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venerdì, settembre 23, 2011


PROGETTO LIFE 10 NAT/IT/262 “MAESTRALE”
(soddisfazione  per il finanziamento ottenuto dalla comunità europea)



La comunità Europea con i progetti LIFE NATURA e BIODIVERSITA’ intende contribuire a:
 


• migliorare la qualità dell’ambiente  per tutelare  la  salute umana;
• stabilizzare le concentrazioni dei gas serra nell'atmosfera in modo da impedire interferenze pericolose da parte  antropica con il clima;
• tutelare, conservare, ripristinare e migliorare il funzionamento dei sistemi naturali, degli habitat
naturali e della flora e fauna selvatiche, allo scopo di arrestare la desertificazione e la perdita di
biodiversità;
• promuovere una migliore gestione delle risorse e dei rifiuti e incoraggiare modelli di
produzione e consumo più sostenibili;
• promuovere e migliorare azioni di sensibilizzazione a favore dell’ambiente.
Per quanto riguarda l'Italia nel 2011sono stati selezionati 48 progetti per un finanziamento complessivo di 109,3 milioni di euro.
Tra questi è stato finanziato il progetto MAESTRALE  proposto dai Comuni di Campomarino (capofila) e Petacciato, dall’Università degli Studi  del Molise, dal Centro Studi Naturalistici  e Ambiente Basso Molise.
Il progetto MAESTRALE è un progetto pilota che dovrà svolgere azioni mirate al ripristino e alla conservazione di habitat dunali e retrodunali presenti in Molise.
L’obiettivo principale del progetto è la conservazione dell'habitat di dune e zone salmastre umide, così come la protezione di specie della flora e della fauna delle aree costiere del Molise.
Maggiori delucidazioni in merito al progetto, saranno date in occasione della conferenza stampa di presentazione del progetto.
Il Life MAESTRALE inoltre, sarà presentato dalla dott.ssa Sara Fusco e la prof.ssa Angela Stanisci presso l’Università degli Studi del Molise II Edificio Polifunzionale Aula Magna, in via De Sanctis  a Campobasso  il 23 settembre 2011 durante “la notte dei ricercatori” a partire dalle ore 17:00.
li 22/09/2011
                                                                                    Lucchese Luigi
                                                                                  Presidente ABM








 







 




23 SETTEMBRE 2011


giovedì, settembre 22, 2011


AMBIENTE POLITICO………..  TUTTI I PRIVILEGI DELLA CASTA


Ecco la verità, su quanto costa ai contribuenti l’assistenza sanitaria integrativa dei deputati. Si tratta di costi per cure che non vengono erogate dal sistema sanitario nazionale (le cui prestazioni sono gratis o al più pari al ticket), ma da una assistenza privata finanziata direttamente da Montecitorio.
Allora, la Camera assicura un rimborso sanitario privato non solo ai 630 onorevoli. Ma anche a 1109 loro familiari compresi (per volontà dell’ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini) i conviventi more uxorio.

Ebbene, nel 2010, deputati e parenti vari hanno speso complessivamente 10 milioni e 117mila euro. Tre milioni e 92mila euro per spese odontoiatriche.
Oltre tre milioni per ricoveri e interventi (eseguiti dunque non in ospedali o strutture pubbliche convenzionate dove non si paga, ma in cliniche private).
Quasi un milione di euro (976mila euro, per la precisione), per fisioterapia. Per visite varie, 698mila euro. Quattrocentottantotto mila euro per occhiali e 257mila per far fronte, con la psicoterapia, ai problemi psicologici e psichiatrici di deputati e dei loro familari.
Per curare i problemi delle vene varicose(voce”sclerosante”), 28mila e 138 euro. Visite omeopatiche 3mila e 636 euro. I deputati si sono anche fatti curare in strutture del servizio sanitario nazionale, e dunque hanno chiesto il rimborso all’assistenza integrativa del Parlamento per 153mila euro di ticket.
Ma non tutti i numeri sull’assistenza sanitaria privata dei deputati, tuttavia, sono stati desegretati. “Abbiamo chiesto – dice la Bernardini – quanti e quali importi sono stati spesi nell’ultimo triennio per alcune prestazioni previste dal ‘fondo di solidarietà sanitarià come ad esempio balneoterapia, shiatsuterapia, massaggio sportivo ed elettroscultura (ginnastica passiva). Volevamo sapere anche l’importo degli interventi per chirurgia plastica, ma questi conti i Questori della Camera non ce li hanno voluti dare”. Perché queste informazioni restano riservate, non accessibili?
Cosa c’è da nascondere?

Ecco il motivo di quel segreto secondo i Questori della Camera: “Il sistema informatizzato di gestione contabile dei dati adottato dalla Camera non consente di estrarre le informazioni richieste. Tenuto conto del principio generale dell’accesso agli atti in base al quale la domanda non può comportare la necessità di un’attività di elaborazione dei dati da parte del soggetto destinatario della richiesta, non è possibile fornire le informazioni secondo le modalità richieste”.
Se gli onorevoli vogliono qualcosa di più dei “comuni” cittadini italiani, cioè un privilegio, possono pagarselo, visto che già dispongono di un rimborso di 25 mila euro mensili, a farsi un’assicurazione privata. Non si capisce perché questa ‘mutua integrativà la debba pagare la Camera facendola gestire direttamente dai Questori”

.Mentre a noi tagliano sull’assistenza sanitaria e sociale è deprimente scoprire che alla casta rimborsano anche massaggi e chirurgie plastiche private – è il commento del presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini – e sempre nel massimo silenzio di tutti.
…E NON FINISCE QUI… recentemente il Parlamento ha votato all’UNANIMITA’ e senza astenuti un aumento di stipendio per i parlamentari pari a circa € 1.135,00 al mese. Inoltre la mozione e stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali.
Conti alla Mano…

STIPENDIO Euro 19.150,00 AL MESE
STIPENDIO BASE circa Euro 9.980,00 al mese
PORTABORSE circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente parente o familiare)
RIMBORSO SPESE AFFITTO circa Euro 2.900,00 al mese
INDENNITA’ DI CARICA (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00)  TUTTI ESENTASSE
In Più
TELEFONO CELLULARE gratis
TESSERA DEL CINEMA gratis
TESSERA TEATRO gratis
TESSERA AUTOBUS – METROPOLITANA gratis
FRANCOBOLLI gratis
VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis
CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis
PISCINE E PALESTRE gratis
FS gratis
AEREO DI STATO gratis
AMBASCIATE gratis
CLINICHE gratis
ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis
ASSICURAZIONE MORTE gratis
AUTO BLU CON AUTISTA gratis
RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro 1.472.000,00).
Intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni di contributi (41 anni per il pubbico impiego).

Circa Euro 103.000,00 li incassano con il rimborso spese elettorali (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), più i privilegi per quelli che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera. (Es: la sig.ra Pivetti ha a disposizione e gratis un ufficio, una segretaria, l’auto blu ed una scorta sempre al suo servizio)
La classe politica ha causato al paese un danno di 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO.
La sola camera dei deputati costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO !! 





 

mercoledì, settembre 21, 2011


IL REGNO DELLE DISCARICHE ABUSIVE
LO RICONOSCI?



Ritorniamo nel TRIANGOLO DELLA MONNEZZA. Siamo a Guglionesi sulla strada che porta a Campobasso, comunemente chiamata Bifernina. Ci troviamo nei pressi della fermata autobus San Isidoro, le immagini sono eloquenti. L’Ammnistrazione comunale di Guglionesi, pur sollecitata non solo dalla ns. Associazione ma anche da comuni Cittadini, non ha mai bonificato questa discarica abusiva. Ecco le immagini:


 





















domenica, settembre 18, 2011

INQUINAMENTO: BASSO MOLISE NEL BARATRO

Pubblichiamo l'intervista rilasciata dal Presidente Lucchese al settimanale "La Voce del Molise". Eccola integralmente.


Luigi Lucchese, presidente (sin dalla sua costituzione (2002) dell'associazione ambientale pereccellenza "Ambiente basso Molise". Tanto impegno e ottimi risultati.  


Cosa non  va in Molise e soprattutto nel basso Molise?


R. Il  Molise sembra scientemente debellare sul nascere ogni vagito di risalita dal baratro in cui è precipitato. Infatti, in rapporto al numero di abitanti e all’età media della popolazione, tanti sono stati gli spunti per collocare la nostra piccola regione in una pregevole posizione di nicchia. Giusto esempio mare e costa: i cartelli turistici indicano un mare che si intravede, si intuisce tra migliaia di case e palazzi ognuno con la sua spiaggia privata negata alla collettività che però deve intervenire solo negli esborsi economici per i frangiflutti che minacciano le residenze stagionali. Dune, flora e fauna sono oggetto di aggressione selvaggia sia dei singoli che da speculatori del dio mattone. All’interno del Nucleo industriale Valle del Biferno abbiamo attualmente 3 centrali termoelettriche eppure la nostra bolletta elettrica continua a lievitare. Cosa aspettarci come  ristoro dalla paventata produzione termoelettrica dello Zuccherificio? Le nuove terminologie e i prefissi eco…. non incantano più una popolazione ormai stanca di denunciare e vedersi zittita dall’incremento contro ogni logica dei sottoprodotti della combustione. L’acqua definita  “potabile” proviene sempre e solo dalla cloaca del Liscione. Pulita ripulita al limite delle concentrazioni continua a riservarci sorprese organolettiche e giudiziarie. Un Piano di rifiuti affidato alla metodologia dei Gestori e non adattate alle peculiarietà territoriali determinano una disaffezione alle buone pratiche e, senza confronto e incontro, l’imbecille di turno avvelenerà ogni posto lontano dalla vista. Sapere che rifiuti radioattivi sono stati usati per concimare distese di grano, scoprire che rifiuti e fanghi, poco o per niente controllati, sono stati sversati su terreni e culture ortofrutticoli costringe i bassomolisani a chiedersi: Cosa mangiamo? Cosa respiriamo? Cosa beviamo?

 - Quali sarebbero le soluzioni per debellare ogni spiacevole problematica  ambientale?



R. Senza cultura di appartenenza e consapevolezza che il futuro si costruisce sul passato e sul presente, poco si può fare. Fino a quando le scelte dei responsabili di settori ambientali delicati, sarà una scelta prettamente politica non si riuscirà a bloccare la china degenerativa. Allontanare incompetenti e corrotti è il primo indispensabile passo. Fare il punto esatto della situazione delle matrici ambientale, risanare, controllare, obbligare a nuovi standard tecnologici meno impattanti. Sfatiamo il mito che essendo zona molto ventilata, il Bassomolise possa sopportare altri camini di diffusione di polveri fini e ultrafini che già stanno mietendo vittime.

- In questi anni quali sono stati gli ostacoli più grandi incontrati sul  vostro cammino?
R. Riconoscere i meriti di un’associazione di volontari nelle cerimonie ufficiali e ignorarne la presenza, anche solo ed esclusivamente consultiva, quando si prendono decisioni che incideranno pesantemente sul territorio è l’errore più grande che un amministratore può commettere.

- Come, secondo lei, la politica ha affrontato i problemi ambientali in questa  regione?
R. Solo con proclami oltretutto poco incisivi.

- In questi anni avete spesso sollecitato interventi sulla rimozione di  immense discariche a cielo aperto. Facendo un bilancio cosa deve essere fatto  ancora per non scoprirne di nuove?
R. La situazione ambientale lungo le strade e campagne del basso Molise potrebbe migliorare, a differenza di quanto visto purtroppo sino ad oggi, basta porre una adeguata attenzione al fenomeno "discarica abusiva" in termini di prevenzione: c’è bisogno di una azione attiva e repressiva di tutte le forze dell’ordine e amministrative.

- Cosa auspica per il futuro del Molise in materia ambientale?
R. Ridare almeno la parvenza di quel “ verde” Molise da cartolina che predatori senza scrupoli hanno sporcato con un mordi e fuggi industriale ed edilizio.

- Quali sono le priorità per questo territorio?
R. Acqua, limitazione di prodotti chimici in agricoltura, biomonitoraggio della qualità dell’area nel perimetro allargato del Consorzio industriale, analisi approfondita di tutte le cause di tumore e patologie correlate.
 
Buona salute a tutti è il modo migliore per augurare buona salute al basso Molise.


 







































 

sabato, settembre 17, 2011


IL REGNO DELLE DISCARICHE ABUSIVE
LO RICONOSCI?



Siamo sempre a Campomarino, zona depuratore, zona altamente pregiata per la fauna migratoria. Qui l’amministrazione comunale, seppur chiamata in causa con una ns. raccomandata e nonostante ci abbia assicurato la bonifica della zona, nulla è stato fatto, anzi il degrado è aumentato. Naturalmente poi dove ci sono discariche abusive, spesso, gli incendi sono all'ordine del giorno. La distruzione di flora e fauna è stata ingende ed i soldi dei contribuenti vengono spesi per spegnere gli incendi. Ecco le immagini:


 




tonnellate di inerti





























 

venerdì, settembre 16, 2011


IL REGNO DELLE DISCARICHE ABUSIVE
LO RICONOSCI?



Continua il nostro viaggio nelle discariche già censite per vedere se qualcuna è stata bonificata Siamo stati a Campomarino nella discarica abusiva di via Sereni. L’eternit presente all’epoca è stata rimossa e con essa tutto il materiale ma, c’è sempre una ma, qualche imbecille ha voluto lasciare altri ricordini. Ecco quello che abbiamo trovato:


 


















 




 

giovedì, settembre 15, 2011


Veleni dagli scarichi delle asciugatrici, colpa dei detersivi


 


Il fresco profumo di pulito emesso dalle asciugatrici nasconde veleni e sostanze inquinanti. La scoperta è da attribuire ad uno studio che ha individuato nei detersivi e nei fogli profumati che vengono aggiunti al bucato all’interno delle asciugatrici. Gli scarichi di questi elettrodomestici non erano stati mai monitorati, ma è bastato fare una semplice prova per rilevare 25 composti organici volatili di cui sette inquinanti pericolosi.
 



In particolare due di queste sostanze volatili, acetaldeide e benzene, sono state classificate dall’agenzia per la protezione ambientale americana come cancerogene, con annessi limiti per il livello di esposizione. Come spiega Anne Steinemann, professore di ingegneria civile e ambientale e degli affari pubblici presso l’Università di Washington:
 



Questi prodotti possono avere effetti non solo sulla salute personale, ma anche sulla salute pubblica e dell’ambiente. Le sostanze chimiche possono liberarsi nell’aria e negli scarichi dell’acqua. Concentriamo molta attenzione su come ridurre le emissioni di sostanze inquinamenti dalle automobile, ma anche questa è una fonte di inquinanti che potrebbe essere ridotta.

 


Tutto questo senza considerare come le asciugatrici siano elettrodomestici (ad elevati consumi energetici) dei quali si potrebbe tranquillamente fare a meno, soprattutto in un paese come il nostro nel quale il sole per asciugare “naturalmente” il bucato non manca. (fonte: Ecoblog)




 
 

mercoledì, settembre 14, 2011


La Nasa vuole portare mini centrali nucleari sulla Luna


 


Nucleare: c’è chi lo odia, chi lo contesta, chi lo teme, ma anche chi lo ritiene indespensabile, come Margherita Hack, o chi se lo metterebbe addirittura sotto il cuscino, come Veronesi. Tutte questioni “terrene” che verranno ben presto trasferite in luoghi più…”spaziali”. Sì, perché la Nasa e il Dipartimento Americano dell’Energia (U.S. Department of Energy, DOE) stanno pensando dicostruire centrali nucleari in grado di funzionare sulla Luna e sui pianeti del Sistema Solare, come Marte.
 


Il tutto per alimentare l’equipaggiamento e le infrastrutture utilizzati dagli astronauti durante le missioni interplanetarie, fino ad oggi riforniti principalmente dalla luce solare, fonte energetica non sempre disponibile, ad esempio di notte, o in grotte e canyon. Ma anche per ambire a missioni più lunghe e lontane.


  L’ipotesi (reale, non fantascientifica!) è stata recentemente presentata in occasione delNational Meeting & Exposition dell’American Chemical Societyin corso a Denver da James E. Werner, che sta già lavorando con il suo team alla realizzazione del primo prototipo.
L’impianto nucleare “alieno”, che dovrebbe esserepronto per il 2012, pur basandosi sugli stessi principi fisici di quelli già realizzati sul Pianeta Terra, avrebbe caratteristiche diverse. Innanzitutto le dimensioni ridotte, più o meno della grandezza di una valigia per facilitarne il trasporto via satellite. Poi la potenza, che dovrebbe arrivare ad appena 40 kW di elettricità, equivalenti all’energia necessaria ad alimentare 8 abitazioni. Differente anche la metodologia di raffreddamento del mini-reattore: non più bacini idrici, ma metallo liquido pompato da un impianto elettrico. Diversi, infine, i materiali: nello spazio, per riuscire a bombardare il nucleo del materiale combustibile con dei neutroni (come avviene nelle centrali “terrestri”), servono materiali specifici non ancora messi a punto.



“I principi fisici sono gli stessi, ma i dispositivi di controllo del reattore e il materiale utilizzato per riflettere i neutroni indietro verso il nucleo combustibile sono completamente diversi - ha spiegato Werner - anche il peso è un fattore da minimizzare in un reattore spaziale, cosa che non è necessaria in un reattore commerciale.”
  Ma che le dimensioni ridotte o la minor potenza non ingannino: sempre di fissione nucleare si tratta, con il suo bel carico di scorie e pericoli. Come a dire, finito di inquinare la Terra, passiamo allo spazio.(Fonte: GreenMe.it)



 




 

martedì, settembre 13, 2011


La UE saluta anche le vecchie lampadine da 60 watt


 


Dopo aver detto addio alle lampadine da 100 e da 75 watt, è arrivato il momento di salutare anche le più  classiche lampadine da 60 watt per le quali, dal 1 settembre 2011, è ufficialmente scattato il divieto di vendita imposto dall’Unione europea.
 



La progressiva messa al bando dal mercato europeo delle tradizionali lampadine a incandescenza a favore di quelle a risparmio energetico come lefluorescenti compatte o a LED prevista dal Regolamento della Commissione n. 244/2009 del 18 marzo 2009 raggiunge così anche la terza tappa. Come ricorderete, infatti, nel 2009 erano state dichiarate illegali le lampadine da 100 watt e lo scorso settembre quelle da 75. Ora anche le lampadine da 60 watt non potranno più essere commercializzate e il prossimo anno lo stesso destino toccherà a quelle da 45 watt, le uniche “lampadine di Edison” attualmente ancora legali. (Fonte greenMe.it)


 




 

lunedì, settembre 12, 2011


IL REGNO DELLE DISCARICHE ABUSIVE
LO RICONOSCI?


 
Sono trascorsi tre anni da quando la nostra Associazione ha iniziato il progetto “ Censimento e monitoraggio dei siti inquinati”. Tantissime le segnalazioni ai comuni, tantissime le denuncie, tanti i siti bonificati dalla ns. associazione ma, i comuni latitano.


Il basso Molise è diventato il regno delle discariche abusive, oltre cento (100) quelle censite e, sicuramente le più numerose le abbiamo trovate nel TRIANGOLO DELLA MONNEZZA tra Guglionesi, Termoli e San Giacomo degli schiavoni.

Segnalare discariche abusive è un dovere civico, le segnalazioni devono essere fatte presso i comuni che hanno la competenza territoriale. 

Non proviamo gusto a fotografare (quanto vedrete di seguito), ma è necessario documentare e denunciare. La legge impone ai comuni di vegliare sullo stato del loro territorio. I territori demaniali e le strade ricadono sotto la diretta responsabilità delle Amministrazioni Comunali che devono provvedere alla pulizia.
Se, dopo una segnalazione, il comune non si adopera alla bonifica di un territorio, gli amministratori sono perseguibili e rischiano condanne in prima persona.

Denunciare la presenza di una discarica è un dovere civico per ogni cittadino.
Farlo è semplice, bisogna rilevare esattamente l'ubicazione del cumulo dei rifiuti, possibilmente fotografare, quindi denunciare la cosa all'ufficio tecnico comunale preposto. Generalmente la cosa è di competenza dell'assessorato all'ambiente.
Abbiamo fotografato una discarica abusiva (più volte segnalata) in territorio di San Giacomo degli Schiavoni con altro tantissimo materiale. Ci siamo divertiti a fotografare tutti i “nuovi preziosi” che sono arrivati nella discarica abusiva.
Abbiamo intitolato questo piccolo spazio: LO RICONOSCI?