RACCOLTA DIFFERENZIATA NELL’UNIONE DEI COMUNI DEL BASSO BIFERNO
(ma solo un comune ha investito sulla comunicazione)
In Occidente si consumano 50 tonnellate di risorse materiali all'anno pro-capite, il che vuol dire che ciascuno di noi, anche i meno consumisti, sottrae alla natura un enorme quantitativo di risorse, impoverendola costantemente.
Proviamo ad immaginare il momento in cui andiamo in farmacia, insieme alla pastiglia richiesta, il farmacista consegna molto altro a cui nessuno fa più caso. Così una volta pagato il conto, sempre più salato, ci portiamo a casa gratis un pacchetto di carta, cartone e plastica con dentro 2 grammi di analgesico... Lo stesso dicasi quando acquistiamo una confezione di 500 grammi di pomodori nel suo involucro di plastica, oppure una manciata di prezzemolo (bei tempi quando il fruttivendolo te lo dava bello fresco, sciolto e quasi sempre gratis). Ebbene, per produrre un chilo di quella plastica, oltre a far crescere la spazzatura, si consumano 17 chili e mezzo di acqua, un po’ di petrolio, una spruzzata di zolfo, una di monossido di carbonio e 2 chili e mezzo di CO2... tutti "ingredienti" che contribuiscono a far crescere il gas serra. Ma questo oggi, pare un fatto scontato.
Così succede che spesso il superfluo è maggiore del necessario.
Oggi la spazzatura cresce ad un ritmo doppio della ricchezza.
L'Europa da più di dieci anni chiede inutilmente agli Stati di fermare la produzione di rifiuti pro-capite ed alle aziende produttrici di assumersi la responsabilità su tutto il ciclo di vita d'involucri, plastica e cartoni fino al loro recupero oppure allo smaltimento.
Tutta la partita, però, si giocherà sulla separazione alla fonte dei rifiuti.
Ma cosa c'è in un chilogrammo di rifiuti domestici?
C'è di tutto, come sappiamo, e quasi tutto può avere una destinazione diversa dalla discarica.
Quindi l’unico modo per risolvere i nostri problemi inerenti “la monnezza” passa per la raccolta differenziata
Facendo una raccolta differenziata seria, molti degli attuali problemi, che oggi interessano tante località italiane (Napoli, Palermo, etc.), potrebbero essere risolti, riciclando in tutto o in parte i rifiuti, evitando così di avviarli in maniera indifferenziata alle discariche o agli inceneritori, ma isolando i loro componenti (vetro, carta, alluminio, parte "umida"), utilizzandoli per produrre nuovo materiale, dalla carta riciclata al compost per uso agricolo, ma anche alle sedute delle sedie o ai dissimulatori di traffico. Oltreciò, raccogliendo, ad esempio, 1237 tonnellate di vetro si risparmiano 134 tonnellate di petrolio.
La gente dovrebbe sapere che con 19 bottiglie di plastica si può realizzare una coperta in pile, che durerà probabilmente una vita.
Riciclare 1000 chili di plastica fa risparmiare un 300/400 chili di petrolio, 1400 chili di materie prime; riciclare 1000 chili di alluminio fa risparmiare oltre 3000 chili di petrolio, oltre 4000 chili di bauxite... La gente dovrebbe sapere che una diligente raccolta differenziata è l'unica strada oggi percorribile, che potrebbe servire a farci fare anche a meno degli inceneritori, oltre che dare un contributo importante alla salvezza del mondo da una montagna di spazzatura.
Anche la nostra Associazione sta contribuendo affinchè la raccolta differenziata avvenga in modo corretto. Infatti il comune di Campomarino (l’unico comune dell’unione che si è sentita in dovere di informare i suoi Cittadini) ci ha chiesto di collaborare nella campagna di informazione che si tiene prima di iniziare la raccolta differenziata.
UNICA E SOLA CITTA’ che si è resa conto dell’importanza di una buona comunicazione.
Abbiamo risposto con entusiasmo e soprattutto con competenza, i primi due incontri si sono svolti cordialmente e senza contestazioni e con molti dubbi che, noi, da bravi esperti abbiamo cercato di fugare. Avremo altri sette incontri con i Cittadini di Campomarino.
Luigi Lucchese
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