RICHIESTA ADESIONE “NO ECOBALLE a MAFALDA (CB)”
noecoballe@gmail.com
Il comitato nasce in opposizione alla costruzione di un sito nel territorio di Mafalda (CB) per lo stoccaggio di ecoballe. La parola “ecoballe” è entrata di recente a far parte del linguaggio comune, ma con essa non sono state sino ad oggi costruiti discorsi concreti per risolvere un problema che, tra l’altro, espone l’Italia a sanzioni da parte dell’Unione europea. Il termine è diventato tristemente famoso perché in molti casi gli impianti sono stati abbandonati. In altri più famosi casi, le ecoballe hanno preso fuoco accidentalmente, ovvero - sempre accidentalmente - sono finite in mare. Nessuno vuole le “ecoballe”. Qui in Molise invece si va contro tendenza: si costruisce un impianto di ecoballe in zona S.I.C. (Sito Interesse Comunitario), nelle vicinanze del fiume Trigno, un angolo di paradiso dove flora e fauna vivono indisturbati sotto gli occhi di visitatori curiosi. La ditta che vuole costruire un impianto, per giunta, è una S. R. L. con capitale sociale di diecimila euro. Un territorio, il nostro, da sempre votato all’agricoltura, alla tutela dell’ambiente e alla realizzazione di prodotti biologici, una realtà in forte crescita, che ha visto nel nostro territorio, sempre più imprenditori pronti a mettere mano al portafoglio per investire in aziende del settore biologico o ampliare quelle già esistenti, per la concreta valorizzazione di questa area incontaminata. L’impianto di ECOBALLE prevede la lavorazione di 98.500 tonnellate/anno di rifiuti di cui ben 49.200 tonnellate/anno saranno costituite dalle tristemente famose ECOBALLE, che potrebbe compromettere tutto il lavoro, i sacrifici e le risorse impegnate dagli imprenditori locali. Certo con l’impianto di ECOBALLE si creeranno dei posti di lavoro: cinque, sei o anche dieci posti di lavoro ma, sono un motivo valido per consentire uno scempio ambientale e paesaggistico e sicuramente con ripercussioni anche sulla nostra salute? (CAMPANIA DOCET). Anche il comune di Mafalda, in cui ricade il progetto, ha manifestato l’interesse ad opporsi alla realizzazione dello stesso, rigettando l’istanza di permesso a costruire con un parere negativo alla realizzazione dei lavori per adeguare l’impianto all’inizio dell’attività. In seguito a questo, la ditta ha impugnato dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per il Molise il parere negativo del Comune di Mafalda. In data 3/12/2020 il TAR ha accolto l’istanza cautelare richiesta dall’impresa, ai fini del riesame del ricorso nell’udienza pubblica di merito che si terrà il 7 luglio 2021. In vista di questa scadenza vi chiediamo di aderire alla ns. campagna, inviandoci il Vs. logo (naturalmente, solo per le associazioni), ed aiutarci a tutelare la nostra salute, la biodiversità ed a salvaguardare il nostro territorio.
NO ALL’IMPIANTO DI ECOBALLE a MAFALDA.
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