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giovedì, luglio 30, 2020

COMUNICATO STAMPA

Dalle ore 18 nel Centro di educazione ambientale i bimbi conosceranno il territorio giocando

Favole nel bosco per i più piccoli e la natura diventa magica

Sabato primo agosto a Campomarino nuova iniziativa di Ambiente Basso Molise e AISA

 

Prende forma l’ennesima iniziativa dell’associazione Ambiente Basso Molise in programma sabato prossimo nel bosco Le Fantine, a Campomarino.

La tutela del territorio resta il mantra del presidente Luigi Lucchese e dei suoi soci, ma stavolta si darà vita a una giornata intrisa di gioco e magia.

I destinatari sono i più piccoli. Per loro ci sarà la possibilità di immergersi in un’atmosfera unica e di assaporare le meraviglie di una location che riporta la mente a un’altra dimensione. Nella cornice di alberi e piante di ogni specie, i bambini ascolteranno delle fiabe, si divertiranno con l’animazione dei volontari e si cimenteranno con un laboratorio creativo.

Tutto questo è ‘Favole nel bosco’ l’iniziativa che si svolgerà nell’area antistante il CEA, centro di educazione ambientale, a Campomarino, sabato primo agosto a partire dalle ore 18.

La giornata prenderà il via con dei racconti ‘fantastici’ proprio nel bel mezzo del bosco Le Fantine, precisamente lì dove si trova il cosiddetto ‘albero innamorato’.

Subito dopo i piccoli realizzeranno dei collage con foglie e materiali naturali presenti sul posto e tenteranno di riconoscere gli arbusti presenti nel bosco.

La giornata si concluderà con una nutriente merenda.

Le attività saranno completamente gratuite e rivolte a un gruppo minimo di sette bambini.

Per aderire occorre prenotare telefonando al numero: 339/7517592.

La manifestazione è stata voluta e ideata da Ambiente Basso Molise in collaborazione con AISA e ha ricevuto il sostegno dell’impresa Italiangas, oltre al patrocinio del Comune di Campomarino.

Gli organizzatori ricordano l’obbligo del distanziamento e della mascherina.

 

30.07.2020                                                                       L’Ufficio Stampa

                                                                              comunicazione@csvmolise.it

 



martedì, luglio 28, 2020

Comunicato stampa del 27/07/2020

 DL "Semplificazioni". Dossier di 160 associazioni e comitati nazionali e locali da tutta Italia "È attacco a partecipazione dei cittadini, V.I.A., clima e bonifiche da Taranto a Gela, da Mantova a Bussi, da Brindisi a Venezia e decine di altri siti" 

Appello ai parlamentari, ecco 34 proposte emendative per migliorare concretamente le procedure e renderle efficaci ed efficienti per tutelare la salute dei cittadini e l'ambiente.

 

"Il DL Semplificazioni contiene norme che ritardano o addirittura annullano le bonifiche dei siti inquinati, dimezzano i tempi già oggi molto risicati per la partecipazione dei cittadini nelle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale, favoriscono le opere "fossili" in piena emergenza climatica, moltiplicano le poltrone con l'istituzione di una seconda commissione VIA nazionale": 160 associazioni e comitati di livello nazionale, interregionale e locale da 18 regioni hanno inviato a tutti i parlamentari un corposo dossier dal titolo "Decreto Semplificazioni, così sono devastazioni" con l'analisi "comma per comma" e 34 proposte di emendamento del Decreto Legge "Semplificazioni" varato alcuni giorni fa dal Governo e ora approdato in Senato per l'avvio dell'iter di conversione in legge.

Clima

Sotto il paradossale ma accattivante titolo "Semplificazioni in materia di green economy" il Dl Semplificazioni introduce norme che favoriscono le opere "fossili" come i nuovi gasdotti. Ad esempio gli articoli che fanno venire meno i diritti, costituzionalmente protetti, degli usi civici. Si semplificano anche i rifacimenti; essendo la vita tecnica media di un gasdotto di 50 anni, vuol dire ipotecare il futuro visto che nel 2070 evidentemente dovremo usare ancora le fossili alla faccia dei cambiamenti climatici.  

Valutazioni Ambientali

Invece di scommettere sulla partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, si tagliano pesantemente i termini per poter presentare osservazioni ai progetti sottoposti a Valutazione di Impatto Ambientale per il loro potenziale impatto sulla salute e sull'ambiente di intere comunità. Prima del decreto se un'azienda avesse voluto realizzare una raffineria o un pozzo di petrolio i cittadini avrebbero avuto 60 giorni di tempo per accorgersi dell'esistenza del progetto, esaminare la documentazione costituita da centinaia di elaborati tecnici di migliaia di pagine e scrivere le osservazioni. Tempi già molto risicati.

Se il Parlamento confermerà il testo varato dal Governo, i tempi saranno addirittura dimezzati, scendendo a soli 30 giorni, assolutamente insufficienti per i volontari per difendere i propri diritti in considerazione dell'impatto che queste opere possono avere sulla qualità della loro vita. Per le procedure regionali, che riguardano cave, discariche, impianti chimici ecc si scende da 60 giorni a 45, con il paradosso che per progetti di carattere regionale si avrà più tempo rispetto ai progetti di potenziale impatto nazionale. Questo la dice lunga su chi si intende favorire e, cioè, le grandi imprese nazionali e multinazionali.

Questi i nuovi termini:

-nella verifica di Assoggettabilità a V.I.A. da 45 giorni a 30;

-nella V.I.A. "normale" restano 60.

-nella V.I.A. nazionale tramite conferenza dei servizi simultanea, procedura che il Governo vuole espressamente favorire,  da 60 a 30 giorni;

-nella V.I.A. regionale si passa da 60 a 45 giorni.

Interessante notare che si preferisce colpire i diritti dei cittadini e non i dirigenti inefficienti. Il vero problema della V.I.A. nazionale sono i 30 giorni da togliere alle associazioni per esaminare i progetti oppure la burocrazia ministeriale che tiene le carte ferme nei cassetti per anni? Come mai non vi è alcuna norma  che attacchi i dirigenti su merito e responsabilità? Eppure basta andare sul sito del Ministero e prendere un qualsiasi progetto per verificare dove sono i tempi morti. 

Diversi codicilli, poi, erodono in molteplici casi l'efficacia della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, dalla realizzazione delle indagini archeologiche che potrà essere fatta "a posteriori", quando la Direttiva comunitaria impone di accertare preventivamente proprio con la VIA l'impatto sul patrimonio culturale, ai rifacimenti di impianti, al potenziamento delle opere stradali, ferroviarie e idriche esistenti.

Nel Decreto sono state introdotte norme che eludono la direttiva comunitaria sulla Valutazione Ambientale Strategica, in particolare per le opere in variante ai piani già approvati: ci chiediamo a questo punto perché produrre piani se poi si possono fare tranquillamente deroghe "in automatico". 

Paradossalmente, le "semplificazioni" portano alla moltiplicazione dei possibili percorsi amministrativi di valutazione, come ad esempio quello aggiuntivo confezionato per le opere del PNIEC (il Piano Clima - Energia che a dispetto degli slogan è basato su opere fossili come gasdotti e centrali a metano) e alla moltiplicazione delle "poltrone" con il varo di una seconda commissione V.I.A. che affiancherà quella già esistente, per la cui nomina ci sono voluti oltre due anni.

Insomma, tutte norme che cercano di rendere la procedura di V.I.A. un mero orpello, un timbro in più da mettere quanto più velocemente sui progetti, svuotandola del suo significato originario fissato dalla Direttiva comunitaria che la istituisce:

 la valutazione dei reali impatti su salute dei cittadini e ambiente dei progetti.

Bonifiche

Con l’articolo 53 comma 4 quater può, nei fatti, venire addirittura meno la bonifica delle acque sotterranee, una vera e propria emergenza del paese con le falde contaminate da sostanze tossiche o cancerogene con concentrazioni spesso decine di migliaia di volte superiore ai limiti di legge. La norma prevede infatti per le aziende responsabili di poter ottenere il certificato di avvenuta bonifica anche per il solo suolo qualora si dimostri che l'acqua inquinata non lo influenzi, con contestuale svincolo delle garanzie finanziarie che gli inquinatori devono versare per assicurare che le attività di ripristino siano effettivamente svolte anche in caso, ad esempio, di fallimento dell’azienda.

Tolta pure la deterrenza economica diventa un tana libera tutti per i grandi inquinatori delle acque sotterranee, un vero e proprio incentivo a non bonificare che, tra l'altro, varrà per i grandi gruppi che hanno inquinato, visto che si applica solo ai Siti Nazionali di Bonifica e non già agli altri siti contaminati "normali". Un vero e proprio paradosso, insieme agli ulteriori passaggi degli articoli in cui, richiamando esclusivamente l'applicazione del solo articolo 242, quello relativo alle procedure ordinarie, si esclude per i Siti Nazionali di Bonifica l'applicazione delle procedure semplificate introdotte nel 2014 con l'art.242bis proprio per velocizzare le bonifiche ripulendo tutto senza ricorrere all'analisi di rischio che porta lungaggini e bonifiche più blande (ma meno costose!).

Per quanto riguarda i Siti di Interesse Nazionale per le Bonifiche, cioè le aree più inquinate del paese non si procederà più, come si fa oggi, direttamente alla caratterizzazione delle aree - ossia il delicato e stringente processo di ricostruzione della contaminazione avvenuta - dando per scontato che per i terreni e le acque sotterranee dell'Ilva a Taranto, di Bussi, di Gela, di Falconara e di decine di altri siti devono essere prese precauzioni molto più stringenti all'altezza dei problemi. Con l'art. 53, invece, si rende possibile agli inquinatori di partire presentando invece della caratterizzazione una più semplice e blanda "indagine preliminare", come avviene per un sospetto di inquinamento in qualsiasi altra area del paese. Come se una raffineria fosse una pompa di carburante, insomma! Si aggiungono così ulteriori lungaggini e un passaggio burocratico in più, con un Ministero dell'Ambiente che è già vergognosamente indietro con le procedure per bonificare questi luoghi. Il ruolo del Ministero sempre di più ci sembra quello dello stopper delle bonifiche, con risparmi miliardari alle aziende che hanno inquinato. Anche in questo caso, invece di chiedere conto ai dirigenti e alle aziende per i ritardi si scarica tutto sui cittadini e sulla loro salute.

Il DL andrà ora in Parlamento per la conversione in legge. Abbiamo preparato 34 emendamenti per confermare il nostro approccio propositivo, sia per abrogare gli articoli e i commi che sono veri e propri regali agli inquinatori sia per suggerire l'introduzione di norme, alcune delle quali già operanti da anni in alcune regioni, che rendano le procedure di bonifica e di valutazione ambientale realmente efficaci ed efficienti e che rafforzino la cooperazione tra i diversi livelli dello Stato. La partecipazione dei cittadini, la trasparenza e la tutela della salute sono i capisaldi; se il DL rimarrà invariato troveranno pronti alla mobilitazione le realtà firmatarie di questo comunicato per difendere territori e cittadini.

ALLEGHIAMO IL DOSSIER E IL DOCUMENTO CON I 34 EMENDAMENTI.

Info: segreteriah2oabruzzo@gmail.com, 3683188739-3381195358-3408458144-3477757397 

PRIME ADESIONI 

ORGANIZZAZIONI  NAZIONALI

Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

Associazione Italiana Medici per l'Ambiente -ISDE

 Fairwatch

Campagna "Per il Clima, Fuori dal Fossile"

Altragricoltura, Alleanza per la Sovranità Alimentare

Coordinamento Nazionale No Triv

Rete Mamme da Nord a Sud

Attac Italia

Coordinamento Nazionale Tutela Fiumi Free Rivers Italia

Peacelink

Ass. A Sud Onlus

Rete Legalità per il clima

Disarmisti Esigenti

Associazione Mediterranea per la Natura Onlus

Gruppo d'Intervento Giuridico Onlus

Medicina democratica Onlus

Organizzazione di Volontariato per la difesa diretta della flora e fauna acquatica Care The Oceans

Associazione Antimafie Rita Atria

Rete Commissioni Mensa Nazionale

Cobas Confederazione dei Comitati di Base

Salviamo L'Orso

Transform! Italia

Redazione emergenzaclimatica.it

CSEN Ambiente

Gruppo di studio Assemblea popolare permanente per la difesa delle falde acquifere

Forum Ambientalista

COMITATI INTERREGIONALI

Viviamo il Liri - Comitato a difesa del Fiume Liri  - Abruzzo-Lazio

Emidio di Treviri - Gruppo di ricerca sul post terremoto dell’Appennino centrale

Comitato per il Territorio delle Quattro Province

TRENTINO ALTO ADIGE

Ambiente e Salute Bolzano

FRIULI

No all'Incenerimento Sì al Riciclo Totale di Rifiuti -Fanna (PN) 

PIEMONTE

Non Una di Meno di Alessandria

Comitato Stop Solvay di Alessandria

Associazione mamme in piazza per la Libertà di Dissenso

LOMBARDIA

Ass.eQual Mantova

Comitato per la Salute, la Rinascita e la Salvaguardia del Centro storico di Brescia

Mamme Castenedolo Brescia 

Mamme Contro l'inceneritore di Mantova 

Mamme No Smog Sud Milano

Circolo Legambiente “La nostra terra” di Borgosatollo, Castenedeolo, Ghedi e Montirone APS 

Mamme Comitato Cittadini Calcinato

 

VENETO

Comitato No Grandi Navi

Salix in Mente - Padova

ODV Comitato difesa ambiente territorio Spinea

Forum Veneto Ambiente Salute Solidarietà

Opzione Zero Riviera del Brenta

Mamme NoPfas - genitori attivi - zone contaminate 

Vicenza senza Elettrosmog 

Comitato "Per il Bene Comune" - Vicenza

No alla Discarica di Torretta-Verona/Rovigo 

Comitato popolare "lasciateci respirare" di Monselice (PD)

Stop 5G Veneto
No TaV Vicenza
Comitato ambiente Territorio Vicenza
Comitato Vicenza senza Elettrosmog

Ass. CiLLSA (Cittadini per il Lavoro, la Legalità, la Salute e l'Ambiente, operante nell'Ovest Vicentino)

Comitato di Redazione PFAS.land

Comitato Acqua Bene Comune di Verona

Comitato No Pedemontana

Comitato Tutela Parco Faggi Sgaravatti 

Zero PFAS Padova

Ecoistituto del Veneto"Alex Langer" 

 

EMILIA ROMAGNA

Comitato Notube - Prov. Piacenza

Comitato Terme e Val Trebbia - Piacenza

Circolo Legambiente Val Trebbia

Circolo Legambiente "Emilio Politi" Piacenza

Fipsas, sezione provinciale di Piacenza

SOS Adriatico - Emilia Romagna

Associazione Femminile Maschile Plurale - Ravenna

Attac Piacenza

TOSCANA

Acqua Bene Comune Pistoia

Alleanza Beni Comuni Pistoia

Comitato No Tunnel TAV di Firenze

Associazione Acqua alla Gola" - Massa

Associazione per i Diritti dei Cittadini ADiC Toscana

Forum Toscano dei Movimenti per l'Acqua

Comitato di Salute Pubblica Piombino - Val di Cornia

Comitato Fermiamo la Guerra di Firenze

SOS - La Piana del Casone - Scarlino GR - Toscana

Obiettivo Periferia - Pistoia

Comitato No-Wi-Fi Toscana 

Biodistretto del Montalbano

Alleanza Beni Comuni- piana fiorentina

MARCHE

Trivelle Zero Marche

LAC - Lega per l'Abolizione della Caccia - Marche

Comitato NO Pedemontana Matelica

ENPA Marche

Brigate Solidarietà Attiva Marche

Laboratorio Falkatraz Onlus di Falconara marittima

Associazione "Ornitologi Marchigiani" APS

Gruppo Alterazione Climatica - Pesaro

Ondaverde onlus Falconara Marittima

Mal’aria Falconara Marittima

Lupus in Fabula Associazione Ambientalista

Ambiente e Salute nel Piceno

UMBRIA

Comitato No Snam - Umbria

Comitato No Devastazioni - Umbria

LAZIO

Rete Per la Tutela della Valle del Sacco - RETUVASA

Collettivo No al Fossile Civitavecchia

Comitato S.O.L.E. Civitavecchia

Assonautica Acque Interne Lazio e Tevere

Rifiutiamoli 

Comitato La Rinascita di Patrica ( FR)

Comitato promotore Parco della Cellulosa - Roma

ABRUZZO

Coordinamento No Hub del Gas

Comitati Cittadini per l'Ambiente - Sulmona

Brigate Solidarietà Attiva Abruzzo

ERCI team Onlus

Comitato No Stoccaggio Gas Poggiofiorito (CH)

Stazione Ornitologica Abruzzese Onlus

Abruzzo Social Forum

Comitato Familiari Vittime Casa dello studente - Rete nazionale Noi non dimentichiamo

Paese Comune - San Giovanni teatino

APS I Colori del Territorio - Spoltore - Pe

Comitato Difesa Comprensorio Vastese 

Mobilitazione Acqua Gran Sasso

Forum H2O Abruzzo

"Orsa Pro Natura Peligna" SULMONA

Associazione IL SALVIANO - Centro Natura Marsica

Il Martello del Fucino

Associazione di Promozione Sociale "CDCA Abruzzo"

MOLISE

Comitato I Discoli del Sinarca - Molise

Associazione "Mamme per la Salute e l'Ambiente onlus" Venafro 

Trivelle Zero Molise

Ambiente Basso Molise

Fondazione "Lorenzo Milani" Onlus - Termoli

CAMPANIA

Comitato Donne 29 Agosto -Acerra

Italia Nostra Sezione di Salerno

Rete di Cittadinanza e Comunità- Terra dei Fuochi 

Stop Biocidio 

Mamme Vulcaniche

Noi genitori di tutti - Onlus 

PUGLIA

Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti di Taranto

Salute Pubblica, Brindisi

Taranto Respira

Forum Ambiente Salute e Sviluppo  di Brindisi

Famiglia Casto Marcello - del rione Tamburi di Taranto

Comitato No Compostaggio Erchie

Forum Ambiente Salute e Sviluppo di Brindisi

Comitato Legamjonici Taranto 

Movimento NoTap/Snam Brindisi

Associazione GiorgioForever

Coordinamento No Triv - Terra di Taranto 

Gruppo Tamburi Combattenti, Taranto

Verdi, Ambiente e Società Salento

Associazione APULIA Terra Natura Zampe Onlus

Ass. Verdi Solecheride

Il Popolo degli Ulivi Puglia

Associazione Terra Mia - Melendugno

Giustizia per Taranto 

BASILICATA

Ass.Cova Contro Onlus

COMITATO MAMME LIBERE (di Policoro-Basilicata) per la tutela dei figli 

GECO - Genitori Consapevoli Basilicata 

“Mediterraneo No Triv”

No Scorie Trisaia - Basilicata

Associazione CITTA' PLURALE Matera

SARDEGNA

Comitato No Megacentrale Guspini - Sardegna

Consulta Ambiente e Territorio della Sardegna

Cagliari Social Forum

Comitato No Metano Sardegna

Comitato NO Galsi

SICILIA

Coord. delle Assoc. No Triv della Val di Noto

Coordinamento per il territorio contro la discarica Armicci-Bonvicino di Lentini - Siracusa 

Associazione ADASC - Coordinamento Ambientale Valle del Mela


domenica, luglio 26, 2020

COMUNICATO STAMPA

CLEAN SATURDAY – MEMORIAL Luigi FLORIO

(una giornata all’insegna della tutela ambientale dedicata al volontario colpito dal COVID19)

 

 

Come ogni sabato di fine mese, Ambiente Basso Molise e AISA insieme ad altre associazioni e all’assessorato all’Ambiente del Comune di Campomarino, hanno organizzato una pulizia del territorio.

Questa volta la pulizia è stata effettuata sulla spiaggia del Fratino, una zona a sud di Campomarino ai confini con la Puglia. Una zona selvaggia tutta da scoprire per il suo mare azzurro, spiagge dorate, dune e una bellezza autentica e selvaggia che sa di ginepro, di mirto, che sa di flora e fauna uniche e meravigliose.

Un evento dedicato alla memoria di Luigi Florio, un volontario che per anni con amore, dedizione, impegno, si è dedicato al prossimo, ma anche un volontario che ha offerto amicizia, gioia, soddisfazioni.

Con l’aiuto concreto ed indispensabile dei volontari dei City Angels e di tutti i cittadini cui sta a cuore la conservazione dell’ambiente, oggi (ndr 25 luglio) è stata effettuata un’altra pulizia del territorio: la spiaggia frequentata dal Fratino.

Una delle preoccupazioni maggiori dei nostri tempi riguarda la salute e la salvaguardia del nostro pianeta: non possiamo più far finta di nulla, per questo è importante che ognuno di noi si impegni e contribuisca alla tutela e alla valorizzazione del territorio, lavorando nel rispetto della natura per garantirne la vita e la dignità e soprattutto la buona salute per ognuno di noi.

La manifestazione ha visto la partecipazione del fratello e della cognata di Luigi Florio oltre all’assessore Saburro Antonio e alla collaborazione della Italiangas. 

Il comune di Campomarino ha concesso il patrocinio.

li 26 luglio 2020

 

Il Presidente

          Luigi Lucchese

























venerdì, luglio 24, 2020

CAMBIATE QUESTO DECRETO PER SALUTE E CLIMA

AMBIENTE: DAL GOVERNO ATTACCO A BONIFICHE, ACQUA E PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI CON IL DLSEMPLIFICAZIONI

 

DA TUTTA ITALIA APPELLO AI PARLAMENTARI: CAMBIATE QUESTO DECRETO PER SALUTE E CLIMA

 

Comunicato stampa del 21/07/2020

 

Bonifiche e Valutazione di Impatto Ambientale, più che Dl "Semplificazioni", devastazioni!

Svuotati di significato i Siti nazionali di Bonifica trattati come territori "ordinari" nonostante il gravissimo inquinamento, da Taranto a Falconara, da Bussi a Brindisi, da Livorno a Gela, da Milazzo a Mantova e altre decine di aree.

Bonifica si ferma ai suoli: e le falde contaminate? Sulla VIA svilita la partecipazione dei cittadini.

Ora il Decreto all'esame del parlamento. Da tutta Italia appello ai parlamentari di decine di reti di cittadini, movimenti e associazioni: nella conversione in legge fermate i regali agli inquinatori, difendete la salute dei cittadini!

Falde acquifere inquinate abbandonate a loro stesse; taglio della partecipazione dei cittadini alla Valutazione di Impatto Ambientale; complicazioni nei procedimenti di bonifica; aumento delle "poltrone" con la costituzione di una seconda commissione nazionale V.I.A.; procedure di favore per le opere fossili spacciate sotto il titolo paradossale ma accattivante "Semplificazioni in materia di green economy": il Dl Semplificazioni contiene un attacco frontale all'ambiente e ai diritti fondamentali dei cittadini.

Bonifiche

Per quanto riguarda i Siti Nazionali di Bonifica, individuati dallo Stato come le aree più inquinate del paese in base al Testo Unico dell'Ambiente D.lgs.152/2006 non si procederà più, come si fa oggi, direttamente alla caratterizzazione delle aree - ossia il delicato e stringente processo di ricostruzione della contaminazione avvenuta - dando per scontato che i terreni dell'Ilva a Taranto, di Bussi, di Gela, di Falconara e di decine di altri siti assurti agli onori delle cronache nazionali ed internazionali per il livello di inquinamento, siano contaminati pesantemente e che quindi è necessario il massimo approfondimento. Invece, con l'art. 53, si rende possibile agli inquinatori di partire presentando invece della caratterizzazione una più semplice e blanda "indagine preliminare", come avviene per un sospetto di inquinamento in qualsiasi altra area del paese. Come se una raffineria fosse una pompa di carburante, insomma!

Alla faccia della semplificazione si aggiunge così un ulteriore passaggio presso il Ministero dell'Ambiente che è già vergognosamente indietro con bonifiche che, grazie anche a questo decreto, diventano un vero e proprio miraggio tra lungaggini di ogni tipo. Il ruolo del Ministero sempre di più ci sembra quello dello stopper delle bonifiche, con risparmi miliardari alle aziende che hanno inquinato.

Vi è però di peggio, nel decreto. Un tana libera tutti per i grandi inquinatori delle acque sotterranee, che oggi è una vera e propria emergenza del paese, visto che all'art.53 si introduce il micidiale comma 4 quater che prevede testualmente che "La certificazione di avvenuta bonifica di cui all'articolo 248 può essere rilasciata anche per la sola matrice suolo..." a cui segue "lo svincolo delle relative garanzie finanziarie" che l'inquinatore deve depositare al momento della segnalazione dell'avvenuta contaminazione. E la bonifica dell'acqua sotterranea contaminata, spesso a livelli decine di migliaia di volte i limiti di legge, che fine fa, togliendo pure la già esile deterrenza costituita dalle garanzie finanziarie?

Un vero e proprio incentivo a non bonificare che, tra l'altro, varrà per i grandi gruppi che hanno inquinato, visto che si applica solo ai Siti Nazionali di Bonifica e non già agli altri siti contaminati "normali". Un vero e proprio paradosso, insieme all'ulteriore norma che esclude per i Siti Nazionali di Bonifica l'applicazione delle procedure semplificate introdotte nel 2014 con l'art.242bis proprio per velocizzare le bonifiche ripulendo tutto senza ricorrere all'analisi di rischio che porta lungaggini e bonifiche più blande (ma meno costose!).

Tutto ciò fa capire il tipo di "semplificazioni" che questo Governo e il Ministro Costa stanno facendo agli inquinatori.

Valutazione di Impatto Ambientale

Il Governo all'art.50 del Decreto taglia sulla partecipazione dei cittadini. Tanti bei propositi, soprattutto dal M5S e dal Ministro Costa, sul valore della cittadinanza attiva e sull'impegno civico diffuso e ora, invece di colpire i burocrati ministeriali che ci mettono anni ad esaminare le pratiche si indebolisce il ruolo dei cittadini che vogliono dire la loro su decisioni che impattano sulla loro salute, sulla qualità della vita e sull'ambiente. A questi soggetti, riuniti in associazioni, dovrebbe anzi essere garantita la possibilità di partecipare per poter intervenire durante tutto il procedimento amministrativo, comprese le Conferenze dei Servizi di cui alla Legge 241/1990: l'Art.118 della Costituzione favorisce proprio "l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà".

Si sacrificano, invece, i già brevi termini per presentare le osservazioni da parte dei cittadini su progetti enormi, dalle raffinerie alle centrali termo-elettriche passando per gasdotti, trivelle e altre grandi opere, costituiti da centinaia di elaborati tecnici e migliaia di pagine.

Questi i nuovi termini:

-nella verifica di Assoggettabilità a V.I.A. da 45 giorni a 30;

-nella V.I.A. "normale" restano 60.

-nella V.I.A. nazionale tramite conferenza dei servizi simultanea da 60 a 30 giorni;

-nella V.I.A. regionale si passa da 60 a 45 giorni.

Si arriva quindi al paradosso che per un'opera regionale, sicuramente meno complessa, si avranno più giorni rispetto ad una procedura nazionale fatta procedendo per conferenza dei servizi.

Il tutto da un Ministero, quello dell'Ambiente, in cui non è stato attuato, nonostante da anni ci si riempia di chiacchiere, quel cosiddetto "dibattito pubblico", previsto peraltro dal Testo Unico dell'Ambiente D.lgs.152/2006 fin dal 2006 sui progetti più impattanti.

Poi all'art.51 del Decreto la vera e propria elusione della Valutazione di Impatto Ambientale per il potenziamento di opere esistenti stradali, ferroviarie e idriche, una violazione netta della Direttiva Comunitaria 2014/52 che obbliga di assoggettare a V.I.A. le varianti sostanziali di queste opere. Tutto ciò comporterà con ogni probabilità solo ulteriori problemi nell'immediato futuro con ricorsi e condanne a cui porre rimedio spendendo soldi per adeguarsi.

Tante le altre norme vergognose introdotte ma qui evidenziamo due vere e proprie perle.

Alla faccia delle semplificazioni si moltiplicano le poltrone, costituendo una seconda commissione VIA nazionale specifica per le opere del Piano Clima Energia. Grandi slogan, peccato che dentro questo piano ci siano i gasdotti che trasportano metano, un fossile e pericoloso gas clima-alterante. Basta però, mettere la norma, sotto il titolo accattivante "Semplificazioni in materia di green economy" e i cambiamenti climatici saranno un ricordo.

Il DL andrà ora in Parlamento per la conversione in legge. Se i parlamentari non avranno un sussulto eliminando questi regali a inquinatori e affaristi, introducendo norme di civiltà in cui siano capisaldi la partecipazione dei cittadini, la trasparenza e la tutela della salute, troveranno pronti alla mobilitazione le realtà firmatarie di questo comunicato per difendere territori e cittadini.

 

PRIME ADESIONI:

Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

Fairwatch

Altragricoltura, Alleanza per la Sovranità Alimentare

Coordinamento Nazionale No Triv

Rete Mamme da Nord a Sud

Coordinamento Nazionale Tutela Fiumi Free Rivers Italia

Campagna Fuori dal Fossile

Ass. A Sud Onlus

Comitato No Grandi Navi

Comitato No Pedemontana

Gruppo d'Intervento Giuridico Onlus

Coordinamento No Hub del Gas

Medicina democratica Onlus

Associazione Mediterranea per la Natura Onlus

Rete Per la Tutela della Valle del Sacco - RETUVASA

Comitati Cittadini per l'Ambiente - Sulmona

Brigate Solidarietà Attiva Abruzzo

Brigate Solidarietà Attiva Marche

Associazione "Ornitologi Marchigiani" APS

Comitato No Tunnel TAV di Firenze

Salute Pubblica, Brindisi

Comitato Tutela Parco Faggi Sgaravatti

Erchie Informa

LAC - Lega per l'Abolizione della Caccia - Marche

Comitato NO Pedemontana Matelica

SOS Adriatico - Emilia Romagna

Organizzazione di Volontariato per la difesa diretta della flora e fauna acquatica Care The Oceans

Cagliari Social Forum

Opzione Zero Riviera del Brenta

Comitato popolare "lasciateci respirare" di Monselice (PD)

Trivelle Zero Marche

Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti di Taranto

Ass.eQual Mantova

ABITO su misura - tutela dei beni comuni

Associazione Antimafie Rita Atria

Comitato Difesa Comprensorio Vastese

Cobas Confederazione dei Comitati di Base

Comitato No Metano Sardegna

Comitato Familiari Vittime Casa dello studente - Rete nazionale Noi non dimentichiamo

Comitato I Discoli del Sinarca - Molise

Mobilitazione Acqua Gran Sasso

Ass.Cova Contro Onlus

Comitato per la Salute, la Rinascita e la Salvaguardia del Centro storico di Brescia

Viviamo il Liri - Comitato a difesa del Fiume Liri

Coord. delle Assoc. No Triv della Val di Noto

Forum H2O Abruzzo

COMITATO MAMME LIBERE (di Policoro-Basilicata) per la tutela dei figli

GECO - Genitori Consapevoli Basilicata

“Mediterraneo No Triv”

Noi genitori di tutti - Onlus

Rete di Cittadinanza e Comunità- Terra dei Fuochi

Stop Biocidio

Mamme Vulcaniche

Taranto Respira

Gruppo Alterazione Climatica - Pesaro

Forum Ambiente Salute e Sviluppo di Brindisi

Famiglia Casto Marcello - del rione Tamburi di Taranto

ODV Comitato difesa ambiente territorio Spinea

Associazione IL SALVIANO - Centro Natura Marsica

ERCI team Onlus

CSEN Ambiente

Comitato Donne 29 Agosto -Acerra

No all'Incenerimento Sì al Riciclo Totale di Rifiuti -Fanna (PN)

Rifiutiamoli

Salix in Mente -Padova

ENPA Marche

Comitato No Stoccaggio Gas Poggiofiorito (CH)

Disarmisti Esigenti

Comitato Notube - Prov. Piacenza

Comitato Terme e Val Trebbia - Piacenza

Circolo Legambiente Val Trebbia

Forum Ambiente Salute e Sviluppo di Brindisi

Fipsas, sezione provinciale di Piacenza

Comitato Fermiamo la Guerra di Firenze

Ondaverde onlus Falconara Marittima

Mal’aria Falconara Marittima

Mamme Castenedolo Brescia

Mamme Comitato Cittadini Calcinato

Mamme Contro l'inceneritore di Mantova

Mamme No Smog Sud Milano

Laboratorio Falkatraz Onlus di Falconara marittima

Associazione "Mamme per la Salute e l'Ambiente onlus" Venafro

Associazione mamme in piazza per la Libertà di Dissenso

Non Una di Meno di Alessandria

Comitato Stop Solvay di Alessandria

Assoziazione GiorgioForever

Comitato Legamjonici Taranto

Comitato No Colacem

Coordinamento No Triv - Terra di Taranto

Mamme No Tap (Lecce)

Giustizia per Taranto

Peacelink

Coordinamento per il territorio contro la discarica Armicci-Bonvicino di Lentini - Siracusa

Comitato No Wi-Fi Toscana

SOS - La Piana del Casone - Scarlino

Obiettivo Periferia- piana fiorentina

Biodistretto Montalbano - piana fiorentina

Alleanza Beni Comuni- piana fiorentina

Mamme NoPfas - genitori attivi - zone contaminate

Vicenza senza Elettrosmog

No alla Discarica di Torretta-Verona/Rovigo

Rete Commissioni Mensa Nazionale

Comitato No Snam - Umbria

Comitato No Devastazioni - Umbria

Ambiente e Salute nel Piceno

Trivelle Zero Molise

Comitato di Redazione PFAS.land

Forum Ambientalista

Movimento NoTap/Snam Brindisi

Redazione emergenzaclimatica.it

Collettivo No al Fossile Civitavecchia

Il Martello del Fucino

Acqua Bene Comune Pistoia

Alleanza Beni Comuni Pistoia

Comitato S.O.L.E. Civitavecchia

Stazione Ornitologica Abruzzese Onlus

Ambiente Basso Molise

Assonautica Acque Interne Lazio e Tevere

"Orsa Pro Natura Peligna" SULMONA

Verdi, Ambiente e Società Salento

Il Popolo degli Ulivi Puglia

Ass. CiLLSA (Cittadini per il Lavoro, la Legalità, la Salute e l'Ambiente, operante nell'Ovest Vicentino)

Comitato Acqua Bene Comune di Verona

Gruppo Tamburi Combattenti, Taranto