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giovedì, febbraio 28, 2013

FOTOVOLTAICO: NEL 2012 MENO CRESCITA

All’ormai consueta girandola di numeri e report ultra specifici e dettagliati sulle performance dell’industria fotovoltaica globale si aggiunge un ulteriore raggio, e non è molto positivo: nel 2012 non sono stati installati 35 GW di fotovoltaico, come previsto da molti analisti nel corso dell’anno scorso, ma appena 29. Stima proveniente dall’ultimo NPD Solarbuzz Marketbuzz report, riportata dalla testata di settore PV-Tech.
Secondo Solarbuzz, infatti, le installazioni 2012 sono superiori a quelle dell’anno precedente ma solo di un modesto 5%. Si tratta della crescita più bassa degli ultimi dieci anni, durante i quali il fotovoltaico non era mai cresciuto meno del 10% anno su anno. Non solo: il rapporto tra produzione e vendita (e, quindi, installazioni) è ancora profondamente sbilanciato perché rimane una sovrapproduzione di almeno il 50%.




martedì, febbraio 26, 2013

RICICLO



RICICLO PICCOLI ELETTRODOMESTICI: ITALIANI BOCCIATI


Se è vero che sempre più italiani abbracciano la raccolta differenziata come strumento per dare nuova vita a materiale altrimenti destinato ad essere perso, non si può dire altrettanto dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), soprattutto se appartenenti alla categoria R4. Si tratta dei cosiddetti piccoli elettrodomestici come asciugacapelli, telefoni cellulari, radio o lettori multimediali. Su questo fronte, secondo il comunicato diffuso da Ecolight, c’è ancora molto da lavorare.
Nel 2012, ad esempio, nel nostro Paese ne sono state raccolte quasi 39.000 tonnellate, a fronte delle 200.000 tonnellate di nuovi prodotti immessi sul mercato. Si tratta del 18% circa, una quota troppo bassa se si pensa che il resto finisce quasi certamente nel sacco nero dell’indifferenziata. Convogliare a un corretto processo di smaltimento e riciclo questo tipo di rifiuti è importante, perché essendo composti quasi interamente da ferro e plastica possono essere riutilizzati. (fonte: Greenstyle.it)






lunedì, febbraio 25, 2013

Dossier Kyoto 2013



Secondo i dati dal "Dossier Kyoto 2013", realizzato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile, le emissioni di gas serra in Italia sarebbero diminuite di 7 punti percentuali. Il nostro Paese centra così l'obiettivo nazionale di riduzione delle emissioni fissato dal Protocollo di Kyoto, raggiungendo un contenimento del 7%, rispetto al target prefissato del 6,5%, come media del periodo 2008-2012, rispetto a quelle del 1990. "L'aver centrato gli obiettivi di Kyoto - ha commentato il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini - è un segnale importante per l'Italia, l'indicazione puntuale che il percorso di decarbonizzazione dell'economia italiana è stato avviato e deve proseguire secondo le linee indicate dal piano nazionale definito dal Governo per raggiungere gli obiettivi già fissati in sede europea al 2020 e al 2030".



sabato, febbraio 23, 2013

LA PIAGA



LA PIAGA DELLE DISCARICHE ABUSIVE

Le discariche abusive sono una prassi consolidata nella nostra regione. Nella sola giornata di oggi ne abbiamo scoperte quattro. Potremmo sicuramente aggiungerne altre, il dato che purtroppo dobbiamo riscontrare è che per interessi  economici, per ignoranza o semplicemente per stupidità, gettare rifiuti dove capita, basta che sia lontano dalla nostra abitazione, è un gesto abitudinario ed impunito. Purtroppo la bacchetta magica non esiste e dobbiamo cercare di far capire a tutti i nostri conoscenti che rispettare l’ambiente significa rispettare la nostra salute.
Voi come affrontereste la piaga delle discariche abusive?
Intanto ecco le immagini dell’ennesima discarica:





giovedì, febbraio 21, 2013

ALLARME



SI AGGRAVA LA MORIA DI DELFINI

Pochi giorni fa, su questo blog, abbiamo pubblicato le immagini di un delfino spiaggiato con corda al collo e numerosi fori su tutto il corpo. Apprendiamo, purtroppo, che nel Tirreno i delfini continuano a morire. 
Riportiamo l’articolo di  greenreport che ci segnala il numero dei delfini morti nel solo 2013:
“Si aggrava in queste ore il bilancio dei delfini morti nel Tirreno dopo le recenti segnalazioni da parte della rete scientifica di monitoraggio predisposta dal ministero dell’Ambiente.
Sono 8 i nuovi spiaggiamenti di carcasse di delfino nella varietà stenella striata (stenella coeruleoalba). Sale così a 42 il bilancio complessivo degli esemplari di stenella spiaggiati dal 5 gennaio. Un allarme ambientale nei mari italiani che ha portato fra gennaio e febbraio una mortalità anomala di stenelle tra Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna, contro la media storica di meno di 4 animali l’anno.
Nel dettaglio si tratta di tre nuovi casi di ritrovamento di carcasse di delfino fra Campania e Calabria (segnalati dall’istituto zooprofilattico del mezzogiorno, Sezione di Salerno) a Sapri, Napoli e Castelvolturno; due casi in Sicilia (segnalati dall’istituo zooprofilattico della Sicilia, sezione Palermo-Caltanissetta-Messina) a Patti e Scicli; due casi nel Lazio (segnalati da IZS Toscana e Lazio) a Fondi e Tarquinia, e un altro caso in Toscana (segnalato da IZS Toscana e Lazio, sezione di Grosseto) a Orbetello.”





ALLARME


ALLARME AMBIENTALE NEI MARI ITALIANI

 in gennaio e nei primi giorni del mese di febbraio è stata verificata nel Tirreno una mortalità anomala di delfini (stenelle striate) con 33 esemplari spiaggiati tra Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. Un dato preoccupante che si discosta fortemente dalla media storica di questo tipo di eventi (meno di 4 animali l’anno). Il ministero dell'Ambiente sta monitorando da vicino la situazione grazie alla rete scientifica appositamente voluta e finanziata dal dicastero: Università di Pavia, Università di Padova, Asl, Istituti Zooprofilattici e Arpat. Inoltre il ministero dell’Ambiente ha allertato il Reparto ambientale marino (Capitanerie di Porto e Guardia costiera).
Dalle prime indagini sembra di poter escludere eventi eccezionali causati dall’uomo, come sversamenti di petrolio o di sostanze inquinanti, ricerche geosismiche o esercitazioni militari.
La causa più probabile è di natura infettiva (in 6 soggetti è stata rinvenuta traccia di un batterio, Photobacterium Damselae, che può portare a sindrome emolitica e lesioni ulcerative). Per questo motivo nelle prossime settimane i ricercatori approfondiranno l’eventuale presenza di virus e l’eventuale fioritura di alghe anomale.
Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha commentato: “La Rete nazionale di monitoraggio degli spiaggiamenti sta svolgendo un ottimo lavoro di raccordo tra tutti i soggetti coinvolti e di campionamento, ma vogliamo continuare a studiare da vicino questo fenomeno così preoccupante. Attendiamo nelle prossime settimane dati certi che mettano al confronto le conoscenze teoriche sulle correnti marine con i dati meteo-marini degli ultimi mesi e la situazione su eventuali spiaggiamenti avvenuti in Francia e in Spagna, così da ricostruire un quadro complessivo della situazione”. (Fonte: Ministero dell’Ambiente)