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sabato, luglio 30, 2011


Il Molise delle mafie
Terra di conquista, dove s’infiltrano e quali sistemi sfruttano


 
   La Voce lo scriveva nel 2009, oggi lo scoprono anche i relatori del Rapporto Ecomafia 2011: il verde Molise è da tempo terra di conquista per il crimine organizzato. Ma andiamo a vedere, una per una, le inerzie alla base del fenomeno: quali sono i settori in cui operano? E quali sono le falle del sistema che vengono sfruttate dalle mafie per infiltrarsi nell’economia locale? Senza dimenticare le minacce al giornalista molisano Michele Mignogna, ennesimo segnale di una situazione che in pochi vogliono accettare: il Molise delle Mafie.
   di Andrea Succi
Nel Rapporto Ecomafia 2011, in libreria dal 22 giugno, si segnala il paragrafo intitolato “Analisi della Dia sul ciclo dei rifiuti”, nel quale viene ancora una volta confermata – se ce ne fosse bisogno -l’attenzione dell’Antimafia verso le inchieste pubblicate dalla Voce delle Voci (e da Infiltrato.it), che si è trovata ad anticipare i tempi di almeno due anni.
Risale proprio al 2009 l’inchiesta pubblicata sulla Voce dal titolo “Caturano Story”, ripresa dagli investigatori della Dia per analizzare parte del fenomeno ecomafioso.
Nel rapporto infatti si legge: «Emerge da alcune attività giudiziarie come il Molise sia diventato il punto finale di arrivo per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi.  È stato registrato negli ultimi mesi un via vai di camion per trasporto rifiuti nel tratto Caianello-Venafro-Isernia-Boiano, sino ad arrivare nella zona di Campobasso. In un recente passato, nei pressi di Venafro, sono stati fermati camion che trasportavano rifiuti tossici spacciati per fertilizzanti e destinati alla concimazione dei terreni agricoli (…). Per quanto riguarda Isernia sono state segnalate e sequestrate circa una ventina di discariche abusive negli ultimi due anni, come quella di Fragnete e di Colle S. Maria, nelle quali sono stati sversati dai rifiuti urbani a quelli chimici, non procedendo poi ad alcuna successiva bonifica dei siti».
Le analisi della Dia si basano esattamente su quanto scriveva la Voce due anni fa, dopo aver seguito da vicino il percorso dei Caturano e aver controllato – mettendoci piede – le vecchie discariche abusive di Fragnete e Colle Santa Maria, più l’altra ventina di siti inquinati sparsi per la provincia di Isernia. E proprio su queste colonne si è cominciato a parlare in maniera sistematica di criminalità organizzata in Molise, dove operano i La Torre di Mondragone, i Casalesi, i Bellocco di Rosarno, i clan catanesi e alcuni esponenti legati alla Sacra Corona Unita.
Il Molise è diventato un eldorado per le mafie. Perché? Semplice. Controlli insufficienti – basti pensare che il Noe è composto da quattro unità, di cui solo tre operativi – tanto verde per discariche abusive o cementificazioni selvagge, centinaia di sportelli bancari, l’ignoranza dei signorotti locali.
E’ tutto questo, ciò che ha favorito gli investimenti della criminalità organizzata nel piccolo Molise.
E dopo due anni dalle nostre prime denunce non solo nessuno si è preso la briga di bonificare i siti inquinati – a Fragnete è stato addirittura aperto un parco naturale per le testuggini Hermann, che pascolano sopra i rifiuti – ma sono aumentati a dismisura i sintomi territoriali di una radicalizzazione mafiosa, che utilizza l’intero rosario di strumenti illeciti a disposizione, con una predilezione particolare per cemento, rifiuti e attività di copertura per riciclare denaro sporco.
Le operazioni sospette, segnalate all’Uif, l’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia, vengono girate alla Dia, che le verifica e decide se trattenerle o meno per ulteriori indagini. Il problema è che nel 2010, in Italia, su 12.828 operazioni sospette, solo 222 posizioni sono state ritenute meritevoli di approfondimento investigativo. E in Molise, su 40 segnalazioni, nessuna è stata presa in considerazione. Più o meno come negli anni precedenti.
E questo è sicuramente un incoraggiamento per chi delinque o vuole farlo.
L’alta capacità di realizzare profitti da attività illegali, e quindi riciclare i proventi, era stata certificata anche dal Rapporto Res 2010, “Alleanze nell’ombra. Mafie e economie locali in Sicilia e nel Mezzogiorno”, che ha messo in evidenza un’alta compenetrazione, in Molise, tra colletti bianchi e criminalità organizzata.
IL SONNO DELL’OSSERVATORIO
Un ulteriore segnale incoraggiante per la criminalità organizzata arriva dall’analisi di un dato statistico di controllo e prevenzione, relativo all’accesso ai cantieri «nel contesto della attività istituzionale svolta nel settore degli appalti pubblici», tramite l’Ossevatorio Centrale degli Appalti Pubblici. In Molise, nel 2010, due soli accessi, per un totale di 17 persone controllate.
E nel resto d’Italia non va tanto meglio: basti pensare che nella vicina Campania il numero di accessi sale a tre, con un totale di 125 persone controllate. Come dire, via libera per tutti.
Ma il caso più eclatante rispetto alla penetrazione del fenomeno mafioso nella regione governata dal presidente Michele Iorio, Pdl, si è avuto qualche giorno fa, con il primo episodio di un giornalista seriamente minacciato per aver condotto inchieste sugliintrecci tra imprenditoria, politica e criminalità organizzata riguardo proprio a fatti di ecomafia e speculazione edilizia. Se negli anni passati chi aveva osato scoperchiare certi pentoloni era stato oggetto di semplici sms minatori e di qualche telefonata poco gradevole, ora con il giornalista Michele Mignogna – cronista di Primonumero che collabora con Giuseppe Caporale di Repubblica – si è andati ben oltre: gli è stata recapita una testa di capretto sgozzata, accompagnata da una lettera di minacce.
Cherifiuti e cemento siano il tasto dolente molisano viene confermato anche dalla Direzione Nazionale Antimafia, che nella relazione 2010 rivela come «esponenti “qualificati” dei clan si sono mostrati interessati al settore dello smaltimento illecito dei rifiuti, al riciclaggio di denaro in immobili e attività commerciali nelle località della costa e al controllo degli appalti pubblici». Sulla costa, e non solo, tanto è vero che la Dia «ha scoperto in un piccolo istituto di credito di Venafro la presenza di conti correnti milionari intestati ad anziani prestanome e riconducibili al clan dei Casalesi».
Ma non basta, perché a marzo 2011, sempre a Venafro, vengono fermati tre pregiudicati campani provenienti dal basso casertano, interni al clan ma non affiliati, che trasportavano rifiuti pericolosi senza nessuna autorizzazione. Durissima la risposta delle forze dell’ordine: foglio di via obbligatorio e, mi raccomando, non fatevi più vedere.
Riciclaggio, rifiuti e appalti, è questo il coltello affilato che piaga i molisani. Con il sonno profondo delle procure di Isernia e Campobasso, che il più delle volte stanno a guardare.
[Fonte: infiltrato.it] Tratto da La Voce delle Voci di Luglio/Agosto 2011

 
 


venerdì, luglio 29, 2011


LAMPADE FLUORESCENTI A RISPARMIO ENERGETICO – SMALTIRE CON CURA
 



 



Dal 2012 le lampade a incandescenza e dal 2016 quelle al neon non si troveranno più sul mercato, mentre è facile prevedere il boom delle lampade fluorescenti a risparmio energetico che già fanno registrare una crescita rapidissima – solo nel 2010 oltre 130 milioni di pezzi acquistati.



Il beneficio derivante dall’impiego delle lampade a risparmio non riguarda solo l’aspetto economico. Si può ridurre il consumo di elettricità sino all’80% infatti e, parallelamente, l’emissione di anidride carbonica, quindi con un beneficio per l’ambiente. Attenzione però a cosa fare quando, una volta esausta, la lampada va smaltita.
Lo smaltimento delle lampade a risparmio energetico, per la presenza di mercurio (sostanza altamente inquinante) – sebbene sul mercato sono comparse lampade fluorescenti completamente prive di vapori di mercurio – va effettuato nelle modalità previste per i RAEE (Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche).

 



In Italia, è attivo Ecolamp, il Consorzio per raccolta e il trattamento delle sorgenti luminose a basso consumo esauste. Sul sito del Consorzio, è disponibile una funzione di ricerca per individuare i centri di raccolta o isole ecologiche presso cui effettuare il conferimento.
Fonte Informambiente



 




 

giovedì, luglio 28, 2011


4mila litri d'acqua a bistecca
gli sprechi che non vediamo

Miliardi di metri cubi utilizzati per coltivare cibi che poi vengono buttati via come le 177mila 479 tonnellate di mele rimaste sui campi nel 2009 perché sconveniente raccoglierle. La Ue scende il campo per il consumo responsabile


di ANTONIO CIANCIULLO
 


ROMA - Una bella fiorentina al sangue da 3 etti costa 4.650 litri di acqua. Per il contorno di patate arrosto che l'accompagnano ce la caviamo con 25 litri. Il piatto di ciliegie fa 373 litri. E la tazzina di caffè 140. A tavola non contano solo le calorie: senza accorgercene divoriamo un fiume di acqua che è servita a coltivare e ad allevare i prodotti che finiscono nel nostro piatto. E, quando buttiamo via il cibo, buttiamo anche l'acqua che contiene.
Se ci fermiamo al singolo pasto, i numeri appaiono limitati. Ma se prendiamo le 177.479 tonnellate di mele rimaste sul campo nel 2009 perché raccoglierle non era più conveniente, scopriamo che per farle crescere c'erano voluti 124 milioni di metri cubi di acqua: gettati via. Per i pomodori è andata peggio: 3,5 milioni di tonnellate sprecate equivalgono a 644 milioni di metri cubi di acqua. E per le olive non utilizzate (3,4 milioni di tonnellate) si arriva a 6,5 miliardi di metri cubi di oro blu. In totale in Italia nel 2010 sono stati sprecati 12,6 miliardi di metri cubi di acqua per colpa di 14 milioni di tonnellate di prodotti agricoli non raccolti.
Per arginare questa emorragia, il Parlamento europeo ieri ha chiesto ufficialmente di proclamare il 2013 anno europeo contro lo spreco alimentare. "È un percorso che abbiamo iniziato nel 2010 con il Libro Nero contro lo spreco alimentare promosso da Last Minute Market e che continua quest'anno con il Libro Blu contro lo spreco idrico", spiega il presidente della Commissione agricoltura europea

 


Paolo De Castro. "Ora, con il rapporto Caron, siamo passati a una fase operativa: dobbiamo mettere a punto misure concrete per vincere questa battaglia".
Anche se la Terra è avvolta per il 70 per cento dall'acqua, solo una piccola quota degli 8 milioni di chilometri cubi di acqua dolce è effettivamente utilizzabile e la pressione congiunta di crescita demografica, aumento dei consumi pro capite e inquinamento stanno rendendo la risorsa idrica un bene sempre più prezioso. E sempre più conteso, come dimostra la moltiplicazione dei conflitti per il controllo dei fiumi in un mondo in cui 1,4 miliardi di persone non ha accesso all'acqua potabile.
"La favola a lieto fine che ci avevano insegnato a scuola, con l'acqua che arriva al mare, poi sale sotto forma di nuvoletta e torna a scendere con la pioggia in un ciclo infinito che permette a tutti di bere, non è più vera", spiega Andrea Segrè, preside della facoltà di Agraria a Bologna e animatore della campagna contro lo spreco. "I conti non tornano perché stiamo usando più acqua di quella disponibile senza impoverire le riserve e, soprattutto, ne utilizziamo una quantità incredibile per produrre alimenti che poi buttiamo via al momento della raccolta, della distribuzione o del consumo: in Italia ogni anno si spreca una quantità di cibo che basterebbe a sfamare, nello stesso periodo, tutti gli spagnoli".
La dieta mediterranea aiuta a contenere il consumo idrico (500 metri cubi di acqua pro capite all'anno contro i 900 della dieta anglosassone), ma l'equilibrio tra zone assetate e zone capaci di acquistare acqua virtuale importando i cibi che la contengono si fa sempre più precario.
Nella campagna Last Minute Market contro lo spreco idrico, sostenuta da Eni e Unicredit e presentata domani a Roma, si precisa che l'88 per cento delle risorse idriche è consumato dall'11 per cento della popolazione mondiale. Un abitante di un paese povero sopravvive con 20 litri al giorno, in Italia si arriva a 213, negli Stati Uniti a 600. L'Italia, che ha il record europeo dei consumi idrici domestici, è in testa alla classifica anche per il consumo di acqua minerale che, secondo i dati di Last Minute Market, incide per il 9 per cento sul costo della dieta tipo di un uomo adulto che scelga questa opzione

Fonte La Repubblica







martedì, luglio 26, 2011

MENTRE IL GIAPPONE SUL NUCLEARE FA UN PASSO INDIETRO, LA CINA METTE LA “QUARTA”….. E L’EUROPA RIPENSA AL CARBONE
 


Sul tema energetico il mondo è diviso. Non v’è accordo su quale corso di sviluppo seguire per l’approvvigionamento. Chi sostiene il nucleare, anche alla luce dei rischi intrinseci, chi non smette di temere e, conseguentemente, di allertare sui potenziali – ma non improbabili – catastrofici scenari di contaminazione. Chi sostiene le fonti alternative e chi ne analizza la reale capacità di rispondere  alle necessità di approvvigionamento e consumo odierne, concludendo che, allo stato attuale, il “salto” ecologico non è praticabile. Ancora, chi parla della più tradizionale – e tra le più inquinanti – fonte energetica, il carbone, sottolineandone l’impatto ambientale e chi, guardando alle clean coal technologies, sottolinea come i “costi” (anche ambientali) del carbone possono considerarsi, almeno per altri 150 anni, compensati dai “benefici” (ovvero dalla produttività della fonte), a patto che i fattori di rischio ed inquinamento vengano sapientemente e tecnologicamente controllati.
Il Giappone punta ad alternative rispetto al nucleare; la Cina, invece, dà avvio ad una nuova centrale di quarta generazione. In Europa, in controtendenza, tornano di moda – in previsione dell’abbandono entro il 2022 del nucleare – le centrali a carbone.



 




 

lunedì, luglio 25, 2011


E-car: partono le agevolazioni i punti di ricarica di veicoli elettrici


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Oltre un migliaio le colonnine di ricarica per veicoli elettrici verranno realizzate in un nove regioni del Nord, Centro e Sud per effetto delle agevolazioni previste dall’Autorità per l’energia a sostegno della  sperimentazione di sistemi di ricarica pubblici e della diffusione dei risultati ottenuti.
I progetti consentiranno di realizzare colonnine di ricarica in alcune grandi città come  Roma, Milano, Napoli, Bari, Catania, Genova, Bologna, Perugia, in svariati comuni dell’Emilia Romagna e della Lombardia e presso diversi supermercati della grande distribuzione.

Le agevolazioni sono state assegnate a cinque progetti-pilota selezionati fra quelli presentati e prevedono un contributo fino a tutto il 2015per ogni singolo punto di ricarica. L’Autorità ha anche previsto un meccanismo di protezione per i clienti finali, ai quali – oltre al costo dell’elettricità prelevata- non potrà essere richiesta una tariffa per i costi di rete e delle infrastrutture di ricarica superiore ad un limite massimo.

 




domenica, luglio 24, 2011

Alla c.a.
Presidente della Regione Molise
Dott. Angelo Michele Iorio
Via Genova, 11
86100 Campobasso
 
p.c.
Ministro dei Beni Culturali
On. Giancarlo Galan
Via del Collegio Romano, 27
00186 Roma
 
Ministro del Turismo
On. Michela Brambilla
Via delle Ferrarelle in Laterano, 51
00184 Roma
 
Ministro dell’Ambiente
On. Stefania Prestigiacomo
Via Cristoforo Colombo, 44
00147 Roma
 
Prefetto di Campobasso
Dott. Stefano Trotta
Piazza G. Pepe, 24
86100 Campobasso
 
Direttore Regionale dei Beni Culturali
del Molise
Dott. Gino Famiglietti
Salita San Bartolomeo, 10
86100 Campobasso
 
Procura Regionale della Corte dei Conti
Via F. Ciccaglione, 22
86100 Campobasso
 
Procura della Repubblica di Campobasso
c/o Tribunale di Campobasso
Piazza Vittorio Emanuele
86100 Campobasso
 
Oggetto: Tutela dei siti archeologici della città sannitica di Saepinum-Altilia e del Teatro Italico di Pietrabbondante.
 
La Rete delle 137 Associazioni e Comitati contro l’eolico selvaggio e i rifiuti extra-regionali in Molise prende atto positivamente del fermo lavori sul Crinale della Castagna attivato grazie alla mobilitazione popolare e alla sensibilità della Direzione Regionale dei Beni Culturali e delle Forze dell’Ordine intervenute con professionalità e competenza sul posto.
Ma per risolvere la questione in termini più ampi ribadisce la necessità di un decreto al hoc del Governo Nazionale nel mentre a livello locale, la Rete delle 137 Associazioni e Comitati contro l’eolico selvaggio e i rifiuti extra-regionali in Molise chiede al Presidente della Giunta Regionale del Molise di dare esecuzione alla Delibera di Consiglio regionale n° 256 del 16.10.2010 che sancisce l’obbligo di revoca dell’autorizzazione rilasciata il 02.07.2007 dal Commissario ad Acta per realizzare n. 16 pale eoliche sul Crinale della Castagna.
Chiede inoltre il rispetto della Deliberazione del Consiglio Regionale n. 123 del 28.06.2011 che impegna la Regione Molise a costituirsi innanzi la Corte Costituzionale in difesa della Legge Regionale n. 23 del 23.12.2010.
Gli atti consiliari vincolano l’esecutivo regionale ad adempiere a dalle funzioni amministrative e disattendere tali deliberati espone a possibili ricorsi in altre sedi su ingiustificate omissioni e immotivate inerzie.
Come ha sottolineato il Sindaco si Sepino nella sua nota del 21 luglio 2011indirizzata al Governo Nazionale, urge un provvedimento straordinario di tutela della Valle del Tammaro e della città sannitico – romana di Saepinum-Altilia risalente al V° Sec. A.c.
Tra l’altro la comunità locale potrebbe promuovere una riconvenzionale sui danni economici, la penalizzazione in temi di sviluppo e le cessazioni di attività che si determinerebbero con lo stravolgimento della Valle del Tammaro.
E l’attribuzione in data odierna dello Scudo Blu al Teatro Italico di Pietrabbondante che è il più importante esempio di architettura sannitica presente fino ai nostri giorni, conferma la valenza culturale di un patrimonio che va difeso, salvaguardato, promosso e valorizzato da tutte le Istituzioni locali, regionali e nazionali.
Per questo spetta alla Regione Molise difendere la sua legge n. 23/2010 innanzi alla Consulta perché lo sviluppo locale non può prescindere dalle ricchezze paesaggistiche, archeologiche, storiche e ambientali presenti.
Se si svende il Molise a imprese esterne interessate giustamente solo ai propri profitti, si tarperanno le ali allo sviluppo della nostra terra, disconoscendo la storia dei nostri padri e rubando un futuro migliore ai nostri figli.
 
Campobasso 22 luglio 2011
La Rete
Comitato “In difesa della
Valle del Tammaro”                                                  Massimo Di Stasi
Comitato Proteggiamo il Nostro                               Carmine Di Domenico
Territorio – Toro
Comitato Nazionale del Paesaggio                            Gianluigi Ciamarra
Sezione Molise          
Comitato “Santa Maria                                             Salvatore Ruggiero
della Strada”- Matrice
Comitato “Salvaguardia e                                         Marinella Di Carlo
Tutela del territorio” – Guglionesi
Comitato “A che punto è il Molise”-                         Giovanni Sardella
Torella del Sannio
Comitato Acqua Pubblica Molise                              Marco Petti
Comitato “Ambiente Basso Molise”-                       Luigi Lucchese
Guglionesi
Comitato “Pro Iresmo”- Campobasso                       Loreto Tizzani
UIL Molise                                                                Pino Minicucci
UILTuCS Molise                                                      Pasquale Guarracino
UILBAC Molise                                                       Emilio Izzo
SIPBC Nazionale                                                      Gen. Roberto Conforti
SIPBC Molise                                                                       Isabella Astorri
SIPBC Basilicata                                                      Anna Scalise
LIPU Molise                                                              Carlo Meo
FILCAMS- CGIL Molise                                         Franco Spina
Redazione “Il Bene Comune”                                   Pina Di Cienzo
Redazione “ToroWeb”                                              Giovanni Mascia
Ass. “La Pietra in Campo”-                                       Marco Carlone
Campodipietra
Ass. Fare Verde Molise                                             Simone Cretella
ITALIA NOSTRA MOLISE                                               Mario Iannantuono
ALPA-CGIL Molise                                                 Pasquale Cerio
WWF Molise                                                             Carmine Piano
EcoDem Molise                                                         Anna Spina
La Fonte – Bonefro                                                   Don Antonio Di Lalla
Movimento “Cristiano Sociali”                                 Michele Petraroia
del Molise
Ass. Padre “Giuseppe Tedeschi”-                             Elisabetta Brunetti
Campobasso
Ass. Culturale “La Terra”- Roma                              Giovanni Germano
Centro Studi 2000- Guardialfiera                             Vincenzo Di Sabato
Ass. “Donna Olimpia Frangipane”-                           Francesca De Lisio
Castelbottaccio
Centro per l’Educazione Ambientale-                       Paola Di Giannantonio
Termoli
AltroMolise                                                               Antonio Sorbo
Ass. “Città Nuova”- Venafro                                                Antonio Sorbo
Ass. “La Provincia dei Cittadini”-                            Maria Di Benedetto
Isernia
Ass. “I Care”- Isernia                                                Paolo De Chiara
Ass. Arca Sannita       - Campobasso                         Roberto Tullo
Lega dei “Pastori Sanniti”- Campobasso                  Giacomo Nardelli
L’Altra Italia Ambiente Molise                                 Filippo Poleggi
Lega Autonomie Locali del Molise                           Giuseppe Di Lella
Movimento Consumatori                                           Maria Ulderica Di Donato
Campobasso
Ass. Commercio Attivo                                            Giulia D’Ambrosio
Ass. Cittadinanza Attiva- Campobasso                    Silvio Tolesino
Ass. Insegnanti di Geografia                                     Rocco Cirino
Libera Contro le Mafie del Molise                            Franco Novelli
Comitato “No Inceneritori”-                                     Nicola Muccino
Montagano
Ass. “Forche Caudine”- Roma                                  Giampiero Castellotti
Ass. LIBERACACCIA Molise                                Luigi Ciaramella
Ass. Molise Cinema- Casacalenda                            Federico Pommier
ARCI- Isernia                                                            Celeste Caranci
Ass. Limiti-Inchiusi Campobasso                              Dante Gentile Lorusso
Eco Musei Frentani- Larino                                       Marcello Pastorini
Fondazione “Don Milani”- Termoli                           Marcella Stumpo
OML- Osservatorio Molisano                                   Carmen Ciccotelli
Per la Legalità- Campobasso
AISM- Ass. Italiana                                                  Pallotta Remo
Sclerosi Multipla- Molise
Ass. “Medici per l’Ambiente”                                   Sergio Zarrilli
CIA- Confederazione Italiana                                  Dino Campolieti
Agricoltori del Molise
FISAC-CGIL Molise                                                Luigi Sansone
Università della Terza Età                                         Italo Testa
Ass. ARCICACCIA Molise                                     Luca Simone
FIDC – Federazione Italiana della
Caccia Molise                                                            Vincenzo Di Soccio
Ass. ITALCACCIA Molise                                      Mariano Di Stella
Ass. “Maschere Nude”-                                            Aldo Gioia
Campobasso
Teatro del Loto                                                         Stefano Sabelli
Ass. “LarinoViva”- Larino                                        Franco Sorrentino
Ass. “Tito Barbieri”-                                                  Domenico Ciarla
Ripabottoni
Ass. “Saperi e Sapori”- Mafalda                               Nicola Montano
CAI- Club Alpino Italiano- Molise                           Maria Carmela De Matteis
ANA- Associazione Nazionale                                 Giovanna Falasca
Archeologi del Molise
FLAI-CGIL Molise                                                   Sergio Calce
Istituto Italiano dei Castelli-                                     Onorina Perrella Cavaliere
Molise
Ass. “ArcheoIdea”- Campobasso                              Giuseppe Di Lembo
Ass. “Il Papiro”- Sepino                                            Mena Zeoli
Comitato “Abrogazione Legge                                 Lucia Dell’Osso
Berardo”- Isernia
Ass. Culturale “Sud”- Riccia                                     Lino Finelli
Cultural Association of                                             Alfredo Brunetti
the Molise Region- New York
Touring Club Italia – Sezione Molise                        Guido Cavaliere
Ass. Culturale-Compagnia Teatrale
“I Malriusciti”                                                            Isabella Astorri
Ass. “Falco” – Bojano                                               Antonio Palladino
Ass. Polifonica Molisana “Coro
Samnium – Concertus”                                             Guido Messore
ADSI- Ass. Dimore Storiche Italiane                       Nicoletta Pietravalle
ASD-Ass. Sportiva Dilettantistica
“Malatesta”                                                               Nino Carpenito
Comitato “No all’eolico selvaggio”-
Santa Croce di Magliano                                           Giovanni Gianfelice
Ass. Culturale “R. Capriglione”-
Santa Croce di Magliano                                           Giovanni Gianfelice
ENGEA-Ente Nazionale Guide
Equestri Ambientali                                                   Antonello Filippi
Fondazione dei Verdi del Molise                              Leo Terzano
Comitato Provinciale CSI
-Campobasso                                                             Igino Tomasso
Comitato regionale CSI Molise                                 Luigi Palumbo
Forum degli Artisti e degli
Operatori Culturali Molisani                                      Antonio Ruggieri
FAI- Fondo Ambiente Italiano
Sezione Molise                                                          Gerardo Pisapia
UNPLI-Comitato Provinciale
Campobasso                                                              Francesco Rosati
Pro-Loco “Quattro Torri” –
Santa Croce di Magliano                                           Francesco Rosati
Collettivo 2kappa8                                                    Francesco Di Lucia
ANPI – Sezione Molise                                            Paolo Morettini
FGCI- Campobasso                                                   Giampiero Cesario
Slow Food Molise                                                     Antonella Grassi
Pro- Loco “Monte Vairano”-                                     Piera Liberanome
Busso
Centro Documentazione Boulè-                                Marialaura Lolli
Bojano
Forum della Cultura Molisana                                   Marialaura Lolli
AMB- Associazione Micologica                               Giuseppe Giannotti
Bresadola- Bonefro
Comitato Regionale UNPLI Molise                          Carlo Di Pietro
Circolo “Don Milani”- Pesche                                   Don Paolo Scarabeo
Ass. Culturale “Cicero” - Campobasso                     Maria Letizia Campopiano
GSA- Ass. Nazionale Giornalisti                              Giuseppe Lanese
Specializzati- Sud Italia
Ass. Partecipazione Democratica-                             Gabriele Vitale
Molise
Unione dei Comuni Medio Sannio                            Luigi Sansone
Officina delle Buone Pratiche – Termoli                  Bruno Zinghini
Inanna – Donne Libere di vivere
senza violenza – Isernia                                             Rosanna Eramo
Il Ponte – Isernia                                                       Aldo Spidalieri
Banca Popolare Provincie Molisane                          Luigi Sansone
Inanna- Donne Libere di                                           Rosanna Eramo
Vivere senza Violenza- Isernia
La Bottega delle Idee- Campomarino                       Michele Di Giglio
AIAB- Associazione Italiana                                    Paolo Di Luzio
Aziende Biologiche
Associazione “Radici Molisane”-                              Domenico Salvatore
Aprilia-Nettuno
Associazione Culturale                                              Antonietta Caccia
“Circolo della Zampogna”- Scapoli
SIPBC- Società Italiana per la                                  Gen. Roberto Conforti
Protezione dei Beni Culturali- Nazionale
SIPBC – Società Italiana per la Protezione
dei Beni Culturali –
Sezione Regionale Basilicata                                    Anna Scalise
SIPBC – Società Italiana per la Protezione
dei Beni Culturali –
Sezione Regionale Toscana                                       Angelo Biondi
SIPBC – Sezione Italiana per la Protezione
dei Beni Culturali –
Sezione Regionale Sicilia                                          Giacomo Tabita
Associazione Culturale
“Il Gruppo di Venafro”                                             Franco Valente
ENALCACCIA – Guglionesi                                  Antonio Leccese
Biblioteca Comunale di Baranello                            Claudio Niro  
AGESCI- Associazione Guide e Scout
Cattolici Italiani del Molise                                       Gianfranco Di Bartolomeo
Molise D’Autore                                                       Gabriella Iacobucci
Associazione Nuove Muse                                        Michelangelo Janigro
Comitato Agricolo Per Non Morire-
Guglionesi                                                                 Giorgio Scarlato
SIGEA- Società Italiana
di Geologia Ambientale                                            Angelo Sanzò
Ass. “Terra di domani”-
Castel Di Sangro                                                       Dantina Grosso
Ass. Culturale Molise Eventi –
Isernia                                                                       Alessandra Biondi
Associazione Comitato di Quartiere
“Città del Feudo” – Campobasso                             Pina Bozza
Associazione “Geo – Archeologica Italiana              Claudio Saporetti
Comitato Civico “Art. 9”- Colletorto                                   Antonio Mastrogiacomo
Gruppo Storico “Giovanna Prima                              Vincenzo Ritucci
D’Angiò”- Colletorto
Insieme Associazione Culturale ONLUS                 Luciano Centritti
Associazione Culturale AdR- Circolo
Donato del Galdo – Santa Croce di Magliano          Antonello Nardelli
Comitato contro l’Eolico Selvaggio –
San Giuliano di Puglia                                              Vincenzo Picanza
Gruppo Scout AGESCI CB5                                               Maria Assunta Cerio
Meteo Molise                                                            Carmine Santoro
 

sabato, luglio 23, 2011

CONVEGNO AD URURI


Si è svolto ieri alle 19:00 presso la casa comunale del comune di Ururi un Convegno che ha visto la partecipazione dell'assessore regionale all'ambiente Salvatore MUCCILLI, del neo assessore all'ambiente della provincia di Campobasso Alberto TRAMONTANO oltre al Sindaco di Ururi all'assessore Occhionero ed al Presidente del Consiglio comunale Plescia. Per la nostra associazione ha partecipato il presidente Lucchese. Per una volta tutti erano concordi nel salvaguardare e tutelare l'ambiente soprattutto dalle ormai famigerate pale che stanno invadendo il Molise, infatti lo stesso assessore Muccilli ha detto che non saranno rilasciate più autorizzazioni. Il nostro territorio merita più attenzione da parte di tutti. Vi trascriviamo la relazione del presidente Lucchese.
 



 AMBIENTE:
“RISORSA E OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO PER LA NOSTRA COMUNITÀ
E L'ITALIA TUTTA".
 

 



L’Italia ospita un vero e proprio patrimonio di Natura: dentro i nostri confini vivono oltre 57 mila specie animali, più di un terzo cioè dell’intera fauna europea, e 9 mila specie di piante, muschi e licheni, ovvero la metà delle specie vegetali del continente.
Per numero assoluto di specie floreali, inoltre, siamo i primi in Europa. 
L’86% della fauna italiana è terrestre o d’acqua dolce, il restante 14% marino.
Le tantissime specie di  animali e vegetali in Italia è merito della favorevole posizione geografica e conformazione  della nostra penisola, che nel corso del tempo ha permesso a flora e fauna di evolvere caratteristiche uniche e di grande valore.
Una “fortuna naturale” che ha contribuito in modo determinante alla proliferazione della vita e la sua evoluzione ed è per questo che  l’Italia  proprio per la sua collocazione svolge un ruolo molto importante per la biodiversità.
La Biodiversità, come voi tutti sapete, è la varietà degli esseri viventi che popolano la Terra, e si misura a livello di geni, di specie, di popolazioni e di ecosistemi  
Anche noi facciamo parte della biodiversità.   
E grazie alla biodiversità la Natura è in grado di fornirci cibo, acqua, energia e risorse per la nostra vita quotidiana. 
Eppure ne stiamo perdendo tanta, troppa... 
La biodiversità italiana è seriamente minacciata e rischia di essere perduta per sempre, senza rimedio.
Attualmente sono a rischio estinzione: il 68% dei vertebrati terrestri, il 66% degli uccelli, il 64% dei mammiferi, il 76% degli anfibi, il 69% dei rettili e addirittura l’88% dei pesci d’acqua dolce.  (Fonte WWF)
Dalla metà del secolo scorso la biodiversità in Italia ha subito una fortissima riduzione, in particolare a causa del consumo del suolo (cementificazione del territorio – perdita superfici agricole). Negli ultimi 50 anni sono stati intensamente colpiti alcuni importanti ambienti quali zone umide e boschi di pianura, ma anche altre aree verdi sono state compromesse da fenomeni di frammentazione che ne hanno deteriorato la qualità.
Oggi possiamo considerare che l’Italia possieda appena il 10% della flora, fauna e degli ambienti naturali che esistevano in epoca romana. Dal Medioevo le zone umide si sono ridotte del 90%, nessuna foresta può ritenersi ormai vergine e poche coste possono essere ancora considerate naturali.
La colpa?
Senza dubbio dell’uomo.
Le sue attività, sempre più pressanti e invadenti, stanno sottraendo di continuo spazi vitali alla biodiversità e  stravolgono i paesaggi e le funzioni ecologiche degli ecosistemi.



MOLISE



UN PICCOLO SCRIGNO DI NATURA

 



Il Molise deve il suo particolare tasso di biodiversità alla propria esposizione   nello scacchiere peninsulare italiano ed anche alle notevoli variazioni altimetriche che, dal Mare Adriatico, arrivano ai 2.000 metri del Matese, fino ai 2.240 delle Mainarde.
I
l nostro Molise vanta la presenza di specie che troviamo solo in determinate aree della penisola, grazie appunto alla sua collocazione un esempio è il tritone punteggiato (Lissotriton vulgaris) e il tritone italiano (Lissotriton italicus).
La posizione geografica della regione, consente anche la presenza di specie di uccelli a gravitazione orientale, quali lo zigolo capinero (Emberiza melanocephala), la ghiandaia marina (Coracias garrulus) e la calandra (Melanocorhypha calandra).
Il territorio del Molise rientra inoltre nell’areale residuo di alcune entità di eccezionale valore conservazionistico, considerate specie simbolo  di biodiversità.
L’orso marsicano (Ursus arctos marsicanus) e il camoscio d’Abruzzo (Rupicapra pyrenaica ornata) ad esempio, vantano le maggiori consistenze quantitative nei più profondi recessi delle foreste e fra le cime più impervie delle montagne delle Mainarde (porzione molisana del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise).
La lontra (Lutra lutra), viene sporadicamente segnalata lungo il Volturno in provincia di Isernia e nell’ultimo periodo, con sempre maggiore frequenza, anche in alcuni tratti ben conservati del Biferno, unico fiume interamente molisano. Tracce della lontra sono state trovate anche sul Cigno l’affluente del Biferno che attraversa il territorio di Ururi. Rapaci come il lanario (Falco biarmicus feldegii) e il nibbio reale (Milvus milvus) sono divenuti una presenza costante non solo delle aree più impervie della regione, ma soprattutto delle tante aree agricole di alta collina.
Non sono da meno per spettacolarità e presenze naturalistiche, i paesaggi carsici della Montagnola Molisana che ospitano la più importante comunità di rapaci del Molise, minacciati, purtroppo, dall’impattante proliferazione degli impianti eolici. (fonte WWF)
Infine, anche aree collinari come quelle di Ururi e dintorni, che degradano dolcemente verso il mare, riservano inaspettate sorprese: meravigliose praterie sub-steppiche dove si trova il lino delle fate (Stipa austroitalica), specie della flora la cui conservazione è ritenuta prioritaria a livello comunitario. 
Nonostante il Molise abbia una bassissima percentuale di territorio dedicato alle aree naturali protette,   vi sono  ben 85 SIC ( Sito Importanza Comunitaria) e 12 ZPS (Zona Protezione Speciale).
Per quanto riguarda la ns. associazione siamo impegnati a sostenere vari progetti sulla biodiversità  vi segnalo gli ultimi due:
Il progetto DINAMO  iniziato a gennaio 2010  con durata triennale, è stato finanziato tramite lo strumento LIFE + 2008 e vede come partner l’Università degli Studi del Molise, la Confederazione Italiana Agricoltori, l’ENEA ed IGEAM.
L'acronimo DINAMO,   vuol dire: "Incremento della biodiversità a rischio di estinzione nelle aree agricole e seminaturali: un modello di gestione innovativo”. L’obiettivo principale del progetto è quello di proporre e testare un modello innovativo di gestione territoriale che, attraverso la cooperazione tra soggetti pubblici (Amministrazioni locali), privati (imprenditori agricoli) e mondo della ricerca, preservi, incrementi e monitorizzi la biodiversità, individuando e attuando azioni concrete di conservazione.
Altro importante progetto è l’ultimo che si chiama MAESTRALE che inizierà il prossimo 1 settembre 2011 con durata quinquennale è stato anch’esso finanziato tramite un LIFE e ci vedrà beneficiari insieme all’ l’Università degli Studi del Molise, i comuni di Campomarino, Petacciato e Termoli.
L’appello che rivolgiamo in questa sede in particolare  ai nostri amministratori  non può essere che uno solo:
il basso Molise, nonostante gli inevitabili impatti dell’agricoltura, delle aree industriali e dei distretti turistici, è custode di preziose testimonianze di biodiversità, oggi, il nostro territorio merita più attenzione, merita che si investa  in attività di ricerca e di indagini approfondite necessarie per acquisire sempre maggiori conoscenze, utili alla tutela, alla salvaguardia, alla conservazione e, laddove possibile, anche alla sua valorizzazione.
E’ indifferibile da parte degli amministratori svolgere  le tanto “attese” azioni di buon governo del territorio.
La conservazione della natura passa attraverso un buon  governo del territorio, perché solo avendo un territorio sano e ricolmo di biodiversità si avrà la certezza che i nostri Cittadini saranno tutelati su quello che è un bene primario: LA SALUTE.