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venerdì, ottobre 14, 2011


PIANURE SCIPPATE


 


 PIANURE fertili, fonti, pascoli, boschi: sono questi i beni di cui gli Stati e le multinazionali cominciano a fare incetta nell’era della scarsità di risorse. Le potenze nascenti non conquistano più le terre con gli eserciti, le comprano sottraendole ai disperati troppo poveri per opporsi al potere della finanza. La nuova corsa all’oro si chiama land grabbing e in 10 anni ha virtualmente delocalizzato un territorio grande più di sette volte l’Italia: 227 milioni di ettari hanno cambiato padrone. La terra è sempre lì, ma i suoi frutti vanno altrove, finiscono in buona parte nei forzieri dei paesi che hanno fatto cassa con l’inquinamento e ora si attrezzano per sopravvivere in un pianeta esausto.

 






 




 



 

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