sommerebbero a quelle attualmente esistenti e che già sfiorano i limiti legislativi.


  4. Nessuna analisi con bioindicatori è stata effettuata per stabilire la qualità e quantità di inquinanti ante e post realizzazione dell’impianto.


  5. I principali studi condotti in Europa ed U.S.A. sulla correlazione fra inquinamento atmosferico e cancro al polmone sono concordi nel valutare che per ogni 10 µg/m3 di PM 2.5 si registra un incremento tra l'8% ed il 14% di neoplasie polmonari. Si ricorda che l'OMS ha stimato la quota di decessi attribuibili a valori di PM10 oltre 20µg/m3 in 13 città italiane con oltre 200.000 abitanti sulla base dei valori di PM10 registrati negli anni 2002-2004. La stima è di 8220 morti/anno di cui 742 morti/anno per cancro del polmone. Si stima che in Europa le morti premature/anno per polveri sottili ( PM2.5) siano 348.000.



 
Per tali motivi l’Associazione Ambiente Basso Molise chiede che l’autorizzazione venga negata o, ove mai venga rilasciata,  venga subordinata a  una caratterizzazione di biomonitoraggio e analisi chimico-fisico dell’effetto cumulo dell’area interessante il sito,  l’area del Consorzio industriale Val Biferno e l’area di ricaduta degli effetti delle lavorazioni. Inoltre, chiede, che nell’eventuale autorizzazione, ove mai venisse rilasciata, sia prescritto che le lavorazioni dei rifiuti devono essere svolte in ambienti confinati chiusi e dotati di idoneo sistema di filtraggio dell’aria, al fine di minimizzare il rilascio di polveri sottili nell’aria e quantomeno limitare l’effetto imbiancamento della vegetazione e delle cose per grandi ambiti e risparmiando la filtrazione e accumulo polmonare della popolazione residente.
 
Sperando, come sempre, di essere stati fattivamente portatori di interessi diffusi e restando in attesa di riscontro e informazione sull’esito del procedimento si porgono distinti saluti 
26/10/2011

                                                                                            Il Presidente 
                                                                  Luigi Lucchese
                                                     AMBIENTE BASSO MOLISE


 






mercoledì, ottobre 26, 2011


ALTERNANZA SCUOLA – VOLONTARIATO



Nella giornata del 25 ottobre u.s. il Presidente Lucchese, i Soci Grieco e Di Loreto sono stati impegnati presso il centro di servizio il Melograno di Larino per far conoscere  le loro esperienze di volontari a giovani studenti.
Nell’intento di sostenere le OdV nel compito di formare/informare i propri volontari e quanti vogliano avvicinarsi alle attività associative, il CdS ha proposto un breve percorso formativo destinato a ripensare o proporre l’agire volontario e le motivazioni ad esso sottostanti.
Da molti anni il CDS il Melograno è impegnato nella diffusione delle problematiche inerenti la società civile e di promuovere nel territorio la cultura e le iniziative di solidarietà.
L’obiettivo del corso è:
 




  • far conoscere ai giovani le varie associazioni di volontariato per dare loro un tessuto di vita sociale in cui saper dire, saper fare e saper essere cittadini attivi;


  • aiutare gli studenti ad accostarsi con curiosità ed intelligenza a situazioni umane diverse ed anche problematiche (povertà, guerre, malattie, disabilità, catastrofi ambientali, …);


  • far conoscere ed apprezzare aspetti di culture diverse al fine di allargare le proprie conoscenze ed anche superare pregiudizi o chiusure immotivate verso chi è diverso per etnia, religione, e altro;


  • illustrare la struttura e i servizi offerti dal CdS Il Melograno e dalle organizzazioni di volontariato così da orientare i giovani verso una possibile scelta di fare volontariato come un modo per sentirsi protagonisti e responsabili nella società.



Oltre al direttore del CDS il Melograno: Biancia Maria Fuso Biondi, l'esperto Angelo Salvi le associazioni: Protezione Civile di Montenero di Bisaccia, Incontrasi di Termoli, la LILT, Ambiente Basso Molise.
Ecco Alcune immagini della giornata:

 





















 

martedì, ottobre 25, 2011

AMBIENTE BASSO MOLISE
 


COMUNICATO STAMPA


 


AMIANTO QUOTIDIANO
(nel triangolo della monnezza scaricate decine e decine  di lastre di eternit)
 
 
 
 



Nuovo scarico di eternit nel triangolo della monnezza tra Guglionesi – Termoli – San Giacomo degli Schiavoni.
Decine e decine di lastre di eternit sono state scaricate in un sito da poco bonificato.
I controlli latitano ed i nuovi barbari ovvero “delinquenti senza scrupoli” continuano ad inquinare e seminare morte tra i cittadini.
Nonostante i numerosi solleciti per la bonifica dei siti inquinati adesso, il gioco si fa veramente pesante.
Siamo circondati da materiale pericoloso: l’ETERNIT.
Sulla S.P. 111 sul ciglio della strada,  una discarica di eternit  più volte segnalata, ai confini tra San Giacomo e Termoli sito di eternit più volte segnalato, nel territorio di Guglionesi altro eternit più volte segnalato e così per tanti altri siti: ETERNIT, ETERNIT, ETERNIT.
Le sue fibre microscopiche, infatti, se respirate possono agganciarsi agli alveoli dei polmoni e provocare, anche a distanza di anni, patologie come l’asbestosi o il mesotelioma, un tumore che non lascia scampo. Il mesotelioma, tra l’altro, può essere provocato anche da un’esposizione saltuaria e la sconsideratezza di coloro che gettano simili materiali incuranti di se stessi e degli altri, deve essere assolutamente fermata.
I costi sociali sono altissimi. L’eternit ha ucciso oltre 8mila italiani in 12 anni.
Nonostante sia fuorilegge dal 1992, ne siamo circondati.
Chiediamo a tutti i Sindaci del basso Molise di aprire un tavolo tecnico per cercare di risolvere la questione eternit e discariche abusive.
Siamo convinti che con un tavolo tecnico si possono ottenere dei buoni risultati (Termoli docet) sia per il nostro ambiente, che per le casse comunali e soprattutto per la salute di tutti.
 E’ dovere istituzionale di ogni Sindaco tutelare la salute dei Cittadini.
Secondo noi i Comuni non possono rinunciare a sfide come queste.
li 25/10/2011
                                                                                  Il Presidente
                                                                               Luigi Lucchese


 


















lunedì, ottobre 24, 2011

AMBIENTE BASSO MOLISE
 
 


COMUNICATO STAMPA


 
 
 


I TESORI DEL MARE
(centinaia di reste sul litorale sud di Campomarino)

 



Con l’ultima mareggiata il mare ci ha regalato tanti tesori, migliaia e migliaia di tesori, tutti colorati rossi, neri, verdi, bianchi, arancio, lilla, violetto. Si! parliamo delle famose reste.
Gli amati retini di plastica che servono per la coltivazione delle cozze. I mitili appena sfornati vengono inpacchettati mentre i famosi retini sono buttati fuori bordo, tanto che danno possono fare?
Invece il danno è irreversibile sia per l’ambiente marino e con esso tutta la flora e fauna sia per l’uomo.
Centinaia e centinaia di reste infatti sono stati trovati nella mattinata di domenica u. s. da alcuni volontari di Ambiente Basso Molise nel tratto sud di Campomarino nei pressi del torrente Saccione. Se si pensa che in alcuni punti e per uno spazio di non più di 50 mt. sono stati contati oltre 300 retini di tutti i colori. La documentazione fotografica ne è la prova.
L’ultima segnalazione di ABM è stata fatta solo a settembre 2011.
Tutti fanno finta di nulla. Non è successo niente. C’è di peggio: tumori, inquinamento, incendi, cosa sono dei retini sulla spiaggia oltretutto anche colorati. Il mare è più bello con tanti colori sulla spiaggia. In fin dei conti sono proprio loro i veri tesori che il mare ci dona giornalmente.
li 24/10/11
                                                                                  Il Presidente
                                                                                Luigi Lucchese



 




































 

domenica, ottobre 23, 2011


QUANDO SI SPENDE PER BONIFICARE LE DISCARICHE ABUSIVE?



Le discariche abusive rappresentano un costo ambientale e sociale.
Oltre all’evidente impatto estetico ed in alcuni casi igienico (essi possono rappresentare anche un danno per l’immagine di un’azienda o di un nucleo industriale se i rifiuti vengono abbandonati nella vicinanza delle ditte o industrie ( come nel caso delle immagini riportate).
E’ quasi impossibile differenziare i rifiuti abbandonati ed essi  rappresentano un “spreco” di materie altrimenti recuperabili.
Questo genera un costo economico per i cittadini, in quanto tocca al Comune raccogliere e smaltire questi materiali e, in genere, lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati costa di più rispetto a quello dei materiali correttamente separati.
I cittadini quindi pagano di tasca loro a causa del cattivo comportamento di pochi.
La riflessione che vogliamo allora fare è questa: non sarebbe conveniente per tutti se il Comune definisse ed attuasse una strategia di intervento puntuale di controllo e monitoraggio del territorio, con l’ausilio della Polizia Locale in azione coordinata con chi gestisce la raccolta e smaltimento rifiuti, al fine di eliminare il problema delle discariche abusive?
La maggior parte dei rifiuti  è caratterizzato dalla presenza di tipologie ben precise (materiali di risulta, mobili, elettrodomestici, pneumatici). Ciò lascia pensare che si tratti di rifiuti derivanti dall’attività di piccole imprese, che invece di servirsi dei normali canali di conferimento dei rifiuti derivanti dal proprio lavoro, considerano più “comodo” scaricarli per strada, danneggiando in questo modo la collettività.
Con un controllo costante da parte della Polizia Locale nei siti più “a rischio”, magari utilizzando il supporto che le moderne tecnologie possono fornire, sarebbe  possibile scoraggiare l’abbandono illegale dei rifiuti, e con qualche piccola attività di indagine sui materiali scaricati si potrebbe anche risalire ai responsabili.
Si tratta di un’attività che richiede sicuramente di essere attuata con costanza, dedicandovi un’adeguata dotazione organica per un’adeguata quantità di tempo, però può portare a buoni risultati sia per il nostro ambiente, che per le casse comunali e soprattutto per la salute di tutti.
Secondo noi i Comuni non possono rinunciare a sfide come queste.


 





 



il sito fotografato si trova nella zona industriale di Termoli, dove sono installate delle telecamere. Ma funzionano?


Iniziativa Repubblica.it e WWF



Chi “ricerca trova”, ma chi si racconta può anche vincere una borsa di studio. Il Wwf lancia in questi giorni “Biodiversamente” e “Chi ricerca trova”, una grande campagna a sostegno della biodiversità articolata su quattro livelli. Il primo è una raccolta di fondi per sostenere la ricerca scientifica italiana in uno dei settori chiave della sostenibilità. Il secondo è l’istituzione di un assegno di ricerca per i progetti giudicati più interessanti. Il terzo è dare visibilità alle capacità, ai sacrifici e ai risultati dei nostri ricercatori, raccogliendone le testimonianze attraverso l’apposita casella di posta elettronica 1 sul sito dell’associazione. Alcuni di questi racconti sono già consultabili sulle pagine web 2 del Wwf e danno conto delle importanti scoperte realizzate in questi anni dagli studiosi italiani in giro per il mondo, ma le nuove storie più significative ed emblematiche saranno rilanciate nei prossimi giorni anche da Repubblica.it. Quarto livello della campagna, infine, è una lunga serie di eventi in giro per l’Italia alla scoperta del nostro immenso patrimonio naturalistico. L’appuntamento in questo caso è per il 22 e 23 ottobre con una nuova edizione di “Biodiversamente”, il Festival dell’Ecoscienza organizzato in collaborazione con l’Associazione Nazionale Musei Scientifici, una non-stop di iniziative gratuite tra scienza e natura per conoscere il valore della biodiversità sul territorio, ma anche nei luoghi della ricerca e della divulgazione scientifica. In tutta Italia, musei scientifici, orti botanici, acquari, parchi nazionali e Oasi Wwf saranno aperti al pubblico gratuitamente con laboratori a tema, mostre e installazioni.


 



venerdì, ottobre 21, 2011


INQUINATA LA SPIAGGIA MOLISANA?



Tutta la costa molisana è stata invasa da una schiuma grigiastra nei giorni scorsi. Molti giurano che è fuoriuscita da una nave di passaggio, che sicuramente   avrà sversato qualche sostanza nel mare di fronte la costa molisana.  E’ stata allertata sia la capitaneria di Porti che l’ARPA. Le immagini mostrano il momento dei prelievi e la spiaggia nei giorni successivi. Evidenti sono i segni lasciati dalla schiuma.  


 
























 

giovedì, ottobre 20, 2011

NATURA


TARABUSINO



 



Uccello di medio-piccole dimensioni abbastanza allungato e appartenente all'ordine dei Ciconiformi. Nidifica su nidi costruiti ancorati al canneto vicino all'acqua. E' il più piccolo airone europeo e queste sue minute dimensioni, unitamente alla sua abitudine di rimanere sempre al coperto della vegetazione, ne rendono difficoltosa l'osservazione diretta. E' una specie solitaria durante tutto l'anno. Per cercarlo bisogna guardare attentamente nel canneto e nella vegetazione palustre perché il Tarabusino quando caccia sta spesso immobile o si muove camminando lentamente. Lo abbiamo fotografato con un pezzo di plastica attaccato al becco……… Anche il povero Tarabusino  ha capito quali problemi  possono esserci quando si convive con l’uomo.


 






ALZAVOLA
 



 L'Alzavola comune è una specie migratrice e localmente sedentaria diffusa in tre sottospecie in Eurasia e America settentrionale. Scarsa nidificante in Italia, ma comune come svernante. Abita soprattutto in zone umide d'acqua dolce, densamente coperte da vegetazione. In libertà si nutre di piccoli insetti, molluschi e sementi che possono essere sostituiti da un mangime bilanciato in cattività. 


 







 



PIRO PIRO CULBIANCO



 
 



Uccello di medio-piccole dimensioni, appartenente all'ordine dei Caradriformi. Il maschio e la femmina hanno una livrea praticamente identica con colorazione marrone scuro con macchiettatura fine di bianco sporco nelle parti superiori. Colorazione bianco sporco nelle parti inferiori. E' una specie solitaria durante tutto l'anno anche se qualche volta capita di vedere 3-4 individui assieme. E' facilmente contattabile anche e soprattutto per la sua abitudine di frequentare ambienti aperti, anche se talvolta, in particolare quando sosta su canali e fossi, può essere più difficlmente rilevabile.


 







GALLINELLA D’ACQUA
 



Uccello acquatico; possiede zampe lunghe con dita anch'esse lunghe e non palmate; infatti queste sono usate più come uno strumento per correre che per nuotare; mostra anche una certa riluttanza al volo anche se in grado di compiere discrete migrazioni.
Sul capo spicca in modo particolare lo scudo frontale e buona parte del becco rossi, la punta di quest'ultimo è gialla.
Caratteristico è anche il modo di nuotare muovendo ripetutamente avanti ed indietro il capo ed agitando continuamente la coda; riesce facilmente ad arrampicarsi sulla vegetazione e per alzarsi in volo necessita di una lunga rincorsa sull'acqua.
Frequenta ambienti con acqua stagnante o a corrente lenta con fitta e rigogliosa vegetazione, in questi ambienti risiede soprattutto nella zona di transizione tra le acque aperte e la fascia ripariale.