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giovedì, febbraio 10, 2011


Reati ambientali: in Italia uno ogni 43 minuti


 
Il settore legale del Wwf Italia, nell'ambito dell'Apertura dell'Anno Giudiziario, ha tirato le somme dei reati ambientali che si sono confusamati nel nostro Paese nel solo 2010, stabilendo che ogni 43 minuti viene commesso un reato nei confronti del nostro ecosistema.
Oltre 300 avvocati si sono schierati a fianco della storica associazione ambientalista
intervenendo, dal 1986 ad oggi, in oltre 2000 giudizi, 250 udienze solo nel 2010. "Il Wwf -sottolinea l'associazione del Panda- è presente ed è parte attiva in oltre 300 processi tuttora pendenti, un grande sforzo a difesa degli interessi della collettività attuato anche con l’aiuto degli avvocati e delle migliaia di sostenitori".
Gli ambiti d'intervento vanno dalle discariche abusive agli inceneritori, dagli ecomostriall'inquninamento dell'aria e acustico fino alla caccia di frodo.
Stefano Leoni, Presidente del WWF Italia ha tenuto a sottolineare "come il ruolo della Magistratura sia fondamentale per dare una corretta lettura e applicazione di norme troppo spesso travisate" e come senza lo strumento delle intercettazioni "molti eco-reati potrebbero non essere più scoperti".
Il Wwf chiude la sua nota ricordando l'importanza di inserire nel Codice Penale la voce "delitti ambientali":
"Ad oggi, infatti, le sanzioni previste dalle leggi di tutela dell’acqua, dell’aria, del suolo, delle aree protette e della fauna, (a parte rare eccezioni come il traffico di rifiuti) sono esclusivamente di natura contravvenzionale (secondo la classificazione del ’39 del codice penale)", conclude l'associazione ambientalista. (Fonte: Ecoblog.it)


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