DISSESTO
IDROGEOLOGICO: LA NOSTRA TERRA
Si
è tenuto il 17 gennaio u.s. l’incontro di chiusura del progetto di interesse
regionale MAP 2014 sul tema del dissesto idrogeologico finalizzato alla
situazione reale dei fiumi Biferno e Sinarca.
Responsabile
del progetto è stato l’ing. Pasquale Marcantonio il quale si è avvalso dei
volontari di ABM e Protezione Civile di Campomarino per realizzare il progetto.
Obiettivo
del progetto è adeguare lo sviluppo territoriale alle mappe di rischio per
evitare la costruzione nelle aree a rischio di strutture residenziali o
produttive. Ridare spazio alla natura restituendo al territorio lo spazio
necessario per i corsi d’acqua per permettere una esondazione diffusa ma
controllata, creare delle “fasce di pertinenza fluviale”.
Le
unità operative coinvolte, hanno organizzato anche l’incontro
informativo/formativo delle attività svolte, a cui hanno partecipato il Vice
Presidente della regione Molise Michele Petraroia, il dirigente della
Protezione Civile Molise Dott. Di Pilla, il geologo Marcello Di Stefano e il
Vice Sindaco di Guglionesi Del Peschio Gianfranco.
E’
stato illustrato il lavoro svolto dai Volontari che ha riguardato, più nel
dettaglio, l’elaborazione di una cartografia dei punti critici dei due fiumi
contornato da foto e filmati, e le possibili mitigazioni e gli interventi da
fare per prevenire inondazioni e dissesto del territorio.
Il
nostro territorio - specifica Marcantonio - è reso ancora più fragile dall’azione
intensiva dell’uomo che interviene massicciamente con sbancamenti per nuovi
impianti antropici. Bisogna avere cura del territorio attuando una manutenzione
ordinaria che deve prevedere interventi mirati e localizzati che siano
realmente utili e rispettosi degli aspetti ambientali e poi, bisogna rafforzare
le attività di controllo e monitoraggio del territorio per contrastare
illegalità come le captazioni abusive di acque, l’estrazione illegale di inerti
e l’abusivismo edilizio.
Se a questo aggiungiamo l’incuria dei
boschi e i cambiamenti climatici che portano sempre più spesso ad avere a che
fare con le cosiddette “bombe d’acqua”, il pericolo per chi abita quelle zone
diventa una certezza. Il Vice Presidente
della regione Molise, oltre a elogiare gli organizzatori per l’utilità concreta
dell’iniziativa, ha auspicato che possa terminare la prassi dell’abbandono e
del non rispetto per il territorio che contribuisce al fenomeno del dissesto idrogeologico,
formulando infine una proposta: utilizzare
in questi contesti, attraverso progetti mirati, le
persone impegnate nel servizio civile, così come i cassa integrati e gli
stranieri giunti con i progetti di accoglienza.
Bisogna voltare
pagina - afferma il Presidente di ABM -
bisogna prendere coscienza del fatto che il nostro territorio è al 98%
pericoloso, è necessario modificare le politiche per
il territorio.
Occorre risolvere
i problemi cercando soluzioni concrete e dando a queste soluzioni una
immediata applicazione, senza rinviare come è stato fatto fino ad oggi. In Molise ci sono
quasi 22000 frane e questo deve far riflettere sulla pericolosità del nostro
territorio.
Altro
dato di fatto e che i fiumi studiati nel progetto si trovano nell’abbandono più
assoluto.
Un
doveroso ringraziamento và all’Istituto
Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).
li
19 gennaio 2015
Il Presidente
Luigi
Lucchese
Nessun commento:
Posta un commento